Parcheggio poco distante dal dormitorio di Sofia, considerati i tempi bui che corrono, decido di accompagnarla fin fuori alla sua camera.
<<Guarda che torno sempre da sola.>> Fruga nella sua borsa in cerca della chiavi, mentre percorriamo il corridoio che porta alla sua camera.
<<Quando esci con me, io ti accompagno, quando sei da sola, fai il cazzo che vuoi.>> Rispondo gentile come sempre.
<<Eccoleee>> esclama felice. sventolando le chiavi in aria davanti alla mia faccia.
<<Sono appena dieci minuti che le cerchi...>> Esclamo annoiato, quanto cazzo è disordinata, mi batte alla grande.
<<Non credevo che proprio tu fossi così perfettino...>> Mi fa il verso e anche una smorfia.
<<Non lo sono, ma almeno so dove metto le chiavi. Io.>> La rimprovero continuando a camminare dietro di lei.
<<Sofia ti ho...>>
Michael è fuori alla camera di Sofia, smette di parlare all'istante appena vede me alle sue spalle.
Ci mancava anche questa stasera.<<Ehi, non sapevo venissi...>> Sofia si passa nervosamente una mano tra i capelli.
<<Se avessi risposto al cazzo di cellulare, te lo avrei anche detto...>> Il ragazzo è un tantino irascibile stasera, ma ammetto che avrei fatto di peggio a parti inverse.
<<Io non...>> Dice Sofia abbassando lo sguardo sul pavimento.
<<Tu cosa? Eri troppo impegnata?>> Alza la voce e indica me con il capo.
<<Datti una cazzo di calmata, non si è sentita bene alla festa e l'ho solo accompagnata.>> Mi intrometto fermandomi accanto a lei.
<<Sto parlando con te per caso?>> Si avvicina a muso duro.
Io ci provo a ragionare con le persone, il problema è che duro dieci secondi.
Non ho pazienza, è un mio difetto. Uno dei tanti, lo ammetto.
<<Tu forse non hai ancora capito con chi hai a che fare.>><<Bella la tua recita di poche ore fa, quando mi hai chiesto di starle vicino...>> Rilancia lui.
Sofia guarda lui, poi guarda me assottigliando gli occhi.
<<Di che parla?>><<Di niente>> rispondo continuando a guardare Michael.
<<Quando ci libereremo di te?>>
Mi domanda alzando un sopracciglio.Ora sì, che viene la parte divertente.
<<Mi dispiace mandare a monte i tuoi piani, ma io resto qui.>> L'espressione che gli compare sul viso mi fa godere da Dio.<<Gli hanno offerto un contratto come professionista>> aggiunge Sofia.
<<Che bella notizia, eh?>> Lo provoco di proposito.
<<Ma che grossa coincidenza.>> Ribatte guardandomi minaccioso.
<<Dove eri?>> Torna a guardare Sofia, provando ad ignorare la mia presenza.
<<Te l'ha detto...>> Mormora lei senza guardarlo negli occhi.
<<Ma vuoi prendermi per il culo stasera?>> Le urla contro, facendomi girare i coglioni.
<<Fallo di nuovo e giuro che ti mando fuori a calci in culo.>> Gli ringhio ad un palmo dal viso, lui mi spinge lontano premendo entrambi i palmi sul mio petto.
<<FATTI I. CAZZI.TUOI.>> Mi minaccia puntandomi un dito contro.
Un attimo prima che reagisca, Sofia mi stringe il braccio.
<<David, adesso vai...>> Noto che inizia a respirare affannosamente.
Ha un altro fottuto attacco di panico.<<Di nuovo?>> Le domando lasciando perdere immediatamente Michael.
<<Cosa succede?>> Michael saetta lo sguardo tra noi due, poi si sofferma sulla sagoma di Sofia.
<<Sto bene...>> Mi dice stringendo al petto la mia felpa.
<<Sei sicura?>> Le domando di nuovo, noto che si porta la mano alla gola.
Non me ne frega un cazzo di Michael, mi avvicino e le prendo il viso tra le mani.
<<Tu sai respirare, non hai niente che non va. Prendi fiato e buttalo fuori.>> Lei mi guarda e butta fuori lentamente il fiato.<<Ancora.>> Annuisce e respira con me, nel frattempo noto con la coda dell'occhio che Michael abbandona la schiena contro il muro reclinando la nuca all' indietro, mantenendo lo sguardo su noi due.
<<Di nuovo.>>
Le ripeto guardandola dritto negli occhi.
Come mi sono mancati i suoi occhi.<<Passato?>> Le domando quando noto che inizia a calmarsi.
<<Sì, grazie>> sussurra dolcemente.
Quanto vorrei abbracciarla in questo momento.<<Prego>> sposto le mani dal suo viso e faccio tre passi indietro.
<<Entra dentro, ti raggiungo tra qualche minuto>> le dice Michael, guardando me.
<<Notte, David>> mi dice infilando le chiavi nella serratura.
<<Notte, bir... Sofia>> cazzo.
Michael incrocia le braccia al petto e mi guarda minaccioso.
<<A che gioco stai giocando?>><<A nessun cazzo di gioco, l'ho solo aiutata, se non te ne sei accorto aveva un attacco di panico.>>
<<Ma che bravo ragazzo che sei diventato, generoso soprattutto.>>
Due minuti e gli spacco la faccia.
<<Potresti ricordarmi come mai sei ancora qui a discutere con me, se la tua ragazza è dentro?>> Mi porto una mano vicino al padiglione dell'orecchio.<<Per dirti che devi stare lontano da lei. Sono io il suo ragazzo, non tu, forse non ti è ancora chiaro.>>
<<E allora comportati come tale.>> Con la mano gli indico la porta di Sofia.
<<Ma tu cosa cazzo ne sai di cosa è successo negli ultimi due mesi tra di noi? Dove cazzo eri? Aspetta, forse lo so. Eri a scopare con una, due, tre ragazze a serata? Un bel giorno ti sei svegliato e sei ritornato da lei, poi tra qualche settimana te ne andrai di nuovo? Ma tu sì, che le vuoi bene...>> Dio come me le tira lui dalle mani, non ci riesce nessuno.
<<Forse dovresti scopare di più anche tu, sei un po' nervoso...>>
Colpito e affondato.<<Che cazzo hai detto?>> Si avvicina stringendo i pugni, il sesso resta sempre un argomento principe nella vita di noi ragazzi.
<<Che dovresti scopare di più?>> Inarco un sopracciglio.
<<Sei proprio un bastardo.>> Mi assesta una spallata e si avvicina alla porta di Sofia.
<<Non sentirti troppo solo nel tuo letto stanotte...>>
E così, è lui che colpisce me.
Perché la cosa che più mi manca di lei è proprio questa, stringerla tutta la notte tra le mie braccia e svegliarmi insieme a lei.<<Non dimenticare ciò che ti ho detto quando eravamo in ospedale. Non è cambiato niente, volevo solo ricordartelo...>>
<<Dai un bacio a Sofia da parte mia...>> Gli faccio l'occhiolino e me ne vado.
STAI LEGGENDO
◇Blue Summer Dreams Parte II◇
RomanceLE STRADE DI DAVID E SOFIA SI SONO DIVISE, LUI SI TROVA A BARCELLONA, MENTRE LEI A MADRID. RIUSCIRANNO A RIAVVICINARSI DOPO CIO CHE È SUCCESSO TRA DI LORO? 《Sembriamo l'esatta raffigurazione della dannazione.》 《Dici che finiremo all'inferno per ques...