(/na/ non so se ci sarà mezza anima a cui arriverà la notifica di questo aggiornamento ma ehi, ciao! Lo so, sono passati ANNI e non ha senso che stia pubblicando ma eccomi qua.
Vi spiegherò meglio perché sono scomparsa e cosa mi ha fatto decidere di finire la storia a fine capitolo. Buona lettura! xx)
Fin da bambino, Louis era sempre stato la roccia di tutti: l'amico da cui si va per chiedere una parola di conforto nei momenti di difficoltà, una spalla su cui piangere, un caldo abbraccio. Per lui, ormai era come una seconda natura: bastava un semplice sguardo basso o un sospiro sussurrato e, immediatamente, era subito lì, al fianco di chiunque dei suoi cari che avesse bisogno, come se quello fosse sempre stato il suo posto, il suo dovere, tutto quello che gli importava al mondo. Era un compito difficile, certo, una responsabilità così pensante che alle volte gli faceva persino tremare le mani per lo sforzo, ma era tutto per lui: nulla, assolutamente nulla al mondo, era più importante della felicità delle persone che amava. Se poi, nello specifico, la felicità in questione era quella del suo piccolo principe, Louis era disposto a qualsiasi cosa pur di ottenerla.
Per questa motivazione, Louis era pronto a qualsiasi cosa avrebbe portato quella nottata con Harry: era pronto alle sue lacrime, ai singhiozzi e alle urla. Per quanto vederlo in quello stato l'avrebbe ferito più di quello che avrebbe mai potuto spiegare a parole, sapeva che avrebbe dovuto ingoiare il nodo che aveva alla gola e tenerlo stretto a sé fino alle prime luci del mattino. Era pronto a consolarlo, a ripetergli quanto fosse speciale e a baciare i suoi morbidi ricci e, altrettanto, era pronto ad avere il suo cuore spezzato in mille pezzi nel sentire Harry odiarsi per l'ennesima volta. L'avrebbe confortato lo stesso, senza pretese e senza giudizio, nella speranza che quella fosse la volta in cui finalmente Harry l'avrebbe ascoltato per davvero.
Finalmente rimasti soli, Louis aveva allora lasciato andare il lungo respiro che fino a quel momento era rimasto incastrato tra le sue costole e, toccando appena il gomito del minore, lo aveva chiamato per nome. Da canto suo, Harry aveva solamente scosso la testa e, senza incontrare il suo sguardo, "Ho bisogno di un attimo per stare solo." aveva annunciato prima di dirigersi verso il proprio bagno, dove aveva poi chiuso la porta a chiave dietro di sé.
Ed era così che Louis, proprio come il più addestrato dei cani da guardia, si era ritrovato a sedersi con la schiena appoggiata a quella stessa porta ad aspettare un qualsiasi segno, anche il più minimo dei segnali che Harry avesse bisogni di qualcosa, qualunque cosa.
Erano però passati ormai più di venti minuti e del più piccolo non si era sentito nemmeno un sussulto. Niente lacrime, niente singhiozzi e niente urla. Louis ne sarebbe dovuto esser felice, eccetto che non poteva che dubitare di quella calma apparente. Quando avevano salutato i loro amici, Harry era solamente ad un passo dal precipizio: i suoi occhi solitamente pieni di luce e vitalità era diventati di un colore scuro e triste e il suo labbro inferiore non aveva smesso di tremare nemmeno per un secondo.
Passandosi una mano tra i capelli, Louis sospirò per quella che gli sembrava essere la millesima volta. Non aveva idea di cosa fare. Più di ogni altra cosa, avrebbe voluto buttare giù quella stupidissima porta che lo stava tenendo separato dal suo amore per poi stringerlo alle sue braccia. Allo stesso tempo però, se Harry aveva deciso di tagliarlo fuori, sicuramente voleva dire che aveva i suoi buoni e giusti motivi e Louis non poteva fare altro se non rispettarli.
Il dilemma di Louis era ora capire quali fossero questi dannati motivi: Harry non aveva più forse bisogno di lui? Era diventato superfluo? Si era stancato di lui? La sua ansia lo stava mangiando vivo, spingendolo ad immaginare i peggiori scenari e travolgendolo in un turbinio di pensieri negativi.
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𝒦iwi❷. 『 larry. 』
FanfictionIn cui Louis Tomlinson cerca di raggiungere il suo lieto fine insieme ad un certo @Hazzaa. Highest rank: #42 in fan fiction. Sequel di Kiwi, duh.