«Mi stai dicendo che potevate baciarvi e non è successo? Ti adoro, lo sai, ma avresti dovuto prendere l'iniziativa anziché scappare.» Ho raccontato ad Arya i dettagli dell'appuntamento con Travor, e, come previsto, lei non è d'accordo per come è andato a finire.
«Lo so, ma ero lì davanti a lui e dopo che mi ha fatto quel complimento non riuscivo più a ragionare, capisci?» Provo a spiegarmi.
«Perché ti piace, devi imparare a darti valore e prendere ciò che vuoi.» Ragiono sulle sue parole. Travor mi piace? Sono innamorata di lui? Non so dare risposte alle domande che mi assalgono, finirò per sopprimere le mie emozioni come tutte le volte.
«Cambiando discorso, sei malata per tutta la settimana, vero?» Mima le virgolette con le dita. «Tecnicamente si, però mi dispiace lasciare tutto nelle mani di Jhon.»
«Senza offesa, ma non mi sembra che entrino molti clienti.» Non ha tutti i torti, è una piccola libreria in fondo. «Ormai quel che è detto è detto, tu oggi verrai da me e ci divertiremo come matte», il suo entusiasmo contagia anche me. Vorrei davvero trascorrere una giornata come una ragazza normale, ma la voce amica mi ricorda che devo smaltire il cibo di ieri. Rifiuto rifilando una scusa banale. Leggo nel suo sguardo tutto quello che prova, dalla delusione alla rabbia perché ancora una volta non sono all'altezza.
«C'è sempre una scusa con te», sputa tra i denti Arya.
«Ma che dici? Se per una volta non riesco ad esserci non mi sembra che cada il mondo», ribatto seccata.
«No, infatti, a te non interessa niente. Il punto è che non è la prima volta. Un giorno sono i tuoi genitori che non vogliono, un altro devi andare dal dentista, un altro ancora ti sei dimenticata che avevi preso un impegno, poi cosa? Dimmelo così mi preparo, quando potrò vedere la mia amica? Perché quella che ho davanti adesso non so chi sia.» Sta urlando tanto che alcuni curiosi si affacciano alla porta della classe deserta per via dell'intervallo.
«Sei ingiusta.»
«Io sarei ingiusta? Selene, sei la mia migliore amica cazzo, voglio aiutarti, ma tu non me lo permetti, qualcosa si è rotto e lo sai anche tu.» Le parole le sono scivolate tra le labbra con una potenza sovrumana. Mi sembra di non riuscire a respirare, stava andando tutto bene e poi ho rovinato ogni cosa, di nuovo. La professoressa di ginnastica fa il suo ingresso nel momento in cui la campanella prende a suonare. Mentre ci spostiamo in palestra nessuna delle due dice nulla, ma quando arriviamo in cortile la fermo.
«Non voglio continuare a discutere, poi finisce che aggiungo altra merda a quella già buttata.» Attendo qualche secondo per farla sbollire. Nei suoi occhi vedo una tristezza, un dolore che preme per uscire, e questo mi impedisce di guardare altrove.
«Mi dispiace», mormoro sincera.
«Non basta. Non mi basta più, scusami.»
«Ogni volta penso tu sia chiusa per via di Maddison, faccio finta di niente e ti perdono tutto. Ci passo sopra perché ti voglio bene, ma proprio per questo devo farti capire che stai scomparendo, anche se non vuoi ammetterlo stai male e non vuoi confidarti.» Non avrebbe dovuto.
«Non ho bisogno della tua pietà. Vaffanculo.» La mia frase rimane sospesa fra noi tagliando l'aria come una lama. Gli occhi mi pizzicano e la sofferenza mi investe trafiggendomi. Stringo i denti fino a farmi male pur di trattenere i singulti e le lacrime che si incastrano dentro di me.
«Ma ti senti quando parli, Selene?» Mi riprende lei, alterata. «Questa non è pietà. Non l'ho provata nemmeno quando stavi una merda, nemmeno quando non dicevi una parola. Te lo ricordi? Ti ricordi quanto cazzo stavi male, e chi c'era vicino a te? Piangevi ogni giorno e avevi smesso di dormire a causa degli incubi. Quando non avevi nessuno io ti ascoltavo, stavo zitta e ti stavo vicino, ti abbracciavo, e dentro de me pensavo di non fare abbastanza, di essere pessima.» Evidentemente Arya ha represso i suoi sentimenti da un anno o poco più, e ora mi riversa addosso una confessione tanto dolorosa da sopportare.

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Ricominciare da me
RomanceSelene non si è mai piaciuta e i suoi genitori non hanno mai mancato di farle notare tutto quello che non andava bene in lei. Selene da qualche tempo non vuole più mangiare, si rifiuta di trattare bene il proprio corpo per via dei mostri che le affo...