𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟗

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🎶Gilded Lily - Cults🎶

Y/n's pov:
La porta si chiuse con un rumore sordo alle spalle di Chan, lasciandomi sola. Il cuore mi martellava nel petto, e sentii un'ondata di nausea montare improvvisamente. Provai a respirare profondamente, cercando di calmarmi, ma il petto si contrasse in una stretta dolorosa, e improvvisamente il mondo iniziò a girare troppo velocemente.

Le gambe cedettero sotto di me, e mi ritrovai in ginocchio sul pavimento, il respiro affannoso e irregolare. Il malessere mi travolse, e cercai disperatamente di mantenere la calma, ma sentivo che il mio corpo stava perdendo il controllo. Tentai di alzarmi per raggiungere il letto, ma la debolezza mi trattenne al suolo, impotente.

La mia mente era avvolta nella nebbia quando sentii la porta aprirsi di nuovo. Felix apparve sulla soglia della cucina, il volto teso per la preoccupazione. Il suo sguardo si posò su di me, e subito corse verso di me.

"Y/n!" esclamò, inginocchiandosi accanto a me. Mi prese delicatamente tra le braccia, sollevandomi dal pavimento con facilità. "Stai male, non ti preoccupare, ci sono io."

Annuii debolmente, incapace di formulare una risposta chiara. Le parole non riuscivano a uscire, mentre cercavo di stabilizzare il respiro. Felix non perse tempo; mi sollevò con cura e mi portò in camera da letto, dove mi adagiò delicatamente sul materasso.

Mi coprì con una coperta, il suo sguardo era pieno di preoccupazione mentre si accovacciava accanto a me. "Sei sicura di non voler chiamare un medico?" chiese, la voce tremava leggermente.

Scossi la testa debolmente, sforzandomi di parlare. "No... solo... resta qui un po'."

Felix annuì senza fare altre domande. Si sedette accanto a me, prendendo la mia mano tra le sue. La sua presenza era rassicurante, un'ancora di stabilità in mezzo alla tempesta che sentivo dentro di me. Chiusi gli occhi, cercando di concentrarmi sulla sensazione della sua mano, usando quel contatto come un punto fermo per ancorarmi alla realtà.

Dopo qualche minuto, sentii il bisogno di contattare Chan, anche solo per farlo sapere che stavo meglio. Non avevo la forza di parlare direttamente con lui, ma dovevo in qualche modo farlo sapere che non ero più sola. Con un leggero sforzo, aprii gli occhi e guardai Felix.

"Felix..." mormorai con voce debole. "Puoi prendere il mio telefono?"

Felix annuì e si alzò, recuperando il telefono dal comodino. Me lo porse con delicatezza, e io gli feci cenno di avvicinarsi di nuovo. "Puoi... mandare un messaggio a Chan per me?"

Felix esitò solo per un attimo, probabilmente chiedendosi se fosse giusto intromettersi, ma poi accettò. Aprì il telefono e trovò il contatto di Chan. Le sue dita scorrevano rapide sulla tastiera mentre scriveva il messaggio che stavo dettando.

"Chris stai bene? Quando torni? mi manchi <3"
23:05

"D'accordo," disse, mostrandomi lo schermo prima di inviare il messaggio. "Va bene così?"

Annuii debolmente, trovando le parole giuste. "Sì, è perfetto. Grazie, Felix."

Dopo aver inviato il messaggio, Felix mi sorrise rassicurante e rimase accanto a me finché non mi sentii più tranquilla e il sonno iniziò a prendere il sopravvento.

Quando mi svegliai, la luce del mattino filtrava dalle tende. Aprii gli occhi lentamente, aspettandomi di vedere Felix ancora accanto a me, ma il volto che incontrai era diverso. Chan era seduto accanto a me, con la testa china e gli occhi chiusi, ma la sua mano stringeva la mia con dolcezza.

Il suo pollice si muoveva leggermente sulla mia pelle, come a rassicurarmi anche mentre dormiva. Il cuore mi si strinse al vederlo lì, accanto a me, dopo tutto quello che era successo la sera prima. Nonostante tutto, era tornato per starmi vicino, per assicurarsi che stessi bene.

𝑽𝒐𝒅𝒌𝒂 𝑲𝒊𝒔𝒔𝒆𝒔|| 𝙱𝚊𝚗𝚐𝚌𝚑𝚊𝚗 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora