#29.

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Piccolo mio: Boo, posso chiederti una cosa?
Piccolo mio: È importante.

Guardando le notifiche apparire sulla schermata home del proprio smartphone, Louis storse la bocca in un gesto di confusione. Alzò lo sguardo portandolo al proprio ragazzo che, appollaiato su una piccola poltroncina a pochi metri da lui, era concentrato a fissare l'apparecchio elettronico tra le sue mani, in trepidante attesa di una risposta. Solo una parola poteva descrivere perfettamente quella situazione: ansia.

Boo: Sai che siamo nella stessa stanza, vero?
Boo: Cioè, posso letteralmente vedere mentre digiti sulla tastiera del cellulare

Piccolo mio: Mi dispiace ma preferisco scrivertelo, piuttosto che affrontarti faccia a faccia.

Boo: Okay, mi sto spaventando. Qual è il problema, bimbo?

Piccolo mio: Non essere preoccupato.
Piccolo mio: Solo, ho paura che se fossi  costretto a chiederti questo a voce, finirei per bloccarmi o altro.

Boo: Va bene, puoi rilassarti. Hai la mia più completa attenzione

Piccolo mio: Secondo te, sono un disastro?

Visualizzato alle 19.38

Louis sospirò profondamente, soffiando libera l'aria che stava trattenendo nei polmoni. Una risata scappò, improvvisamente, dalle sue labbra: Harry era un tale stupido e Louis lo amava così tanto.

Piccolo mio: Perché stai ridendo?
Piccolo mio: Non prendermi in giro.

Boo: Non te la prendere, amore: giuro che non sto ridendo di te. È solo che ero davvero preoccupato, sono sollevato che si tratti di una cosa del genere

Piccolo mio: Sono serio, Boo.

Boo: Anche io. Lo sono sempre quando si tratta di te, piccolo principe

Il maggiore alzò nuovamente lo sguardo scoprendo che gli occhi verdi di Harry lo stavano già guardando. Ammiccando, sorrise al ragazzo che, preso dal suo imbarazzo, iniziò a passare una mano trai suoi indomabili ricci mentre le sue guance si coloravano dolcemente.

Boo: Stai arrossendo? Sei così carino
Boo: Sono l'uomo più fortunato del mondo ad avere un fidanzato bello e prezioso come te

Piccolo mio: Grazie, sei davvero dolce.
Piccolo mio: Però ora potresti rispondere alla domanda, per favore?

Boo: Sì, Harry, sei un grande casino

Visualizzato alle 19.43

Harry sporse il suo rosso labbro inferiore disegnando così un piccolo broncio sul suo viso e, per quanto adorabile potesse apparire, quella non era l'espressione che Louis amava vedere maggiormente: Harry era decisamente più bello mentre sorrideva e, per questa ragione - o forse per il semplice fatto che lo amava - Louis si ripromise di far sorridere il più piccolo sempre.

Boo: Ma sei il mio casino e ti amo, esattamente così come sei

Visualizzato alle 19.43

Con un piccolo balzo, Harry si alzò dalla sua posizione correndo velocemente fino a raggiungere Louis che, sorridente, osservava i suoi movimenti con la stessa affettuosità che si usa per osservare un dolce gattino.

Poggiando un soffice bacio sulle labbra del proprio ragazzo, "Grazie" sussurrò felicemente riccio, prima di tornare alla sua precedente posizione ridacchiando come una timida scolaretta (/na/ mi sto immaginando harry con addosso una divisa femminile in stile anime help me lol).

Boo: E quel bacio per cos'era? ;)

Piccolo mio: Aveva un significato particolare.

Boo: Ah sì? E quale sarebbe? Sono curioso.

Piccolo mio: "Ti amo molto più di quanto io possa esprimere con le parole".

Boo: Oh? Credo di non aver recepito bene il messaggio. Onestamente, penso che l'unico metodo per farmi comprendere fino in fondo il tuo gesto, sia che tu lo ripeta di nuovo e di nuovo, fino a quando avrò abbastanza materiale per poter tirare le mie conclusioni. A fine unicamente scientifico, quindi, suggerisco che tu mi baci ancora

Piccolo mio: Mh.
Piccolo mio: Sai? Penso di essere disposto a baciarti tutte le volte che ne avrai bisogno.
Piccolo mio: Mi va bene dedicarti anche la mia intera vita.



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Questa settimana ho fatto la seconda simulazione di terza prova e uff, sono in #modalitàleopardi perenne.
Almeno voi rendetemi felice con qualche stellina e commento.
Un grandissimo abbraccio, Giulia xx.

𝒦iwi❷. 『 larry. 』Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora