𝑽𝒐𝒅𝒌𝒂 𝑲𝒊𝒔𝒔𝒆𝒔|| 𝙱𝚊𝚗𝚐𝚌𝚑𝚊𝚗 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛

𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟑𝟎

    🎶High Hopes - Panic! At The Disco🎶

Y/n's pov:
Dopo la piccola vacanza che io e Chan ci eravamo concessi, il ritorno alla realtà era stato dolceamaro. Il tempo trascorso insieme, lontano da tutto e da tutti, ci aveva permesso di rafforzare ulteriormente il nostro legame, ma ora era il momento di tornare al lavoro. Il tour mondiale della band stava per iniziare, e questa volta non sarei rimasta indietro. Oltre ad essere il mio lavoro, seguire il gruppo era anche un modo per sostenere Chan e tutti gli altri membri. Essere parte di quel mondo, vivere il tour insieme a loro, era un'opportunità che non avrei mai lasciato sfuggire.

Seoul
Il tour iniziò da casa, a Seoul, con una serie di concerti che segnavano il debutto di un'avventura che ci avrebbe portati in giro per il mondo. L'energia nel backstage era alle stelle; c'era un misto di eccitazione e nervosismo. Per i ragazzi, era come tornare sul palco dopo una lunga pausa, ma con una consapevolezza e una maturità diversa.

Dopo l'ultimo spettacolo, i ragazzi avevano deciso di prendersi una serata per sé stessi, per celebrare il successo dell'apertura del tour. Chan mi prese per mano e, con un sorriso complice, mi disse: "Andiamo da qualche parte speciale stasera."

Decidemmo di andare al Namsan Tower, uno dei luoghi più iconici di Seoul. Era una serata fresca, perfetta per una passeggiata romantica. Arrivati in cima, la vista era mozzafiato. La città brillava sotto di noi, un mare di luci che sembrava estendersi all'infinito. Chan mi avvolse in un abbraccio, guardando l'orizzonte. "Questo posto ha sempre avuto un significato speciale per me," mormorò, "ma ora, con te qui, lo è ancora di più."

Gli altri ragazzi si unirono a noi poco dopo. Hyunjin, con la sua macchina fotografica, cercava di catturare ogni momento, mentre Felix raccontava una storia dietro l'altra, facendo ridere tutti. Ci stringemmo insieme per una foto di gruppo, tutti sorridenti e felici. Fu una serata tranquilla ma perfetta, un modo ideale per concludere il nostro tempo a Seoul e prepararci per la prossima tappa.

Tokyo
Il volo per Tokyo fu breve ma emozionante. Appena arrivati, la città ci avvolse con il suo caos ordinato, le luci al neon e l'atmosfera frenetica che sembrava non dormire mai. Dopo il concerto, che si tenne in una delle arene più grandi della città, ci trovammo con un giorno libero, e i ragazzi decisero di esplorare Shibuya, uno dei quartieri più iconici di Tokyo.

La sera, ci ritrovammo tutti al famoso Shibuya Crossing. Guardammo affascinati la folla che si muoveva come un fiume di persone, incrociandosi e disperdendosi in tutte le direzioni. "È incredibile, vero?" disse Felix, mentre scattava foto senza sosta. "Sembra una coreografia perfetta, ma senza alcuna regola."

Decidemmo di dividerci per esplorare meglio la zona. Io, Chan, Hyunjin e Felix ci dirigemmo verso una delle tante sale giochi. Hyunjin si perse subito tra i giochi di tiro, mentre Chan e Felix si sfidarono a una partita di basket arcade. Le risate riempirono l'aria mentre i due ragazzi si impegnavano in una competizione amichevole, lanciando palloni con una precisione sorprendente. Passai la maggior parte del tempo con Hyunjin dato che di Chris e Felix non c'era traccia.
Poco dopo sentii due braccia gingermi la vita, mi girai verso Chris che mi baciò

"ho una piccola sorpresa per te," disse posando la sua mano sui miei occhi. Mi guidò tenendo la mia mano, la mia curiosità mi stava mangiando viva "di cosa si tratta?" chiesi sorridendo "ora vedrai, al mio tre toglierò la mano, va bene piccola?" annuii
"1..2..3..."

davanti ai miei occhi c'era un pupazzo gigante, mi voltai verso Chris incredula e corsi ad abbracciarlo
"L'ho vinto solo per te piccola" mi strinse fra le sue braccia baciandomi la fronte.

"Grazie amore davvero, sono senza parole"

Dopo aver passato del tempo nella sala giochi, ci incontrammo di nuovo con gli altri per andare a cena. Minho, da sempre appassionato di cucina, ci portò in un piccolo ristorante di ramen nascosto in una stradina secondaria. Il cibo era eccezionale, e la conversazione fluiva facilmente mentre ci raccontavamo storie e aneddoti, ridendo di gusto.