#43.

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Harry è il ragazzo più dolce che Louis conosca: è comprensivo, altruista e sempre pronto a difendere i suoi amici. È davvero difficile che il riccio si arrabbi al punto tale da litigare e altrettanto inimmaginabile è l'idea di vedere Harry perdere completamente la pazienza tanto da urlare.
Eppure eccoci qui, Harry sta urlando. E Louis, intimorito, non può far altro che ascoltare in silenzio, rannicchiandosi sul suo posto sul divano come un bambino che viene sgridato dalla mamma.

"Qual è il tuo problema? Oddio Louis." esclama Harry per la millesima volta, passandosi la mani trai capelli in un gesto esausto.

È passato almeno un quarto d'ora da quando Louis e Liam sono entrati nell'appartamento rendendo nota la rissa appena accaduta e, da allora, Harry non ha ancora smesso di camminare avanti e indietro per il piccolo salotto. È un atteggiamento snervante, ma nessuno ha il coraggio di chiedergli di fermarsi. Nemmeno Gemma si è azzardata a parlargli ー e se persino lei si trattiene dallo sputare una battuta sarcastica, allora è facile comprendere che sì, la situazione è seria.
Nonostante il timore di tutti i presenti a contraddire il minore, nessuno di loro è in grado di cancellare il piccolo ghigno soddisfatto che dipinge le loro labbra: sinceramente, fanculo Xander.

Instancabile, Harry continua a brontolare qualcosa sul fatto che Louis deve imparare a essere più responsabile e "Per l'amor di Dio, vuoi imparare a prenderti cura di te stesso? Non hai cinque anni, non puoi comportarti come se le tue azioni fossero prive di conseguenze." dice gesticolando teatralmente.

Louis sbuffa, la sua voglia di litigare pari a zero, "Sto bene." risponde semplicemente alzando gli occhi al cielo.

A quelle parole, Harry spalanca gli occhi guardando l'altro ragazzo come se avesse detto la più grande pazzia al mondo.
"Non stai affatto bene: guarda la tua faccia." lo contraddice con voce tremante avvicinandosi al maggiore per poi inginocchiarsi tra le sue gambe e prendere il suo dolorante viso tra le mani.

L'inaspettata vicinanza è abbastanza per far arrossire leggermente Louis che, immergendo i propri occhi in quelli verdi dell'altro, nota il velo di tristezza che gli inumidisce lo sguardo ー cazzo no, può sopportare tutto ma non le lacrime del suo bambino.
"Non posso guardare la mia faccia." cerca di scherzare Louis nel tentativo di alleggerire la pressione che gli schiaccia il petto.

Harry si morde il labbro, preoccupato, e "Sei così stupido." commenta scuotendo la testa e tracciando con l'indice la guancia sinistra del maggiore facendolo rabbrividire.

Louis prende la sua mano nella sua cercando di confortarlo con un sorriso spezzato e "Scusami, bimbo." sussurra dolcemente baciandogli le nocche, "Non volevo ferirti.".

Harry scuote la testa distogliendo lo sguardo da quello amorevole e aperto di Louis. Una piccolissima lacrima abbandona il suo occhio sinistro per scivolare sulla sua guancia mentre un singhiozzo mal trattenuto scuote le sue spalle, "Lo so, ma questo non significa che faccia meno male." ammette.

Un sospiro lascia le labbra di Louis e il ragazzo annuisce, "So che tutto questo non ha senso per te, ma l'ho fatto per proteggerti." spiega facendo inarcare le sopracciglia del minore in un gesto d'ingenua confusione, "Tutto ciò che faccio è per te".

Il riccio apre la bocca per poi richiuderla immediatamente dopo, indeciso su cosa dire. Louis può leggere nei suoi occhi l'insicurezza, la paura di dire una parola di troppo, qualcosa di irrimediabilmente sbagliato. È lo stesso timore che prova lui, quella stessa angoscia che lo trattiene dal fare qualcosa di pazzamente sconsiderato come mandare tutto a puttane e baciare Harry fino alla fine dei tempi.
Improvvisamente però, l'espressione del minore cambia completamente costringendo l'atro a riportare la propria attenzione alla realtà: Harry sta spalancando i suoi dolci occhietti verdi mentre le sue labbra sono modellate in una piccola "o" di confusione.

"Dov'è Xan?" domanda preoccupato facendo passare il suo sguardo da Louis a Liam per poi tornare a guardare il suo ex fidanzato con un broncio di delusione stampato sul volto, "Seriamente, lo avete lasciato da solo?" chiede piattamente alzando un sopracciglio facendo scrollare le spalle al suo amico.

Liam alza gli occhi al cielo e, completamente disinteressato, "Se la caverà." sbuffa prima di aggiungere un appena accennato, "O forse avremo una gioia.".

Louis condivide un piccolo sorriso furbo con l'altro ripensando, con una certa soddisfazione, al naso sanguinante di Xander. Se non fosse totalmente idiota come gesto, si darebbe una pacca sulla spalla da solo.

Harry sospira pesantemente scuotendo la testa di fronte all'indifferenza che sta percependo all'interno della stanza e "Vado a cercarlo." avverte iniziando ad alzarsi dalla sua posizione per poi essere, velocemente, intercettato da Louis che lo ferma obbligandolo a tornare a sedersi.

Probabilmente non dovrebbe essere così brusco, Louis se ne rende conto, ma è arrabbiato e affranto dalla reazione di Harry: perché deve sempre schierarsi dalla parte del moro? Perché non vuole accorgersi di tutto l'amore che ha davanti agli occhi?
"Esci da quella porta e qualsiasi cosa ci sia tra noi finisce qui." determina fermamente cercando dispersamente  gli occhi del suo bimbo e quando, finalmente, il blu incontra quel verde paralizzante, tutto si ferma: non esiste nulla se non lo loro, le loro anime fuse nel più dolce degli abbracci. Ed è meraviglioso.

Terribilmente però, è solo un istante. Bellissimo ed irripetibile.

Harry si alza e esce dalla stanza e Louis può giurare che non aver mai sofferto il freddo così tanto come in quel momento.

///
Una settimana fa, Harry Edward Styles ha toccato la mia mano.

Scusate il capito very corto, ma non mi sono ancora ripresa. Cercherò di pubblicare velocemente, ma ho bisogno che collaboriate con i voti.
(il prossimo capitolo vi piacerà davvero molto, comunque). 🤫

𝒦iwi❷. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora