Passo la mattinata a cercare di capire qualcosa degli appunti di matematica, ma quello su cui sono davvero preparata è la smorfia sulle labbra di Travor quando è concentrato, come si gratta la nuca con aria impacciata quando è nervoso, o il luccichio nei suoi occhi ogni volta che parla dei suoi fratelli. Sospiro, lasciando cadere la penna. Sollevo il volto dalle pagine del quaderno e vedo lo schermo del telefono illuminarsi. È Arya ovviamente.
Arya: Serie tv e divano, ci stai?
Tu: Ma dici ora? Domani abbiamo la verifica, devo studiare.
Arya: Che noia! Non hai appreso nulla dal tuo tutor?
Fisso il libro di matematica aperto davanti a me. Le pagine sembrano urlarmi contro, con i loro numeri e formule che si mescolano in un caos incomprensibile. Gli appunti sparsi su tutta la scrivania danno il tocco in più per mandarmi fuori di testa. Dovrei restare qui, concentrarmi, dare il massimo. È questo che voglio, no? Essere perfetta, la studentessa modello. Digito sulla tastiera dell'iPhone un rifiuto deciso, per poi ritrovarmi a cancellarlo. La stanchezza mentale che provo supera le aspettative di chiunque, ho voglia di svagarmi per qualche ora, non cambierà la sorte del compito in classe.
Tu: E va bene, arrivo, ma decido io cosa guardare ;)
Arya: Affare fatto.
Prima di andare dalla mia amica mi peso, ma il numero che appare non mi piace proprio per niente, non sono calata.
Hai visto cosa succede quando lasci appena un po' la presa? Devi punirti per aver messo a rischio il duro lavoro che stiamo facendo.
La sua sentenza mi schiaccia. Come farò adesso a passare la mattinata a casa della mia amica? Dovrei ammazzarmi di esercizio fisico e non toccare cibo.
Mi prometto di fare meglio una volta tornata a casa e mi impongo l'obiettivo di arrivare a 45 kg per la settimana prossima. È il numero perfetto no? Una volta raggiunto non ci sarà più bisogno di tutto questo, sarò leggera e felice. Mi vesto con una tuta larga ed esco.
«Black Mirror non è poi così bello, davvero non possiamo vedere altro?» Arya, a gambe incrociate sul divano, si sta lamentando da almeno 3 episodi.
«Sempre meglio di quella schifezza con vampiri e licantropi.»
«Non posso credere che tu l'abbia detto sul serio», si porta una mano al cuore offesa. All'improvviso mi arriva un cuscino sulla schiena e quando mi volto Arya ha ancora la mano alzata e l'espressione colpevole.
«Se volevi iniziare una guerra bastava dirlo.» In un attimo volano cuscini e grida per tutta la stanza, ci colpiamo in modo maldestro, ma cariche di una leggerezza che non ci apparteneva da tempo. Mi sembra di tornare bambina, quando passavamo i pomeriggi a costruire capanne di coperte e a raccontarci segreti. Mi manca quella spensieratezza.
Alla fine alza le mani in segno di resa. «Okay, okay, ora basta che devo preparare il pranzo se vogliamo mangiare.» Ho forse scelta? Arya ride ancora e nonostante la crocchia disordinata sopra la testa rimane comunque incantevole.
«Pasta con sugo di pomodoro va bene?»
«Si.» La mia amica mette a bollire l'acqua e si dedica al condimento. Devo distogliere lo sguardo per non sapere quanto olio ha aggiunto, altrimenti non riuscirei a mangiarne nemmeno un po'.
Guarda che piatto ti ha messo davanti, 400 calorie sono molte, per non parlare del fatto che non ti sei mossa per niente oggi! Non sarai mai come le altre.
Una pugnalata allo stomaco. Mastico talmente tanto che quando Arya ha terminato io sono soltanto a metà.
«Sono piena.»

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Ricominciare da me
RomanceSelene non si è mai piaciuta e i suoi genitori non hanno mai mancato di farle notare tutto quello che non andava bene in lei. Selene da qualche tempo non vuole più mangiare, si rifiuta di trattare bene il proprio corpo per via dei mostri che le affo...