~7 David~

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Parcheggio poco distante dal dormitorio di Sofia, considerati i tempi bui che corrono, decido di accompagnarla fin fuori alla sua camera.

<<Guarda che torno sempre da sola.>> Fruga nella sua borsa in cerca della chiavi, mentre percorriamo il corridoio che porta alla sua camera.

<<Quando esci con me, io ti accompagno, quando sei da sola, fai il cazzo che vuoi.>> Rispondo gentile come sempre.

<<Eccoleee>> esclama felice. sventolando le chiavi in aria davanti alla mia faccia.

<<Sono appena dieci minuti che le cerchi...>> Esclamo annoiato, quanto cazzo è disordinata, mi batte alla grande.

<<Non credevo che proprio tu fossi così perfettino...>> Mi fa il verso e anche una smorfia.

<<Non lo sono, ma almeno so dove metto le chiavi. Io.>> La rimprovero continuando a camminare dietro di lei.

<<Sofia ti ho...>>
Michael è fuori alla camera di Sofia, smette di parlare all'istante appena vede me alle sue spalle.
Ci mancava anche questa stasera.

<<Ehi, non sapevo venissi...>> Sofia si passa nervosamente una mano tra i capelli.

<<Se avessi risposto al cazzo di cellulare, te lo avrei anche detto...>> Il ragazzo è un tantino irascibile stasera, ma ammetto che avrei fatto di peggio a parti inverse.

<<Io non...>> Dice Sofia abbassando lo sguardo sul pavimento.

<<Tu cosa? Eri troppo impegnata?>> Alza la voce e indica me con il capo.

<<Datti una cazzo di calmata, non si è sentita bene alla festa e l'ho solo accompagnata.>> Mi intrometto fermandomi accanto a lei.

<<Sto parlando con te per caso?>> Si avvicina a muso duro.

Io ci provo a ragionare con le persone, il problema è che duro dieci secondi.
Non ho pazienza, è un mio difetto. Uno dei tanti, lo ammetto.
<<Tu forse non hai ancora capito con chi hai a che fare.>> 

<<Bella la tua recita di poche ore fa, quando mi hai chiesto di starle vicino...>> Rilancia lui.

Sofia guarda lui, poi guarda me assottigliando gli occhi.
<<Di che parla?>>

<<Di niente>> rispondo continuando a guardare Michael.

<<Quando ci libereremo di te?>>
Mi domanda alzando un sopracciglio.

Ora sì, che viene la parte divertente.
<<Mi dispiace mandare a monte i tuoi piani, ma io resto qui.>> L'espressione che gli compare sul viso mi fa godere da Dio.

<<Gli hanno offerto un contratto come professionista>> aggiunge Sofia.

<<Che bella notizia, eh?>> Lo provoco di proposito.

<<Ma che grossa coincidenza.>> Ribatte guardandomi minaccioso.

<<Dove eri?>> Torna a guardare Sofia, provando ad ignorare la mia presenza.

<<Te l'ha detto...>> Mormora lei senza guardarlo negli occhi.

<<Ma vuoi prendermi per il culo stasera?>> Le urla contro, facendomi girare i coglioni.

<<Fallo di nuovo e giuro che ti mando fuori a calci in culo.>> Gli ringhio ad un palmo dal viso, lui mi spinge lontano premendo entrambi i palmi sul mio petto.

<<FATTI I. CAZZI.TUOI.>> Mi minaccia puntandomi un dito contro.

Un attimo prima che reagisca, Sofia mi stringe il braccio.
<<David, adesso vai...>> Noto che inizia a respirare affannosamente.
Ha un altro fottuto attacco di panico.

<<Di nuovo?>> Le domando lasciando perdere immediatamente Michael.

<<Cosa succede?>> Michael saetta lo sguardo tra noi due, poi si sofferma sulla sagoma di Sofia.

<<Sto bene...>> Mi dice stringendo al petto la mia felpa.

<<Sei sicura?>> Le domando di nuovo, noto che si porta la mano alla gola.

Non me ne frega un cazzo di Michael, mi avvicino e le prendo il viso tra le mani.
<<Tu sai respirare, non hai niente che non va. Prendi fiato e buttalo fuori.>> Lei mi guarda e butta fuori lentamente il fiato.

<<Ancora.>> Annuisce e respira con me, nel frattempo noto con la coda dell'occhio che Michael abbandona la schiena contro il muro reclinando la nuca all' indietro, mantenendo lo sguardo su noi due.

<<Di nuovo.>>
Le ripeto guardandola dritto negli occhi.
Come mi sono mancati i suoi occhi.

<<Passato?>> Le domando quando noto che inizia a calmarsi.

<<Sì, grazie>> sussurra dolcemente.
Quanto vorrei abbracciarla in questo momento.

<<Prego>> sposto le mani dal suo viso e faccio tre passi indietro.

<<Entra dentro, ti raggiungo tra qualche minuto>> le dice Michael, guardando me.

<<Notte, David>> mi dice infilando le chiavi nella serratura.

<<Notte, bir... Sofia>> cazzo.

Michael incrocia le braccia al petto e mi guarda minaccioso.
<<A che gioco stai giocando?>>

<<A nessun cazzo di gioco, l'ho solo aiutata, se non te ne sei accorto aveva un attacco di panico.>>

<<Ma che bravo ragazzo che sei diventato, generoso soprattutto.>>

Due minuti e gli spacco la faccia.
<<Potresti ricordarmi come mai sei ancora qui a discutere con me, se la tua ragazza è dentro?>> Mi porto una mano vicino al padiglione dell'orecchio.

<<Per dirti che devi stare lontano da lei. Sono io il suo ragazzo, non tu, forse non ti è ancora chiaro.>>

<<E allora comportati come tale.>> Con la mano gli indico la porta di Sofia.

<<Ma tu cosa cazzo ne sai di cosa è successo negli ultimi due mesi tra di noi? Dove cazzo eri? Aspetta, forse lo so. Eri a scopare con una, due, tre ragazze a serata? Un bel giorno ti  sei svegliato e sei ritornato da lei, poi tra qualche settimana te ne andrai di nuovo? Ma tu sì, che le vuoi bene...>> Dio come me le tira lui dalle mani, non ci riesce nessuno.

<<Forse dovresti scopare di più anche tu, sei un po' nervoso...>>
Colpito e affondato.

<<Che cazzo hai detto?>> Si avvicina stringendo i pugni, il sesso resta sempre un argomento principe nella vita di noi ragazzi.

<<Che dovresti scopare di più?>> Inarco un sopracciglio.

<<Sei proprio un bastardo.>> Mi assesta una spallata e si avvicina alla porta di Sofia.

<<Non sentirti troppo solo nel tuo letto stanotte...>>
E così, è lui che colpisce me.
Perché la cosa che più mi manca di lei è proprio questa, stringerla tutta la notte tra le mie braccia e svegliarmi insieme a lei.

<<Non dimenticare ciò che ti ho detto quando eravamo in ospedale. Non è cambiato niente, volevo solo ricordartelo...>>
<<Dai un bacio a Sofia da parte mia...>> Gli faccio l'occhiolino e me ne vado.

◇Blue Summer Dreams Parte  II◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora