13.Quella vita ti appartiene"

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Ivan era sconvolto, tutto era successo talmente in fretta che non aveva nemmeno avuto il tempo di realizzare, maledizione Patrick aveva assistito al suo unico momento di debolezza e ora era andato chissà dove con quel coglione di Pier. Lo stesso Pier che ha una cotta per lui e che adesso userà l'errore di Ivan contro di lui.

"Io ti ho sentito, hai corrisposto quel bacio, ti prego Ivan siamo ancora in tempo." Sussurra Joel stringendolo dal dietro.

Ivan si allontana immediatamente da lui. "Che io sia maledetto se ti bacerò di nuovo. L'uomo che amo adesso sta con un altro ed è solo colpa tua, io non voglio stare con te e non ci starei nemmeno se Patrick non mi volesse più. Io AMO Patrick mettitelo in testa." Tuona Ivan.

"È solo una bugia che ti racconti perché è più facile, tu volevi quel bacio quanto me." Lo punzecchia l'altro.

"Più facile? La cosa facile sarebbe stare con te, ma mi dispiace credimi non voglio ferirti ma visto che non lo capisci con le buone te lo dirò con altri modi. Patrick sarà sempre la mia prima scelta, mentre tu sarai sempre la seconda o la terza. io lo amo con tutto me stesso e ti posso garantire che lotterò per riaverlo e adesso levati altrimenti ti sposto io con la forza."

"Un giorno ti pentirai di queste tue parole e probabilmente quel giorno sarà troppo tardi."

"Quel giorno non arriverà mai
Perché io non perderò il mio ragazzo per nulla al mondo."

E una volta finita la discussione Ivan, fa mente locale su dove possa essere il suo ragazzo. Quando all'improvviso qualcuno è pronto a stargli vicino.

"Mi dispiace tanto per quello che successo, ma so che Patrick ti ama per cui non lo perderai mai davvero."

"Non è così facile Chloe mi ha visto baciare Joel e adesso è con Pier chissà dove, lo so è solo colpa mia non avrei mai dovuto dare quel maledetto bacio o meglio corrisponderlo per un momento ma ero fuori di me per la litigata con Patrick-"

"Basta torturarsi ormai è fatta. Sono sicura che anche lui abbia agito d'impulso lo hai ferito e la reazione è stata correre da Pier ma è te che ama per cui non ti devi preoccupare in nessun modo."

"Io devo-devo trovarlo e spiegarmi con lui. Sto chiamando un maledetto taxi ma non c'è nessun taxi libero." Tuona il ragazzo in prenda alla rabbia.

"Tu adesso devi venire a casa con me. Patrick tornerà lì quando si sarà calmato e Pier non è come i fratelli non farà nulla che Patrick non desideri. Ivan lo so che non mi sopporti fino in fondo ma sono tua sorella e non ti lascerò solo."

Ivan tentenna un po' ma poi cede, i due chiedono ad Isa di essere riaccompagnati dal suo autista e quando la bionda gli dice di sì salgono in macchina diretti verso casa nella speranza che Patrick torni lì il prima possibile.
*
In quella macchina regnava un silenzio spaventoso. Patrick aveva pianto silenziosamente da quando erano partiti, ad un certo punto Pier frena costringendolo a guardarlo.

"Non posso sopportare le tue lacrime, io ci tengo a te e vederti piangere mi fa male."

"Non piango per il bacio, non credo nemmeno che Ivan possa amare lui, so che mi ama ma mi chiedo se possa bastare. Lui me lo ha urlato in faccia come posso pretendere che viva nella costante paura che possa succedermi qualcosa. Ho sottovalutato il suo trauma e se non lo superasse mai?"

"Lo farà, però quella paura gli rimarrà per sempre dentro. È inevitabile Patrick quando ami qualcuno così tanto hai sempre il terrore di perderlo."

"Scusami sono proprio uno stronzo a fare questo discorso proprio con te."

"Va tutto bene! Tu ti sei preso il mio dolore e io ora voglio prendermi il tuo, scegli una meta ed io ti ci porto anche se fosse in capo al mondo."

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