#49

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Tornare ad Holmes Chapel era sempre un piacere per Louis: quel piccolo borgo era riuscito ad entrare nel cuore del ragazzo come poche altre città erano riuscite a fare in passato.
Certo, Louis poteva ammettere che il motivo di questo particolare amore fosse completamente e inevitabilmente di parte: infondo, come poteva non amare le strade che avevano dato vita all'uomo dei suoi sogni? Come poteva non essere folle d'amore per le vie che avevano visto il suo bimbo crescere, che lo avevano seguito e incoraggiato a diventare quello che era oggi.

A Louis si riempiva il cuore di gioia nel ricordare tutti i piccoli aneddoti che gli erano stati raccontati ma, maggiormente, le sue emozioni prendevano fuoco quando la sua mente lo riportava a ricordi più recenti, a momenti che, insieme, avevano condiviso in quell'amabile città.

Era incredibile, davvero, la quantità di storie che Louis avrebbe potuto raccontare, le infinite immagini che gli tornavano alle mente guardandosi attorno sarebbero state in grado di riempire un intero museo.

Harry era ovunque guardasse ma, soprattutto, era nascosto nel suo cuore.

Distraendolo dai suoi pensieri, "Nervoso?" domandò Niall.

Era una domanda semplice, ma Louis si ritrovò incapace di rispondere per un'attimo. L'idea di rivedere Harry non era mai semplice da razionalizzare, soprattutto non ora, non quando la loro relazione era così stupidamente equivoca. Erano amici, o almeno così sembrava volerli definire Harry ma, Louis lo sapeva bene, quella parola non era in grado di descrivere nemmeno un quarto di ciò che la loro situazione era e il ragazzo voleva risposte. Louis aveva un disperato bisogno di sapere quello che lui e Harry erano: di sapere se c'era ancora un futuro per loro.

"Dovrei esserlo?"

Scrollando le spalle, "No." rispose deciso il suo amico con un sorriso furbo a dipingergli le labbra, "Infondo, sappiamo benissimo tutti come andrà finire." continuò chiudendo la mano destra in un pugno per poi muoverla in maniera decisamente poco casta.

Louis alzò un sopracciglio di fronte all'ottimismo sfacciato di Niall e, scuotendo la testa, "Per una volta, spero che tu abbia ragione" confessò.

Niall rise buttando indietro la testa come se quella fosse la situazione più divertente al mondo e "Ho sempre ragione io." disse asciugandosi una finta lacrima dall'occhio. Ampliando impossibilmente il suo sorriso, "Zayn, tu invece sei nervoso?" domandò facendo sobbalzare il ragazzo mulatto seduto nel posto del conducente.

"Sta' zitto!"

Louis sorrise compiaciuto dal palese imbarazzo del suo amico, "Se non ti conoscessi bene direi che stai arrossendo." disse pizzicando le guance colorate dell'altro che rispose schiaffeggiando via le sue mani e borbottando incomprensibilmente.

Alzando la testa dal suo cellulare, Eleanor scosse la testa e "Voi ragazze avete bisogno ancora di un attimo o possiamo finalmente uscire da quest'auto puzzolente?" sbuffò, "Non so se ve ne rendete conto ma siamo super in ritardo, Gemma non smette di scrivermi."

Zayn alzò gli occhi al cielo e "Non saremmo così in ritardo se qualcuno non si fosse dovuto fermare in tre diversi Starbucks." fece notare irritato.

"Ah! Sei così ingiusto!" urlò la ragazza incrociando le braccia, "Sai benissimo che per me il caffè non è una scelta, è una necessità. E poi è Niall quello che doveva continuamente andare in bagno." sottolineò imbronciata.

A quelle accuse, "Stai incolpando me? Seriamente?"domandò frustrato partendo poi per una tangente spiegando come la colpa, in realtà, era di Zayn che non era in grado di guidare.

I tre continuarono a prendersi amichevolmente ad insulti per diversi minuti mentre Louis, stranamente silenzioso, sorrideva pensando alla sua fortuna: per quanto odiasse ammetterlo, quel gruppo di caotiche scimmie mal addestrate erano i suoi migliori amici e, in qualche modo, erano il motivo per cui in quel momento era in grado di avere in coraggio e la forza di essere il Louis giusto per Harry.

Sarebbe stata una lunga, lunghissima giornata ma il prospetto del sorriso del suo bimbo gli faceva pensare che, decisamente, ne valeva la pena.


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Scusate la lunghissima attesa, ma avere due lavori, un'infinità di esami e zero voglia di vivere comporta anche questo. Per il prossimo capitolo prometto di non farvi aspettare più di una settimana. 🤍
Spero che le vostre vacanze stiano procedendo nel miglior modo possibile.
Tantissimi baci, Giulia. xx

𝒦iwi❷. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora