#06.

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Le idee di Harry non erano sempre delle migliori.
In effetti, era piuttosto strano il fatto che proprio uno come lui, che in ogni genere di situazione cercava di essere il più riflessivo possibile, finisse per incasinarsi lasciando che la fretta e l'ansia lo trascinassero in cattive acque così spesso. Gli mancava la pazienza: ecco, il suo difetto.
Nel corso nella sua vita, questo gli aveva creato differenti complicazioni - come quando, spinto dal momento, aveva deciso di adottare cinque gatti nel giro di una mattinata - ma, mai prima di allora si era ritrovato a maledire se stesso e la sua stupida impulsività con così tanta disperazione: quale diavolo di problema aveva, eh? Come gli era venuto in mente di intrufolarsi in casa di Louis in quella maniera?
Louis era il suo fidanzato, certamente, ma questa era una giustificazione sufficiente? Cioè, si trattava in ogni caso di violazione di domicilio.

Scosse la testa cercando di allontanare gli stupidi pensieri che lo stavano mandando in paranoia e, con un leggero sospiro, si lasciò cadere sul sofà del salotto. Guardò le proprie mani tremare realizzando quanto realmente fosse agitato: aveva organizzato una sorpresa per il proprio ragazzo ma ora, dopo ore di attesa, iniziava a chiedersi quanto intelligente fosse stata la sua mossa. Aveva tremendamente paura della reazione che avrebbe potuto avere Louis: e se si fosse arrabbiato? E se non avesse voluto vederlo?

Sentendo un leggero rumore provenire dalla porta d'ingresso, scattò in piedi stirandosi addosso la propria camicia. Si impose di non portarsi le unghie alle labbra come tendeva a fare quando si trovava in difficoltà e si avvicinò verso l'entrata dell'abitazione con passo svelto, impaziente.

Accadde in pochi attimi: dopo tutto quel tempo che avevano passato a cercarsi, gli occhi di Harry e Louis poterono nuovamente incontrarsi affondando gli uni negli altri. Le sfumature di verde e di blu si mischiarono creando il colore che ogni pittore desidera riuscire a riprodurre nei propri dipinti, il più bello e più magico di tutti. Il colore del loro amore.
Harry smise di respirare per un po' e Louis, avrebbe potuto giurarlo, sentì di essersi innamorato di quel ragazzo tanto innocente ed impacciato un'altra volta, con la stessa intensità ma in una maniera diversa.

"Ciao." bisbigliò Harry salutando il ragazzo che amava e che non aveva potuto vedere per davvero, davvero troppo tempo.

Questo scosse la testa testa e, in confusione, "So-sono per caso collassato da qualche parte? Sto tipo sognando o avendo un'allucinazione?" domandò ridacchiando.

Sul viso diafano del più piccolo nacque un dolce mezzo sorriso: Louis era talmente adorabile.

"Sono qui, con te.".

Il silenzio tornò ad occupare la stanza permettendo ad entrambi di prendersi il tempo che gli serviva per guardarsi, come se fosse la prima volta, con la necessità di studiarsi e conoscersi - o, in questo caso, riconoscersi.

Gli occhi azzurri ed attenti percorsero il corpo del minore scoprendo con sorpresa ed eccitazione la sensuale camicia di pizzo e i pantaloncini neri che il ragazzo riccio stava indossando. Harry era sempre affascinante ma, in quella situazione, favorito dall'atmosfera sensuale concessa dalla luce soffusa della luna che timidamente illuminava la stanza, il ragazzo appariva con una maestosità e una grazia comparabile a quella che viene ricercata dagli scultori classici; Louis non ne aveva mai saputo molto di arte ma, guardando quel corpo, era sicuro di essere al cospetto di un'opera magnifica.

Percependo i pensieri dell'altro, Harry arrossì pentendosi della sua scelta d'abiti e "Ecco, io vo-volevo essere carino per te e sor-sorprenderti, quindi, io-" cercò di spiegarsi venendo interrotto dal più grande che, avvicinandosi lentamente a lui fino a rendere quasi nulla la distanza trai loro corpi, "Cazzo, sei bellissimo." disse appoggiando le sue mani sui fianchi del ragazzo.

𝒦iwi❷. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora