Questa è la storia di due ragazzi che si ritrovano di punto in bianco nella Gabbia.
Esploreremo prima la storia della ragazza, Hina e successivamente quella del ragazzo, Yuzuki.
Secondo Atto – Il Sole e La Luna
Una ragazza si risveglia in un posto a lei sconosciuto. «Dove sono? Stavo tornando a casa da scuola e ora...» cerca il suo il telefono nelle tasche. Una volta preso, nota che non si accende. «Cavolo... si è rotto?»
Supera titubante una porta e si ritrova ad attraversare un lungo corridoio. «Dove mi porterà?»
La risposta arriva quasi immediatamente: si ritrova in una stanza sotterranea, davanti a un obelisco, pieno di scritte luminose incomprensibili. Le parole si dissolvono e una porta in fondo a destra si illumina. «Si sta aprendo... da sola?»
Non ha molta scelta e decide di andare avanti. Dietro alla porta una luce accecante la accoglie. Ci sono delle scalinate ad attenderla e delle strutture che ricordano palazzi d'epoca, con tanto di impalcature, come se fossero ancora in costruzione. «Non è Tokyo...»
È confusa, vuole solo lasciare questo strano posto il prima possibile. Non perde tempo e attraversa stavolta un portone. All'interno una gabbia altissima. Si avvicina e nota qualcosa al suo interno. La porta della gabbia si apre da sola: ad accoglierla una specie di fantasmino bianco con i baffetti. «Hina, come stai? Sei arrivata, finalmente. Pensavo fossi rimasta a dormire come al tuo solito.» La voce dello strano esserino è calda e accogliente.
«Chi sei tu? Come fai a conoscere il mio nome? E... stai fluttuando?»
«Non badare a questi dettagli. Per adesso sappi che puoi chiamarmi Papa.»
«Io... non capisco.»
Papa fa il gesto di seguirla, ma Hina è riluttante.
«Fidati di Papa. Vedi quell'ascensore? Prendiamolo insieme.»
La ragazza è convinta di stare sognando, quindi decide di assecondare questa "assurdità".
«No, Hina. È reale. So che ti piace dormire e fare bei sogni, ma sei sveglissima, piccola mia.»
L'ascensore arriva a destinazione. Hina, con passo incerto, prosegue. Rimane meravigliata da quello che vede: architetture antiche simile a quelle dei tempi e le strade ricolme di petali blu.
«Una vista mozzafiato, vero?»
«È forse un parco a tema?»
Papa sorride. «Vuoi a tutti i costi trovare una spiegazione, eh? Va bene, lascia fare a Papa,» svolazza intorno a Hina, «questo posto si chiama la Gabbia.»
Hina ha un'espressione confusa. «Perché mi trovo in una...» si interrompe notando Papa dormire.
«Ehi...»
Si sveglia di soprassalto. «Scusa, sono stanchissimo! Dicevamo?»
Hina sta per riprendere il discorso, ma viene distratta da una strana figura alla fine della strada. «Quello sembra... un manichino.»
«Fuochino, piccola. Quello è uno Spaventapasseri Oscuro.»
Hina si avvicina con curiosità e sospetto. «Ha un'aura così...» lo sfiora e viene risucchiata al suo interno.
«Che cos'è questo posto?»
Sente la voce di Papa come una sorta di eco. «Precipitosa, piccola mia! Non preoccuparti. Questa è una storia. Il tuo compito è eliminare gli elementi di disturbo al suo interno... gli Uccelli Neri.»
«Il mio compito?»
«Benvenuta nel mondo degli adulti, Hina. Aiuta Papa e io farò lo stesso con te.»
Hina si ritrova con una spada in mano. «Che cosa dovrei fare esattamente con questa?»
La risposta le piomba davanti sottoforma di mostri.
«Vai, Hina! Sconfiggili! Papa crede in te.»
Hina trova una forza e agilità che non pensava di avere e sgomina i nemici. «Cosa sta succedendo qui?»
Nelle immagini: Hina e Papa.
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NieR Re[in]carnation: F[or]ever
AdventureDISCLAIMER: NieR Re[in]carnation: F[or]ever è un piccolo progetto che consiste nel trasporre gli eventi del gioco di NieR: Reincarnation, gioco mobile ormai offline. Ci saranno alcune differenze, ma cercherò di impegnarmi nel rimanere fedele alla s...