Mama e la bambina raggiungono un posto ricco di cascate, con persino dei pesci che volano nel cielo limpido.
«Finalmente... aria fresca. Dopo tutti quei posti polverosi. Hai visto quei pesci volanti? Beh... a pensarci bene, è una cosa abbastanza insolita, ma sembra che la Gabbia sia pieno di cose insolite, vero?"
La bambina però non perde tempo e si occupa di un altro Spaventapasseri. Dietro di esso una serie di barriere oscure.
«Non riesco proprio a capire cosa vogliono da noi... qual è il loro scopo?»
Mentre Mama si interroga sui nemici, la bambina si sbarazza di tutte le barriere.
«Ormai sei un'esperta, eh? Procediamo.»
Il rumore delle cascate è rilassante. Mama schiaccerebbe volentieri un sonnellino, ma deve occuparsi di una cosa.
«Questo portone gigantesco... la leva è in alto, vedi? Questo è proprio un lavoro per me.»
La bambina non batte ciglio mentre Mama usa le sue zampette oscure per tirare giù la leva. «Come dite voi umani? Oh... issa.»
Possono proseguire, ma si presenta subito un nuovo problema: il ponte che conduce al prossimo Spaventapasseri è crollato. Sotto di loro solo tanta acqua e macerie. Mama però non si scoraggia. «Ho intravisto qualcosa laggiù...»
Nota altre leve, quattro in totale. Comincia ad abbassarne una, facendo salire così l'acqua e con essa i pezzi del ponte crollato. «Ecco fatto...»
Mama è stremata, ma anche felice. La bambina non la degna nemmeno di uno sguardo e corre verso lo Spaventapasseri.
«Si... non preoccuparti, riprendo un attimo fiato. Mama sta... bene.»
Mama la raggiunge e non può fare a meno di notare uno strano suono. «Lo senti anche tu? Proviene da dietro quella porta.»
È il suono di una pianola... ma di essa non c'è traccia. C'è una scalinata e il Mostro che sta sfruttando il suono che emette ogni scalino per comporre una melodia. Il mostro fa una risatina distorta.
«Tu sei...» Mama non riesce a finire la frase e vede il Mostro scappare via, lasciandosi dietro una melodia a ogni passo che fa. Mama e la bambina proseguono.
«Quel mostro... secondo te stava suonando qualcosa in particolare?»
La bambina annuisce.
«Lo pensi anche tu? È una cosa molto tenera.»
La bambina si trova davanti a due Spaventapasseri. Mentre lei agisce, Mama riflette sul mostro. «Chissà cosa vuole... incontrarlo una volta un caso, ma ormai lo incrociamo spesso.»
Da uno degli Spaventapasseri esce un'arma, precisamente una katana, che Mama trasforma in un altro frammento che dona alla bambina. «Il quarto Frammento è della rabbia... e mi chiedo per cosa provi tu rabbia? Verso una persona? Verso il mondo? Verso il tuo destino? O forse... verso te stessa?»
STORIA DELL'ARMA RIPRISTINATA:
Questa è la storia di Akeha, un'assassina che non mostra alcuna emozione nel portare a termine le missioni assegnatele dal suo padrone. Sin dalla nascita, la sua vita era già stata decisa. Sottoposta a estenuanti addestramenti, è diventata una maestra assassina.
In una delle sue missioni di routine, si ritrova a dover uccidere l'erede di una prestigiosa casata. Quando però si ritrova faccia a faccia con il suo obiettivo vede una ragazza terrorizzata. Ella non è altri che un burattino del padre che lei odia con tutto il cuore.
Akeha vede in quella ragazzina sé stessa e decide di non ucciderla, anzi si appresta a fare fuori tutte le guardie, a costo della sua stessa vita.
Non ha potuto liberarsi delle catene che le sono state imposte sin dal suo primo vagito, così il poter spezzare quelle di qualcun altro ha reso libera anche lei... nei suoi ultimi istanti.
Nelle due immagini: Mama e la bambina alle cascate - Il Mostro.
Nell'immagine: Akeha
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NieR Re[in]carnation: F[or]ever
AdventureDISCLAIMER: NieR Re[in]carnation: F[or]ever è un piccolo progetto che consiste nel trasporre gli eventi del gioco di NieR: Reincarnation, gioco mobile ormai offline. Ci saranno alcune differenze, ma cercherò di impegnarmi nel rimanere fedele alla s...