«Piccola mia... come vuoi cambiare il tuo passato?»
Hina fissa Papa per qualche secondo, poi si fa coraggio. «Io... voglio vivere con mio padre.»
«È arrivato il momento di rendere il tuo sogno realtà.»
Una luce intensa e poi...
I primi raggi del mattino filtrano dalla finestra. L'appartamento è vecchio e polveroso. Nel salotto c'è Hina che dorme. Spalanca lentamente gli occhi. Si sente leggermente disorientata. Un breve sguardo intorno a lei per raggiungere poi a una conclusione. «Sono tornata... a casa?»
Suo padre non è seduto al suo solito posto. Brevi ricordi le passano davanti legati a un posto bizzarro e un fantasmino con i baffi. Scuote leggermente la testa. «È stato tutto un sogno?»
Si sente la porta di casa sbattere. «Sono a casa!»
Hina sussulta. «È... la voce di papà?»
Raggiunge l'ingresso e si tratta proprio di suo padre, vestito in abiti eleganti.
Il padre le sorride. «Hina, sono finalmente riuscito a trovare un lavoro!»
Non avrebbe mai pensato di rivedere il sorriso del padre. Lo considerava un ricordo prezioso, da custodire. Adesso invece...
«Sorridi... e stai bene...» scoppia a piangere mentre lo abbraccia.
«Che c'è? Come mai stai piangendo?»
Il padre le accarezza la testa. «Ehi, Hina... sono qui. Se vuoi parlarmi di qualcosa..."
«Posso abbracciarti per un altro minuto?»
«Tutto il tempo che vuoi, piccola mia.»
«Vorrei che questo momento... durasse per sempre.»
Hina torna a scuola, accolta dai suoi compagni e orgoglio dei suoi professori. Ha superato la verifica di matematica con il massimo dei voti. «Ho proprio voglia di farmi un piccolo regalo.»
Si ferma così a un negozio di dolciumi e compra dei bignè, i preferiti di suo padre. Raggiunge l'appartamento. «Sono a casa!», dice chiudendosi la porta alle spalle. Vede il corpo esanime del padre a terra, con un coltello conficcato nel petto. È morto per la seconda volta e... per mano di Yuzuki che fa capolino dal salotto.
Hina cade in ginocchio: un dolore lancinante la scuote dalla testa ai piedi, la sua mente non accetta questa realtà.
La voce di Papa giunge alle sue orecchie. «Hai usato il potere del sole per realizzare il tuo desiderio: una vita tranquilla con tuo padre, ma per quante volte provi a riscrivere il tuo passato... Yuzuki affronta vostro padre e lo uccide, proprio come quel giorno, quando ha fatto passare la sua morte con un suicidio, facendotelo trovare impiccato in salotto,» Papa sospira, «ma immagino che non abbia dimenticato anche il tuo di peccato, piccola: anche le tue mani sono sporche di sangue.»
Hina comincia a ricordare: si ritrova nella stanza di ospedale della madre. Non è passato molto tempo da quando ha trovato suo padre impiccato in salotto. Yuzuki è a casa in quel momento e sta decidendo se togliersi la vita o meno.
Il cuore di Hina è pieno d'odio e quel giorno era andata a trovare la madre per chiederle il motivo del divorzio.
«Hina... sei tu, è passato così tanto tempo.»
«Papà si è suicidato. Non sarebbe mai successo se non avessi accumulato tutti quei debiti! Papà è crollato per colpa tua!»
«Davvero, Hina? Non mi vedi? Guarda come sono ridotta. La sua morte è solo un bene... era un uomo cattivo.»
Hina è furiosa, è troppo da sopportare per lei: si avvicina alla flebo della donna e inietta dentro una sostanza. La madre muore poco dopo.
Di nuovo la voce di Papa. «Adesso ti ricordi tutto? La verità. Il viaggio nella Gabbia aveva proprio lo scopo di farti comprendere cosa hai fatto... e di farti realizzare il tuo vero desiderio.»
Hina si desta in un mondo astratto, vicino a Papa.
«Quindi non potrò mai vivere una vita tranquilla con mio padre?»
«Seguimi, piccola.»
Cominciano a camminare in questo luogo senza spazio e senza tempo.
«La Gabbia contiene molte storie passate: pensa a quelle che abbiamo riparato fino ad ora. L'hai notato? C'è qualcosa che le accomuna.»
Davanti a loro si palesano due figure senza volto, avvolte da un'aura particolare.
«Guarda, piccola: quelle due anime stanno litigando.»
Una delle due anime accoltella l'altra e si dissolvono.
«Tutte le storie passate che abbiamo visto parlavano di conflitti, ricordi? E ogni volta che un'anima del sole affrontava una di luna... finiva sempre in tragedia.»
«Ora che ci penso...»
«Avevamo la bestia dall'aspetto orribile che si nascondeva sotto un lenzuolo bianco, una idol vestita di bianco che cantava per il suo popolo, il giovane ladro che fingeva di essere un marinaio... tre anime che appartengono al sole»
«Tutti loro erano in conflitto con qualcuno...»
«Prendi in prestito la loro forza per quello che verrà.»
«Cosa intendi?»
«Non c'è tempo: è il momento che le due gabbia si uniscano.»
Hina e Papa arrivano davanti a una porta dorata.
«Forza, piccola mia... aprila.»
Dall'altra parte, ad aspettarla, ci sono suo fratello e Mama.
«Yuzuki Kurezome,» si rivolge al fratello come la persona che disprezza dell'intero creato.
«Hina Akagi,» Yuzuki fa lo stesso con la sorella.
«Hai ucciso papà!»
«Non fare la santarellina! Tu hai ucciso mamma!»
Papa si mette di fronte a Hina. «Per quanto rifiutate la verità... siete sempre stati destinati a combattervi, proprio come i protagonisti delle storie che avete sistemato.»
«Papa, spostati...»
Mama scuote la testa.
«Yu, pensaci bene! Ti è rimasta solo lei!»
«Lo so bene, ma...»
Yuzuki ripensa al suo desiderio e al suo peccato.
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NieR Re[in]carnation: F[or]ever
AvventuraDISCLAIMER: NieR Re[in]carnation: F[or]ever è un piccolo progetto che consiste nel trasporre gli eventi del gioco di NieR: Reincarnation, gioco mobile ormai offline. Ci saranno alcune differenze, ma cercherò di impegnarmi nel rimanere fedele alla s...