9.Ritorno a scuola"

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"Patrick no, no no!Sono qui amore mio, l'ambulanza sta arrivando. Non mi lasciare! Non mi abbandonare non te ne andare." Sussurra Ivan tenendolo tra le sue braccia mentre Pier gli intima di non muoverlo fino all'arrivo dei soccorsi. "Ti prego amore mio apri gli occhi, vorrei morire io al tuo posto! Dimmi tutto quello che vuoi, straparla come fai quando sei nervoso, ma non ti arrendere e ti prego non te ne andare."Ivan è completamente in lacrime mentre impreca con tutta la disperazione che sente dentro. "Quando diamine arriva l'ambulanza!"

"Saranno qua a minuti dobbiamo solo pregare che il cuore non si fermi" Sussurra l'altro anche lui in preda al panico.

"È colpa vostra, tua e della tua maledetta famiglia. Prega che viva altrimenti diventerò il vostro peggior incubo." Tuona Ivan non togliendo nemmeno per un secondo gli occhi da Patrick.
*
Due mesi prima..
Patrick e Mencia sorridono anche se sono un po' nervosi, l'entrata a scuola per loro è stata sempre particolare la prima volta come i figli del nuovo preside e la seconda come quella dei figli di un assassino e adesso come quelli che sono scappati ma con una differenza stavolta sono qui con la fierezza di chi sa che è nel giusto e lo dimostreranno costi quel che costi.

"Allora andiamo a conoscere il terrore della scuola Héctor Krawietz presidente dell'Alumni e la sua adorata sorella Emilia." Sussurra Patrick all'orecchio di Ivan.

"Nessuno può battere i fratelli Blanco, ma infondo sono di parte." Sorride Ivan mentre l'altro gli dà una leggera gomitata.

Ivan sorride, cavolo quanto gli è mancato vivere ogni momento al fianco della persona che ama e proprio vero che capisci l'importanza delle cose solo quando le perdi ma ritrovarle è un miracolo e lui ha tutta l'intenzione di tenerselo stretto. Però il suo sorriso svanisce quando vede Joel che scherza proprio con Héctor ma soprattutto che lo sta squadrando.

"È lui vero? Joel il ragazzo di cui ti sei innamora-"

"Non usare quella parola. Io ho amato e amo soltanto te, le altre sono state solo storielle."Lo corregge immediatamente Ivan. "Però si lui è Joel."

"Beh devo dire che ti sei trattato bene! Se vuoi andarlo a salutare o vuoi chiarire con lui io non darò di matto. Mi fido di te e non sono più il tipo geloso che ero."

"Non c'è bisogno! La nostra "storia" è finita, spero solo che non si faccia rovinare la vita da quello e dalla sua setta, ma infondo non è qualcosa che mi deve interessare." Detto questo Ivan prende la mano di Patrick pronto ad andare in classe sotto gli occhi di chiunque.

"Invece so che ti interessa perché sei un buono ed è per questo che ti amo così tanto."

"Patrick! Sono così felice di rivederti e di capire che anche Ivan ora è sicuro della tua innocenza." Sussurra Omar stringendolo a se.

"Omar amico vacci piano, in passato avete scopato e non vorrei tu ti facessi strane idee." Scherza Ivan.

"Beh visto che ti sei messo tra me e Joel te lo meriteresti eccome." Butta fuori Omar con un sorrisetto.

"Dovrai passare sul mio cadavere! Però parlando di Joel spero che quel hector non gli rovini la vita."

Omar adesso diventa serio, facendo capire ad Ivan che la situazione non è delle migliori. "Ho provato a dirgli di stare attento a quel presuntuoso e alla sua setta ma è come se ne fosse stregato forse ascolterebbe te."

"Me? Ti ricordo che è stato lui a scegliere di non partire con me per cui forse non sono così importante per lui." Sussurra Ivan con tranquillità, certo inizialmente c'è rimasto male ma adesso Joel è l'utimo dei suoi pensieri onestamente.

"Non è partito con te perché voleva dimostrare a se stesso
di farcela da solo."

"Beh il proposito sembra andato a puttane visto che si è messo insieme ad un altro riccone. Scusaci Omar ma dobbiamo andare dalla preside." Taglia corto Ivan.

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