#07.

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Louis non rispecchiava esattamente la definizione di 'bravo ascoltatore': al contrario, solitamente, si ritrovava ad essere il principale protagonista in ogni conversazione; con il suo carattere rumoroso ed esuberante e le sue battute sempre esilaranti, infatti, era in grado di affascinare le persone, facendole perdere nei suoi discorsi. Quel sabato mattina però, ascoltando Harry lasciar scorrere i suoi pensieri in un fiume di parole, Louis si sentì più perso di quanto lo potesse essere Alice del labirinto della regina di cuori.
Louis era rapito dalla maniera in cui il più giovane muoveva le labbra mentre parlava e, altrettanto, era stregato da come gesticolava e da come, quasi impercettibilmente, i suoi occhi assumevano una sfumatura di verde diversa a seconda delle emozioni che provava.

Guardando il ragazzo, si accorse di un'infinità di dettagli nuovi e bellissimi che non riuscì a non amare. Harry era il suo bambino e amava tutto, proprio tutto di lui. Non poteva fare altrimenti.

Sorrise inconsciamente mentre con le mani accarezzava tutto il corpo del suo amato tracciando, di tanto il tanto, il contorno dei suoi tatuaggi con le dita.

"Amore, mi fai il solletico." ridacchiò il riccio quando Louis si concentrò a sfiorare il profilo del tatuaggio che troneggiava al centro del suo busto e, al suono della leggera e dolce risata di Harry, il ragazzo sentì il proprio cuore gonfiarsi di felicità.

Louis sfiorò le labbra dell'altro e con un breve "Scusa, continua pure." invitò il ragazzo a riprendere il proprio discorso.

Harry gli stava raccontando del suo viaggio e di come non avrebbe mai smesso di ringraziare Eleanor per avergli regalato il biglietto che lo aveva condotto fin lì e Zayn che era andato a prenderlo in stazione per poi accompagnarlo a casa di Louis.

Annuendo in accordo, "Sono stati realmente d'aiuto, penserò ad un modo per ringraziarli." disse il maggiore sentendosi realmente grato di avere degli amici così affezionati e devoti.

Harry si zittì per un paio di minuti, abbassando lo sguardo per poi "Se non fosse stato per El, nulla di tutto questo sarebbe stato possibile e, lo ammetto, sarebbe stata principalmente colpa mia. Mi dispiace per tutto quello che è successo tra noi." scusarsi facendo scuotere con decisione la testa di Louis.

"No, piccolo, dispiace a me di aver perso le staffe per così poco. Invece di cercare di capire il tuo punto di vista, ho dato di matto e ho finito per insultarti, cosa che non ho assolutamente il diritto di fare.".

"Non incolparti, Boo. Eri arrabbiato, capita di-".

"Harry, non cercare di difendermi: una cosa simile, non deve capitare" interruppe il liscio riprendendo subito il proprio discorso: "Saremo presto sposati e non voglio, per nulla al mondo, diventare quel genere di coppia che si urla addosso per ogni singola piccola cosa. Voglio capirti, amarti e rispettarti come meriti. So che tu farai lo stesso per me."

Harry aprì la bocca per poi richiuderla subito dopo, indeciso su cosa dire.

"Ovviamente. Louis, ti amo." proferì infine annuendo leggermente come a confermare maggiormente le sue parole.

In risposta, il ragazzo non riuscì a trattenersi da rispondere con una dolce carezza e un appena accennato "Io ti amo di più.". Dopo un secondo, passato a contemplare quanto teneramente le guance di Harry si fossero colorate di un rosa leggero a quella confessione, "Ora, però, ho proprio bisogno di una sigaretta, quindi- le nostre strade si dividono qui, piccolo mio." parlò Louis recitando l'ultima parte della sua frase con enfasi estremamente esagerata mentre si vestiva di un paio di pantaloni della tuta.
Recuperò dal comodino il proprio pacchetto di sigarette accompagnato dall'accendino per poi sporgersi verso Harry per ricevere un casto bacio di saluto.

𝒦iwi❷. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora