Quando mi sono svegliata avevo la sensazione che un camion mi fosse passato sopra, non avrei saputo dire dove avessi più dolore. Ovviamente ho coperto tutto con del fondotinta, mi trucco raramente però ho visto farlo dalla mia amica un milione di volte. Arya non deve sapere quello che succede, ci conosciamo da molto ormai, ma per quanto siamo legate c'è un frammento della mia vita che sa solo in parte e così deve rimanere. A lezione Grace non dice niente, probabilmente perché è tornata Arya, però ci sono momenti in cui sento il suo sguardo addosso e la sua risatina. Vorrei solo che mi lasciasse in pace, che almeno a scuola possa stare tranquilla, invece chissà per quale motivo vengo perseguitata da quella snob.
«Quindi mi stai dicendo che un tipo così figo ti sta dando ripetizioni di matematica? È stupendo!» Arya arresta la sua corsa per scuotermi dalle braccia. Non potevo tenerlo segreto, non a lei.
«Shhh, non urlare, non voglio che si sparga la voce» riprendo a correre nel giardino della scuola.
«E anche se fosse? Finalmente conosci qualcuno, sono fiera di te.»
Lascia cadere il discorso e per un po' nessuna delle due accenna a parlare e posso concedermi all'attività fisica. Indosso dei leggings e una maglia a maniche lunghe, ma nonostante questo l'aria fredda mi frusta ogni parte del corpo. Il dolore all'addome si intensifica ad ogni passo, ma è più importante bruciare calorie.
«Selene, rallenta, non ti sto dietro, non siamo mai andate a questo ritmo, che ti prende?» Sembra preoccupata per me quindi mi tocca indossare l'ennesima maschera.
«Nulla, volevo aumentare per vedere se riuscivo a farcela, ma hai ragione, è infattibile.» Le rivolgo un mezzo sorriso e adeguo la mia andatura alla sua in modo da averla al mio fianco. Mi ritrovo a guardarla e cavolo, è perfetta pure con una felpa e i capelli raccolti in una coda disordinata, io al contrario sembro solo patetica.
In spogliatoio mi chiudo dentro al bagno per cambiarmi, lo faccio da molto tempo, un po' perché le mie compagne hanno dei corpi da invidia e mi fanno sentire a disagio, e un po' perché non voglio farmi vedere da Grace né da nessun'altra. Mi spoglio ed esamino i lividi violacei che campeggiano ovunque. Li tocco, li premo fino a farmi male. In un certo senso me lo merito, sapevo di non dover sfidare mio padre e l'ho fatto comunque. Mi vesto velocemente ed esco dallo spogliatoio. Il rumore della campanella indica la fine dell'ultima ora perciò saluto la mia amica e mi incammino verso casa.
Sto preparando un'insalata quando il suono di una notifica riempie l'ambiente circostante distraendomi. Non appena leggo il contenuto del messaggio quasi mi scivola il telefono di mano e prendo a tremare. Sono stata aggiunta in un gruppo da Grace in cui vi sono anche le sue amichette e stanno mandando foto scattate a mia insaputa. Un'immagine ritrae me che corro ed è stata paragonata ad una scimmia brutta e grassa. Non so per quanto tempo rimango a fissare quell'immagine, fino a che diventa sfocata e non vedo più niente. Mi manca la terra da sotto i piedi e mi maledico per non aver prestato attenzione alle persone attorno a me in palestra. Qualche lacrima finisce sopra lo schermo, la verità è che queste foto mi feriscono per un solo motivo: non sto facendo abbastanza per il mio obiettivo. D'improvviso l'insalata che volevo mangiare non sembra più indispensabile perciò la metto in frigorifero facendo credere che siano avanzi. Per ingannare l'attesa che mi separa dal lavoro fumo una Winston e mi trovo a domandarmi se Travor si ricorda che ci dobbiamo vedere oggi per le ripetizioni. In negozio il signor Brown ha finito il turno e mi saluta educatamente da dietro la montatura spessa degli occhiali. Passa poco tempo prima di sentire la presenza di Travor e Jackson.
«Ciao Selene, come va?» Travor si avvicina al balcone lasciando cadere a terra lo zaino mentre suo fratello mi fa un cenno con il capo e si allontana.
«Ciao, bene, grazie» la solita recita, la solita sofferenza che rimane imprigionata dentro di me perché proiettarla all'esterno richiederebbe troppo coraggio.
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Ricominciare da me
RomanceSelene non si è mai piaciuta e i suoi genitori non hanno mai mancato di farle notare tutto quello che non andava bene in lei. Selene da qualche tempo non vuole più mangiare, si rifiuta di trattare bene il proprio corpo per via dei mostri che le affo...