𝒦iwi❷. 『 larry. 』

#44.

Louis non sente null'altro se non il lancinante freddo che, imperterrito e indifferente alle sue sofferenze, gli congela le ossa facendo vibrare la sua anima insieme al suo corpo. Lontanamente, percepisce la mano di Liam sulla sua spalla, un gesto di conforto dolce ma comunque dolorosamente inutile.
Gemma scatta in piedi, le sue mani sono chiuse in due pugni talmente stretti da far paura e i suoi occhi bruciano di una rabbia che grida la sua chiara intenzione di seguire Harry per andare a riscattare il tradimento appena compiuto. Con l'ultimo filo di voce che gli rimane, Louis la supplica di non farlo: Harry ha preso la sua libera decisione. È giusto così. Deve solo imparare a vivere con la consapevolezza che il suo piccolo è uscito dalla sua vita, nello stesso modo in cui ci era entrato, velocemente e con un'energia in grado di sconvolgere ogni fibra del suo essere.

Harry vive sotto la sua pelle, Louis ne è consapevole: dimenticarsi di lui sarà impossibile e, quindi, decide che convivrà con il suo ricordo. Si sveglierà ogni mattina cercandolo nel letto per poi affogare la sua testa delusa nel cuscino che conserverà l'odore più buono che abbia mai sentito ー quello del dolce profumo di Harry mischiato al suo. Dovrà affrontare ogni giorno sapendo che il suo bimbo non sarà al suo fianco ad illuminare le sue giornate con i suoi amorevoli e confortanti sorrisi, sapendo che non potrà più stringerlo tra le sue braccia.

Dovrà solo abituarsi al silenzio, al vuoto incolmabile che gli devasterà lo stomaco e al groppo che gli verrà in gola ogni volta che qualcuno pronuncerà il nome del suo bambino. Il solo pensiero del futuro che gli si prostra davanti addolora Louis talmente tanto da fargli inarcare le sopracciglia con sofferenza: il sapore di una vita senza Harry lo nausea.

Prende un lungo respiro preparandosi all'idea di preparare i suoi bagagli e di uscire da questo appartamento per l'ultima volta della sua vita. Questo stesso appartamento in cui ha vissuto alcuni dei momenti più felici della sua vita. In questo stesso luogo dove ha riso, pianto, si è arrabbiato e dove, soprattutto, ha amato. Ha amato con tutta la sua anima.

Le sue mani tremano.
Louis le osserva tristemente mentre cerca almeno un singolo brandello di forza che lo possa aiutare ad alzarsi e affrontare tutto questo: si sente debole e impotente di fronte a questo brutto scherzo del destino. Distrutto.

Lentamente e con una dolcezza disarmante, delle mani si posano sulle sue.
Sono delle mani che Louis sarebbe in grado di riconoscere tra mille ー mani che sono riuscite a modellarlo come cera.

Louis non riesce a trattenere il singhiozzo che sfugge dalle sue labbra quando i suoi occhi si immergono nell'infinito prato verde che si distende di fronte a sé. Harry è lì, inginocchiato tra le sue gambe come se non se ne fosse mai andato, come se per lui non esistesse nessun altro posto al mondo.

È una costante che non cambia mai.

Harry e Louis.

Louis e Harry.

Il minore sospira spostando dalla faccia alcuni dei ricci ribelli che ricadono sulla sua fronte e "La tua faccia è un disastro." dice rovistando distrattamente nella cassetta di emergenza posata sul pavimento accanto a sé dalla quale estrae del disinfettante antisettico, cerotti e garze.
Inizia a pulire le ferite di Louis in silenzio, occupandosi di lui con premura e grande diligenza, ma cercando in ogni modo di evitare il contatto visivo con il ragazzo.

"Almeno sai quello che stai facendo?" scherza debolmente Gemma tossicchiando quando gli occhi del minore la linciano invitandola educatamente a chiudere quella cazzo di bocca.

La ragazza lancia uno sguardo a Liam e, tacitamente, concordano di lasciare il salotto per evadere da quella soffocante tensione.

Rimasti soli, Harry lascia cadere il suo muro di indifferenza e, finalmente, permette all'altro di dare una sbirciata alla sua anima: "Non azzardarti mai più a costringermi a scegliere." lo avverte disinfettando la ferita sulla sua guancia, "Sono tuo, ma non sono una tua proprietà.".