~26 David~

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Sgancio un calcio contro il bidone della spazzatura e lo scaravento sul pavimento.
Cazzo.
Lo sapevo che non dovevo andarci a letto, lo sapevo che stavo facendo una cazzata.
Lo sapevo, ma come il coglione l'ho fatto lo stesso e non era solo per il semplice fatto di scopare.
Io volevo lei, desideravo lei, desideravo tutto di lei.
Mi sono fatto fregare quando quella stronza mi ha baciato, non ci ho capito più nulla, mi sono perso completamente.
Per la prima volta ho capito cosa significa essere usati per una scopata e nient'altro.
Cazzo se fa male, fa fottutamente male.
Il coach entra nello spogliatoio e guarda il cestino dei rifiuti scaraventato a terra.
<<David, cosa succede?>> Mi domanda sedendosi accanto a me.

<<Niente, l'ho trovato già così...>> Mi manca solo la predica per aver distrutto sto cazzo di cestino.

<<Gli assomigli davvero tanto...>> Reclina la schiena all'indietro e guarda un punto nel vuoto.

<<Assomiglio a chi?>> Appoggio i gomiti sulle ginocchia e mi volto a guardarlo.

<<A tuo padre. Ethan faceva parte  della prima squadra che ho allenato qui al campus.>>
Adesso ha la mia attenzione.

<<Non sapevo che avesse frequentato questo college, non so molte cose di lui...>>
Quante volte avrei voluto chiamarlo per raccontargli della mia giornata, dei miei progressi nel basket, del contratto da professionista e forse gli  avrei parlato anche di lei.
Lei.

<<L'hai perso troppo presto, lo so. È stata una grandissima perdita, io gli volevo davvero bene.>> Mi appoggia una mano sulla spalla e sospira profondamente.

<<Che tipo era quando aveva la mia età?>> Mi fa male chiederglielo, ma in fondo voglio saperlo.

<<Era uno di quelli nati per essere leader, la sua squadra pendeva dalle sue labbra, lo rispettavano tutti. Ma era anche una bella testa gloriosa, durante i primi anni ha fatto talmente di quelle follie che spesso sono stato costretto  ad intervenire per evitare che lo espellessero. Poi un bel giorno conobbe tua madre e tutto cambiò.>>

<<Anche mia madre frequentava questo college?>> Che rabbia non sapere quasi nulla delle persone che mi hanno messo al mondo, mi sento quasi uno sconosciuto per loro.

<<Lei era bellissima, aveva lunghi capelli neri e gli occhi a mandorla. Secondo me, se ne innamorò a priva vista. Ma Ethan era una bella testa di cazzo, prima di accettare che ne fosse innamorato, gliene ha fatte passare di tutti i colori. La situazione si ribaltò quando lei iniziò ad uscire con un ragazzo del suo corso mandando in crisi tuo padre, andò fuori di testa quando li vide insieme. Tutti ricordano quando nel bel mezzo della penultima di campionato,  scavalcò gli spalti per prendere a pugni il ragazzo perché stava litigando di brutto con tua mamma...>> Mi guarda di sottecchi sorridendo.

<<La calma non è una qualità di famiglia, ho capito.>> Ecco da chi ho preso, mai l'avrei detto, considerato che ricordo mio padre come uno piuttosto tranquillo.

<<Tu gli saresti piaciuto, sareste stati ottimi amici, posso assicurartelo.>> Queste parole mi trasmettono un'emozione che non credevo mai di provare.

<<E se la vista non mi inganna, avete anche gli stessi gusti. La brunetta assomiglia un bel po' a Norah...>> Ho sempre pensato che assomigliasse a mia sorella, ma non ho mai guardato le foto di mia mamma da giovane.

<<Vuoi vedere i nostri annali?>> Mi domanda come se mi avesse letto nel pensiero, si alza e mi fa segno di seguirlo.
Il suo ufficio è un mucchio di scatoloni, polvere,  sigari e trofei, non credevo avessero vinto così tante coppe.
Il coach si siede sulla sedia impolverata dietro alla scrivania, apre il cassetto e tira fuori un librone nero. Lo apre e inizia a sfogliare con attenzione e un pizzico di malinconia le foto, fino a soffermarsi su una in particolare.
<<Guarda qui.>> Mi allunga il librone sulla scrivania e mi mostra i miei durante l'ultima di campionato.
Mio padre solleva in braccio mia mamma che indossa la divisa da cheerleader simile a quella di Sofia nei colori, ma con più stoffa, nel tempo ne hanno dimenticato un pezzo evidentemente.
<<Erano belli, vero?>> Mi domanda con un filo di voce, sembra piuttosto emozionato.

◇Blue Summer Dreams Parte  II◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora