Mamma

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Levania veniva lentamente contagiato dall'entusiasmo di Fio. Nella Gabbia era sempre felice, in contrasto con la vita tormentata che aveva nel suo mondo. Rimaneva affascinato da quel piccolo esserino, ricolmo di dolore, ma in grado lo stesso di risplendere. Per Levania non era più una questione di istinto: voleva diventare a tutti i costi umano per vedere dalla stessa prospettiva di Fio. All'epoca però non sapeva che con questo suo desiderio avrebbe rovinato la vita di quella bambina...

Inizia un nuovo giorno. Nella Gabbia è calata la notte, qualcosa di inusuale anche per questo posto. Durante il tragitto, si imbattono in delle statue che bloccano il passaggio.

«Non ho tempo per questo.» Levania le butta giù e si rompono come se niente fosse. Sembrano fatte di sabbia.

«Oh no, Signor Mostro... dici che qualcuno ci sgriderà?»

«Ci provassero. Li aspetto.»

Levania tocca il primo Spaventapasseri della giornata.

«Carry, cos'hai fatto di bello ieri?»

«Magari avessi fatto qualcosa di bello... ho dovuto assentarmi per un'emergenza.»

«Qualcuno si è fatto male?»

«Mi dispiace signorina, ma è top secret.»

«Un topo?»

«Top secret... significa che è un segreto vitale.»

«Uh, adoro i segreti. Io e una mia amica ne avevamo tanti.»

Levania riemerge. «Queste storie sono rottura.»

Carrier svolazza intorno allo Spaventapasseri. «È collegata alla storia di ieri? Il mio sostituto mi ha spiegato in grandi linee in cosa consistesse. Un ragazzo, una vendetta...»

«Questa è sul suo comandate codardo.»

Riprendono a camminare, ma stavolta le statue di sabbia non bloccano il passaggio. Fio le guarda, a una a una.

«Signor Mostro... ti piacerebbe una statua tutta tua?»

«E il senso sarebbe?»

«È divertente.»

«Mph.»

«Forse quando sarai umano desidererai una statua.»

«E perché dovrei?»

Carrier si schiarisce la voce. «Non vorrei intromettermi, ma... lo Spaventapasseri non si risolve da solo.»

«Stai zitto, lo so.»

Levania tocca il secondo Spaventapasseri della giornata.

«Credi che Signor Mostro potrà venire con me?»

«Impossibile, signorina. A ognuno il suo mondo.»

«Peccato... vorrei fargli conoscere i miei amici, leggergli alcune mie favole, fargli assaggiare dolcetti... forse sarebbe simpatico pure a mia mamma e papà.»

Levania riemerge. «Provare non costa nulla.»

Fio sussulta. «Stavi ascoltando? Io... non lo so, forse non è il caso.»

«Come mai?»

Carrier nota qualcuno nascosto dietro una colonna. «Chi va là?»

Spunta un bambino con una borsa e la coppola. «Scusate, io...» il bambino inizia a piangere. Fio corre da lui e gli afferra le mani. «Oh no, cosa c'è?»

«La mia mamma... dei soldati cattivi sono arrivati al mio villaggio... stavamo scappando...»

Levania ripensa a quello che ha visto nello Spaventapasseri e alla disperazione di una donna.

NieR Re[in]carnation: F[or]everDove le storie prendono vita. Scoprilo ora