Il sogno di Yuzuki

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«Forza, è il momento di svegliarsi!»

Una voce gentile mi sveglia da un sonno senza sogni. Molto lentamente riprendo conoscenza e mi ritrovo in un sacco a pelo, all'interno di una tenda da campeggio.

Sono in vacanza con la mia famiglia, in un campo che visitiamo spesso.

È notte, l'aria è frizzante e in cielo nemmeno una nuvola.

Ricordo che una delle mie attività preferite era osservare il cielo stellato con il cannocchiale di mio padre.

Non sono mai stato un chiacchierone, ma quando si trattava di parlare di stelle e pianeti... beh, diventavo logorroico.

Ogni volta che indovinavo il nome di una stella, mia madre mi rivolgeva tanti complimenti, mentre mia sorella... metteva il broncio, infastidita perché non c'era arrivata prima lei.

Mia madre mi faceva sentire importante, come se fossi al centro dell'universo. Ero proprio come la luna tra le stelle.

Sono tutti ricordi preziosi che tengo gelosamente vicino al mio cuore, ma appartengono a un tempo che non esiste più.

La mamma ha cominciato ad accumulare debiti, papà a diventare violento.

Il viso dolce di mia mamma era diventato perennemente angosciato.

Quella che vivevo era una realtà terribile. Cercavo di sfuggirgli stando fuori casa il più tempo possibile.

Tutto intorno a me stava cadendo a pezzi. Inerme, potevo solo maledire la mia vita.

Mi trascinavo al giorno successivo, vivevo in un tunnel senza uscita.

Pregavo, speravo in un miracolo, ma nessuno sarebbe venuto in mio soccorso.

NieR Re[in]carnation: F[or]everDove le storie prendono vita. Scoprilo ora