16 - SENZA DIFESE

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Il giovedì arriva prima del previsto.
Voglio dire, non che ci stessi pensando.
Più che altro me ne accorgo perché ormai ho completamente riorganizzato le mie giornate e la mia routine in modo da ottimizzare al massimo i tempi.
E questo non perché sono ormai la sola ad occuparsi dei bambini – condizione in cui sopravvivo da anni – ma perché con i nuovi appuntamenti fra la palestra e il teatro di Malcom mi serve più tempo possibile per far quadrare tutto, e solo essere organizzata al secondo può aiutarmi nell'intento.

In pratica non ho quasi più tempo per me, ma non mi pesa. In cambio, sono felice di poter frequentare la palestra quasi tutti i giorni.
Sono determinata e carica per il mio intento di perdere peso, e magari, chissà, metterò su anche un po' di massa muscolare, cosa che ho sempre voluto fare.

Comunque oggi Malcom ha proposto a Brenda di partecipare alla sua lezione, poiché spera che magari anche sua sorella deciderà di iscriversi al corso.
Brenda, dal canto suo, non ne vuole sapere: preferisce restare in pasticceria piuttosto che partecipare alla lezione.
Oggi, però, non posso lasciarla con Marc e Robbie, che sono impegnati con una consegna; neanche Amy è disponibile, e il risultato è che, mio malgrado, mi tocca telefonare a Bernie per chiedergli di tenere Brenda per il pomeriggio.

Telefonargli mi è costato non poca fatica: avevo infatti intenzione di cavarmela da sola e chiedere il meno possibile il suo aiuto, ma Brenda è così ostinata che non ho avuto scelta.
Pazienza, in cambio la telefonata con Bernie è stata rapida e indolore, e lui è passato a prendere nostra figlia subito dopo pranzo.
Malcom ha provato anche a coinvolgere il padre ad assistere alla sua lezione, ma Bernie, impegnato al telefono per tutti i pochi minuti in cui si è materializzato al locale, non ha ascoltato una sola delle sue parole, probabilmente non ha neanche capito che Malcom ha iniziato la scuola di teatro di cui aveva tanto parlato.

Quando si fa orario io e Malcom ci incamminiamo verso il teatro, io prima passo per il bagno della pasticceria per dare un'occhiata al mio aspetto.
Devo ammettere di sentirmi su di giri per il fatto che sto per incontrare Christian, anche se continuo ad impegnarmi per tenere a freno i miei pensieri su di lui, che, in questi giorni, nono sono stati affatto pochi.

Io ho sempre fatto caso a te, Julia, da anni.

Queste parole continuano a fare visita ai miei pensieri di tanto in tanto... o meglio, abbastanza spesso.

Dopo l'incredulità iniziale, ho iniziato quasi a sentirmi in colpa: chissà da quanto tempo Christian mi osservava da lontano, in silenzio, mentre io mi affannavo a rincorrere un ideale di famiglia che era tutt'altro che semplice o ordinario. O felice.
Bernie mi tradiva da chissà quanto e non posso fare a meno di domandarmi se Christian se ne era già accorto.
Se mi osservava da anni, avrà fatto lo stesso con Bernie.
Chissà se ha notato un cambiamento in lui, nei suoi occhi, in questo tempo.
Scuoto il capo pensandoci, probabilmente un simile pensiero sarebbe troppo sottile anche per un tipo attento come Christian.

Questi pensieri affollano la mia mente anche quando sono uscita dal bagno e mi sono incamminata lungo la strada che porta al teatro insieme a Malcom.
«Siamo arrivati, mammina!» Mi dice lui emozionato prima di lasciarmi la mano e sparire all'interno del teatro.
Io lo seguo camminando più piano, per ritrovarmi quindi nella platea, dove un gruppetto di mamme sono già sedute in prima fila, in attesa che Christian arrivi e possano fantasticare su di lui.

Intravedo Melanie in lontananza e le sorrido mentre sollevo una mano in aria per salutarla, lei mi vede ma si gira prontamente verso un'altra mamma senza rispondere al mio saluto.

Prendo posto in una fila centrale, pochi istanti dopo Christian sale sul palco e inizia a salutare i bambini.
Poi alza lo sguardo e lo punta sulla platea, cercandomi.
Quando il suo sguardo incontra il mio mi sorride dolcemente, e io sento le guance avvampare e il cuore saltare un battito.
Calma, Julia, devi restare calma...

Fractured - quello che non vediDove le storie prendono vita. Scoprilo ora