Fractured - quello che non vedi

24 - MI MANCA PARLARE CON TE

Le settimane successive trascorrono con estrema lentezza.
Ogni volta che accompagno Malcom alla sua lezione, inoltre, il tempo scorre poi ancora più piano.

Ormai io e Christian non parliamo più, né percorriamo il tragitto fino alla pasticceria insieme.
Non si volta neanche più a cercarmi nella platea quando sale sul palco, o durante l'intervallo.
E la mattina non ci incrociamo.

Devo ammettere che ho anche provato ad uscire di casa in orari diversi, sempre nello stesso arco di tempo: ho immaginato che Christian avesse spostato di qualche minuto la sua routine mattutina pur di non incontrarmi, e per questo ho provato a fare altrettanto nel tentativo di incontrarlo "casualmente", cosa che però non è successa.

Mi sento frustrata per come sono andate le cose fra noi, ma più che altro mi sento delusa dalla mia incoerenza.
Già, perché, alla fine, le cose con Bernie sono più complicate del previsto, e la situazione in cui mi ritrovo continua a vedermi infelice.

Il giorno successivo all'incontro in teatro con Christian, infatti, Bernie si è nuovamente presentato in pasticceria con Clarissa, iniziando insieme a lei uno spettacolo degno di un film romantico: lui le teneva la mano e le sussurrava frasi improbabili all'orecchio, lei ridacchiava allegramente e ad un cero punto ha preso letteralmente a mimare il verso e le movenze di una gatta in calore. Una scena raccapricciante.
Che però è servita a far scemare tutte le aspettative che avevo su un possibile ritorno di fiamma con Bernie e ad annullare la mia stima nei suoi confronti.

Non nego di aver nuovamente parlato con Bernie, ma, proprio come già accaduto, non ho ottenuto null'altro, da lui, che invece si è visto ancora una volta accordata la richiesta di concedergli del tempo, dato che Clarissa è incinta e lui non vuole turbare la sua gravidanza.

Cosa che invece, a quanto fare, può fare col mio cuore.
Sì, perché in fondo è quello che ha fatto per venti anni.

Per tanto, troppo tempo ho messo in secondo piano la mia vita per dedicarmi a Bernie, ai suoi umori e alle sue necessità.
Ho sempre sacrificato me stessa, prima per lui, in seguito per la nostra famiglia.
E cosa ho ottenuto, in cambio?
Sono stata tradita, e successivamente Bernie si è anche sentito in diritto di chiedermi di aspettarlo ancora, di assecondare per l'ennesima volta il suo ego smisurato.

Eppure, adesso che la sua strategia non dovrebbe funzionare più, adesso che non c'è più un cuore da distruggere, ma solo una dignità da ricostruire, io continuo a comportarmi in maniera illogica.
Non sono dipendente da Bernie, ma sono paralizzata dalla paura di perdere tutte le certezze che credevo di avere con il matrimonio.

Ecco perché sto pensando così intensamente a Christian, comunque.
Lui aveva capito la verità su di me e il mio matrimonio già prima.
Probabilmente anche prima di me, e anche prima che gliene parlassi in quelle poche battute che ci siamo scambiati prima che lui decidesse di non rivolgermi più la parola.
Questo denota che è un ragazzo attento e sensibile, come d'altra parte è facile intuire guardandolo al lavoro, a teatro.
Christian sembra davvero capace di entrare in contatto con l'anima di una persona, quando vuole, toccandone l'essenza più profonda e intima.
Lo sto sopravvalutando? Forse, eppure non credo di sbagliarmi.

Peccato, però, che a quanto pare non lo scoprirò mai.
Christian non vuole più avere niente a che fare con me, e non posso dargli torto.
Come mi sentirei io, se provassi ad aiutare qualcuno che è in difficoltà e questa persona perseverasse nei suoi errori nonostante le mie promesse di una vita migliore insieme?
Ferita, ecco come.
Ed ecco come deve sentirsi Christian adesso nei miei riguardi.
Ferito e deluso.

Oggi, come ogni lunedì, la giornata è stata lunga e difficile.
Finalmente, però, sta per giugnere al termine, poiché i bambini hanno appena messo il pigiama e sono impegnati a vedere un film nella loro stanza.
Io mi aggiro invece come una trottola per casa, fra gli zaini da preparare per domani, diverse cose da stirare e i bagni da pulire, quando vengo interrotta dal suono del campanello.
Non aspetto nessuno ed è pure abbastanza tardi, per cui mi avvicino con cautela alla porta, recuperando prima qualcosa da poter usare per difendermi da eventuali malintenzionati.