~50 David~

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Victor mi ha prestato uno dei suoi completi eleganti che comprende tutto il pacchetto da figlio di papà: giacca, pantaloni blu notte e camicia bianca. Le scarpe non sono proprio riuscito a metterle, ho messo le mie sneakers bianche che ho comprato qualche giorno fa.
Per me è già troppo che sia vestito così per partecipare a quella cena di merda.

<<Questi bottoni dovresti chiuderli e le maniche così non vanno bene se sevi mettere la giacca>> Victor indica i primi due bottoni della mia camicia e le maniche arrotolate sugli avambracci.
<<Ho caldo, soffrirò dopo a cena, adesso non rompermi le palle.>> Mi infilo una mano tra i capelli per sistemarli.
Sentiamo un vociare che proviene dal piano di sotto che ci insospettisce. Solitamente alle sette di sera sono tutti nelle loro stanze a studiare.

<<Ma che cazzo sta succedendo?>> Diego spalanca la porta della mia camera ed esce in corridoio.

<<Cazzo, se me la farei.>> Sento dire ad uno dei nostri compagni.

<<Sarà entrata qualche ragazza, sembrano che non abbiano mai visto due paia di gambe.>> Esclamo senza darci peso aprendo il cassetto,  uno dei nostri compagni mi sente e infila la testa nella nostra camera.
<<Martinez, direi più due belle tette...>>  Esclama facendoci ridere.

<<È qui il vostro capitano?>> Ma sbaglio o questa è la sua voce?
Non ci voglio credere, tutto quel baccano era per lei.
Ora sì che mi metto a lanciare le sedie in aria.

<<Sof, che ci fai qui?>> Le domanda Diego che è con un piede in corridoio e l'altro dentro.

<<Bando alle ciance, cerco Martinez>> ribatte dura lei, Diego allarga un braccio e la invita ad entrare.
Resto qualche secondo senza parole.
Non riesco a trovare le parole adatte per descriverla, penso che non le abbiano ancora inventate.
Cazzo quanto è bella.

Sofia batte ripetutamente un piede a terra e mi guarda incrociando le braccia sul seno racchiuso a fatica da un pezzo di velluto.
<<Voi due, uscite.>> Ordina a Victor e Diego che la guardano scioccati.

<<Ciao anche a te, amica.>> Borbotta Victor offeso.

<<E da quando siamo amici io e te?>> Ribatte stizzita lei.
Non è serata.
Victor si avvicina al mio orecchio e mi dice tra i denti:<< Buona fortuna, amico.>>
<<Noi andiamo con piacere...>> Aggiunge intimorito l'altro.
<<Ma non eravamo la task force?>> Gli urlo dietro mentre loro escono fuori sghignazzando.

Sofia appoggia la schiena contro la mia scrivania e incrocia le gambe all'altezza delle caviglie.
Mi viene in mente tutto il caos che ha creato entrando qui e mi incazzo.
<<Posso sapere perché ti presenti vestita così in una cazzo di confraternita?>>

<<Non è colpa mia se in questa confraternita non scopano abbastanza.>> Ribatte sollevando il mento all'insù.
Direi che anche io faccio fatica a tenerla davanti in questo momento, considerato che non scopo dall'ultima volta che io e lei l'abbiamo fatto.
<<Perché sei qui?>>
Prendo il pacchetto di sigarette dalla tasca interna della giacca, sfilo una sigaretta e lancio la giacca di nuovo sulla sedia.
<<Io e te l'abbiamo fatto?>> Per poco non mi strozzo con il fumo quando me lo chiede.

<<Sei un po' troppo vaga...>> Cerco di recuperare tempo.
Lei sbuffa spazientita, appoggia un piede dopo l'altro sul pavimento, si avvicina e mi strappa la sigaretta da bocca.
<<Martinez, io e te abbiamo scopato negli ultimi due mesi?>> Mi sputa lentamente il fumo sulle labbra, mentre io mi perdo a fantasticare sulle sue.

◇Blue Summer Dreams Parte  II◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora