~9 Sofia~

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Non riesco a dormire, mi sento incredibilmente sola questa sera, ho una strana sensazione di vuoto che non riesco a colmare.
Mi sento incredibilmente in colpa di aver mentito a Michael, ma se gli avessi detto di aver passato la serata con David, sarebbe finita male.
E dopo quello che mi ha raccontato stasera sul suo passato, non volevo metterci il carico da novanta.
Non immaginavo neanche lontanamente che David avesse sofferto così tanto, quello che ha subito l'ha segnato a vita, non potrebbe essere diversamente.
Per qualche motivo insano, allungo una mano sul comodino per prendere il cellulare.

Come stai?

Il generale ti ha dato
il permesso di scrivermi?

Sono da sola, cretino.
E non mi serve il permesso di nessuno!

Mi hai fregato la felpa...

Domani te la riporto.

Ma io la voglio adesso,
ho freddo...

Non hai altre felpe
nel tuo armadio?

Sì, ma sono
ancora in giro.

Muoviti a venire, è tardi.

《VORREI TANTO VENIRE ...》

DAVIIIID!!!!!

*Emojy risata*
Arrivo, birba.

Dopo dieci minuti esatti, sento dei colpi alla porta e corro ad aprire con fin troppo entusiasmo.
Cazzo, ricomponiti.

David è appoggiato con la schiena e la gamba piegata contro il muro del corridoio.
<<Carino il pigiama, è nuovo?>> Giochicchia con il piearcing sulla lingua.

<<Sta ancora nevicando fuori?>> Spalanco la porta per farlo entrare.

Lui sorride malizioso e avvicina le labbra al mio orecchio.
<<Non ti mancavo?>> Mi ritrovo a deglutire più volte.
<<Tu, sì.>> Aggiunge sfiorandomi la spalla, prima di intrufolarsi nella mia stanza.

Si siede sul mio letto e allunga le gambe sul pavimento.
<<La felpa è qui, se avessi avuto più pazienza, te l'avrei lavata.>> La prendo dalla sedia e gliela porgo.

<<Non mi serve più, qui fa piuttosto caldo...>> Solleva l'angolo della bocca verso l'alto.

<<Quando uscirai fuori avrai di nuovo freddo...>> Glielo porgo di nuovo, ma lui mi sposta il braccio di lato, avvolge una mano sul mio fianco e mi attira tra le sue gambe.

<<Ma io resto qui con te stanotte.>>

<<David,  sei impazzito per caso?>> Premo le mani sulle sue spalle, ma lui rafforza la presa dietro alla mia schiena.

<<Non posso dormire con te? Non è mica la prima volta.>> Piega la testa di lato.

<<Michael si incazza di brutto,  abbiamo appena fatto pace.>> Anche io mi incazzarei al posto suo.

Fa schioccare la lingua sul palato, prima di parlare.
<<Pensa che a me frega, quanto frega ad uno spacciatore la vita di un drogato a cui vende la sua merda.>>

◇Blue Summer Dreams Parte  II◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora