#32.

3.2K 158 180
                                    

Harry non può e non vuole tornare a casa, almeno non nelle condizioni in cui si trova in questo momento. Non può permettere che Gemma o i suoi amici lo vedano in questo modo: ha già creato abbastanza problemi in passato e non ha intenzione di appesantire le spalle di coloro che gli stanno più a cuore con la sua disperazione. Non questa volta.

Inoltre, sa che non sarebbe in grado di contenersi una volta incontrato lo sguardo dolce di sua sorella.
Sua sorella che è tanto legata a Louis, che ha creduto nella loro relazione tanto quanto lui.
Come farà a dirglielo? Come farà a spiegarle che l'amore della sua vita l'ha abbandonato?

A questi pensieri, Harry inizia a sentire il panico attanagliargli il petto. Non sa cosa fare, dove andare e tanto meno come sopravvivere a tutta la confusione che gli sta offuscando la mente. Tutto ciò di cui è sicuro è che il suo appartamento è esattamente l'ultimo posto in cui vorrebbe andare in questo momento e quindi lo dice.

"Portami da qualsiasi altra parte." sussurra, "Solo, non posso affrontare questo ora. Per favore.".

Seduto sul sedile del conducente, Xander non dice nulla in risposta ma si limita ad annuire e Harry glien'è infinitamente grato: c'è già abbastanza rumore nella sua mente, non ha bisogno di altre inutili parole.

Sospirando stancamente, il riccio appoggia la fronte contro il vetro del finestrino e osserva come quest'ultimo si appanna contro il suo caldo respiro.

Fa freddo e sta piovendo, ovviamente ー che cosa sarebbe il suo cuore spezzato senza un cielo tristemente grigio come cornice? La sua vita è un tale cliché e lui vorrebbe solo piangere.

Xander ferma la macchina solo dopo mezz'ora e forse, Harry lo ammette, un po' di lacrime le ha consumate davvero.

"Dove siamo?" chiede strofinandosi due pugni chiusi sugli occhi arrossati.

Il moro slaccia la propria cintura per poi fare un gesto con la testa per indicare una tavola calda che si trova dall'altra parte della strada rispetto a dove ha parcheggiato, "Ho pensato potesse farti bene mettere qualcosa sotto i denti." spiega prima di voltarsi per recuperare dai sedili posteriori un ombrello. "Fanno un'ottima torta di mele." concede poi sorridendo così dolcemente che Harry non può fare altro che sentirsi sopraffatto.

"Xander." cerca di chiamare ma la sua voce suona tremante e bagnata.
Sta piangendo, di nuovo, e si odia così tanto: è talmente debole da non riuscire nemmeno a non sentirsi scosso dalla proposta di mangiare una banale torta, dalla prospettiva che la sua vita deve andare avanti nonostante Louis non ne sia più una parte.

Harry scuote la testa, "Non è il momento di mangiare torte adesso." protesta affondando le proprie unghie nella carne delle sue cosce con una forza tale da riuscire a sentirle anche attraverso la stoffa dei jeans neri.

Xander gli prende immediatamente le mani per evitare che si ferisca maggiormente e, accarezzandole con i pollici, "Invece è proprio il momento perfetto." assicura continuando a sorridergli come a dirgli che andrà tutto bene.

Il problema è: Harry non vuole che le cose vadano bene.

Harry vuole Louis, con i suoi occhi color cielo, le sue labbra fini e le sue pazze idee. Lo vuole anche con i suoi casini e i suoi difetti, la sua gelosia, le litigate e la puzza di fumo che gli si attacca ai vestiti. A lui non importa quanto possa sembrare pazza l'idea di una relazione come la loro, non gli importa della distanza e di quanto insopportabile Louis possa diventare quando è di cattivo umore, lui lo ama. Lo ama nonostante gli piaccia metterlo in imbarazzo davanti ai suoi amici e lo desidera nella sua vita anche quando lo prende in giro per il modo stravagante in cui gli piace vestirsi. Perché non importa quanto stupide siano le battute di Louis, a lui fanno ridere. Lo fanno scoppiare in risate talmente forti da fargli mancare il respiro e da mandare in tensione i suoi addominali.

Lui trova Louis perfetto, sempre e comunque, e ha bisogno di lui nella stessa maniera in cui ha bisogno dell'ossigeno per vivere.

Louis è essenziale, vitale.

A questo punto, sta piangendo così tanto che la sua vista non è grado di percepire il momento in cui Xander si avvicina a lui per poi prenderlo tra le sue braccia abbracciandolo stretto al suo petto.

Harry singhiozza e vorrebbe dire talmente tante cose, però non è in grado di pronunciare alcuna parola.

Xander lo stringe ancora più forte a sé e lo coccola con tenerezza cercando di tranquillizzare il suo pianto,
"Sono qui." sussurra nel suo orecchio e suona tanto come una promessa, ma ormai Harry non ci crede più.


///
Ci rendiamo conto del fatto che a settembre inizio l'università? Ansia lmao.
Sicuramente però sarà meglio che andare all'infer- volevo dire, liceo. 🔥
Come al solito mi scuso per il ritardo e tutta la sadness che mi accompagna.
Love yaaa, Giulia xx.

𝒦iwi❷. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora