𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟐𝟏

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🎶I was all over her - Salvia Palth🎶

Chan's pov:
Il suono dello schiaffo rimbombava ancora nella mia testa mentre Y/n si allontanava dalla mia stanza, il cuore mi martellava nel petto. Non riuscivo a muovermi, paralizzato dall'eco di quello che avevo appena detto. L'adrenalina mi aveva accecato, e ora, mentre il silenzio calava sulla stanza, la realtà di quanto accaduto cominciava a colpirmi.

Mi portai una mano sulla guancia ancora bruciante, sentendo la pelle calda e arrossata. "Che diavolo ho fatto?" mormorai a me stesso, mentre il senso di colpa iniziava a insinuarsi come un veleno nelle vene. Avevo perso il controllo, lasciando che la rabbia e la gelosia mi consumassero, e in quel momento avevo detto cose che non avrei mai dovuto dire. Ogni singola parola che avevo pronunciato mi ritornava in mente con una chiarezza agghiacciante.

La porta del dormitorio si chiuse dietro Y/n con un tonfo che sembrò scuotere le pareti stesse della stanza. Un silenzio pesante calò su di noi, rotto solo dal suono del mio respiro irregolare. Il mio cuore batteva all'impazzata, la rabbia e il dolore ancora vividi nella mia mente, quando Changbin, con una furia che non gli avevo mai visto prima, mi afferrò per il colletto.

"Che cazzo pensi di fare, Chan?!" urlò, spingendomi con violenza contro la parete del salone. "Come hai potuto trattarla così? Sei impazzito?!"

Le sue parole erano come colpi di martello, ma prima che potessi rispondere, sentii Felix avvicinarsi. Il suo viso era sconvolto, contorto in un'espressione di rabbia che lo rendeva quasi irriconoscibile. Le sue mani tremavano, e i suoi occhi erano lucidi, pieni di una sofferenza che non riusciva più a trattenere.

"Sei una testa di cazzo, lo sai?" gridò Felix, la voce piena di un veleno che non gli avevo mai sentito prima. "Tu non hai la minima idea di cosa stia succedendo, vero? Sei così concentrato su te stesso e sulla tua stupida gelosia che non ti sei neanche accorto di lei!"

"Felix, non puoi capire..." provai a dire, ma lui non mi diede neanche il tempo di finire.

"Non posso capire?!" urlò, avvicinandosi ancora di più, così vicino che sentii il suo respiro caldo sul viso. "La stai mandando a pezzi con queste tue stronzate, Chan! Sei talmente preso da te stesso che non vedi nient'altro! La stai perdendo, e non te ne rendi neanche conto!"

"Ma cosa cazzo ne sai tu?!" sbottai, la rabbia ormai fuori controllo. Ma proprio mentre le parole uscivano dalla mia bocca, Felix fece un passo indietro, il suo volto ora segnato da disprezzo.

"Vuoi sapere cosa ne so io?" sibilò, la voce quasi un sussurro, ma carica di un'intensità devastante. "Y/n è malata, cazzo. È malata di Leucemia. Ha passato questi mesi a combattere una malattia da sola cercando di proteggere TE. Sta facendo i conti con la Leucemia non sapendo neanche se riuscirà a guarire." mentre parlava le lacrime uscirono fluide dai suoi occhi

Quelle parole caddero come un macigno, facendo esplodere la stanza in un silenzio che sembrava quasi irreale. Il tempo sembrò fermarsi, congelato in quel momento di shock assoluto.
Gli occhi degli altri si spalancarono, increduli. Il viso di Hyunjin si svuotò di ogni colore, la sua bocca si aprì in un'espressione di puro orrore. Seungmin rimase immobile, le mani che tremavano visibilmente. Solo I.N non mostrò sorpresa, ma il dolore nei suoi occhi rivelava che aveva portato questo peso da troppo tempo.

"Che cazzo hai detto...?" balbettò Han, la voce ridotta a un sussurro tremante, incapace di comprendere appieno ciò che aveva appena sentito.

"Stai scherzando, vero?" chiese Hyunjin, la sua voce incrinata dal terrore.

Ma Felix non disse nulla, non c'era nulla da dire. Il suo silenzio confermava tutto. Minho fu il primo a reagire.

Minho rimase in silenzio, i suoi occhi pieni di dolore e rabbia si fissarono su di me come se fossi la causa di ogni male. Poi, senza dire una parola, si voltò e corse verso la porta.

"Minho, dove vai?" chiese Han, la voce tremante mentre lo seguiva.

"A trovarla, prima che sia troppo tardi," rispose Minho, freddo, determinato. Han annuì e lo seguì di corsa, senza esitare.

Changbin, ancora scosso prese la sua giacca,I suoi occhi, di solito così pieni di forza e determinazione, erano ora solo uno specchio del dolore che provava.

Lo guardai andare via, correndo dietro a Minho e Han, lasciandomi solo, con il peso delle loro accuse e della mia stessa colpa che mi schiacciava

Io rimasi lì, paralizzato, mentre le parole di Felix continuavano a riecheggiare nella mia mente: "Malata di leucemia..." Non riuscivo a credere di non averlo capito, di essere stato così cieco e concentrato su me stesso. Ogni cosa che avevo fatto, ogni parola che le avevo detto, ora mi sembravano insopportabili, un peso che mi schiacciava senza pietà. Iniziai a piangere.

Felix mi guardò con un'espressione che non dimenticherò mai. "Tu non l'hai mai vista davvero, Chan. Tu non hai mai voluto vedere la verità." La sua voce si ruppe "se le succede qualcosa non ti perdonerò mai."

I.N si coprì il viso con le mani, singhiozzando silenziosamente. Seungmin guardò il pavimento, scuotendo la testa in segno di disapprovazione.
Quelle parole furono la mia condanna. Ero distrutto, annientato da una realtà che avevo ignorato troppo a lungo.

con le gambe che tremavano e la testa che mi scoppiava corsi verso la porta seguito a ruota da gli altri ragazzi. La pioggia fuori era incessante, non me ne importava la priorità era trovare Y/n a tutti i costi. Corsi per le strade come se la mia vita dipendesse da questo, perché sapevo che in realtà non era la mia vita in gioco, ma la sua.

in poco raggiunsi Minho, Han e Changbin che ormai erano fradici fino all'osso. I loro visi erano segnati dalla stanchezza e dalla disperazione, e la loro determinazione era visibile in ogni movimento. Felix e I.N erano a pochi passi da loro, cercando di non perdersi d'animo mentre continuavano a controllare ogni angolo possibile.

La situazione era diventata opprimente. La ricerca si era estesa ben oltre i luoghi abituali dove Y/n poteva essere, ma ogni volta che il nostro sguardo cadeva su un angolo, su una panchina bagnata o sotto un albero, eravamo accolti solo dal silenzio e dalla pioggia che continuava a cadere. Le luci della città si riflettevano sull'asfalto bagnato.

"Non c'è nessun segno di lei," disse Minho, la sua voce un misto di frustrazione e stanchezza. "Dobbiamo controllare ancora i posti che potremmo aver trascurato."

"Abbiamo controllato ovunque," ribatté Han con il fiatone
Le parole erano difficili da accettare, ma la realtà era che il tempo stava passando e la speranza di trovare Y/n sembrava sfumare sempre di più. La pioggia non accennava a diminuire.

Felix, con un'espressione di pura angoscia, si fermò per un momento e ci guardò
"Dove cazzo potrebbe essere?" sibilò straziato dalla rabbia.

non ressi tutta la situazione e caddi sulle mie stesse ginocchia che toccarono il marciapiede bagnato, le lacrime continuarono ad uscire dai miei occhi senza sosta

e se l'avessi persa per sempre?

Spazio Autrice
aaaa se non ci fosse Lix, come faremo?
E se Chris l'avesse persa per sempre sul serio?

love y'all grazie del supporto💗🫶🏻

𝑽𝒐𝒅𝒌𝒂 𝑲𝒊𝒔𝒔𝒆𝒔|| 𝙱𝚊𝚗𝚐𝚌𝚑𝚊𝚗 𝚡 𝚁𝚎𝚊𝚍𝚎𝚛Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora