~3 Diego~

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<<Victor, passami la palla>> alzo una mano per farmi vedere, Victor si piega sulle ginocchia e salta in alto.

<<Muovi il culo e segna>> mi urla appena la afferro al volo.
Corro verso il canestro e metto a segno un altro punto.

<<Dai che spacchiamo>> si complimenta dandomi il cinque.
Ci sfiliamo le canotte ed entrambi solleviamo la testa sugli spalti.

<<Ma quello è Martinez?>> Victor mi assesta una gomitata.

<<Pare proprio di sì...>> Scuoto la testa rassegnato, l'ho chiamato meno di ventiquattr'ore fa ed è già qui.
Quanto cazzo è incoerente.

<<È qui per lei, non è così?>> Victor si asciuga la fronte madida di sudore e lo indica con il capo.

<<Ho pensato le servisse aiuto, l'ho chiamato ieri sera...>> Ci incamminiamo verso di lui.

<<Ed è corso subito qui...>> Aggiunge Victor scuotendo la testa anche lui rassegnato.

<<Avete finito di sparlare di me?>> David salta giù dagli spalti e mi  batte il cinque.

<<Ciao "best>> saluta con un segno del capo Victor che scoppia a ridere.

<<Ciao "ex-non ex">> ribatte pronto l'altro.

<<Sei sempre più simpatico, lo sai?>> Gli assesta un pugno scherzoso sulla spalla e Victor ridacchia.

<<Le hai già fatto l' agguato?>> Gli domando sedendomi sulla panchina.

<<Sì, devo dire che l'hai presa davvero bene...>> Mormora sarcastico.

<<Ti aspettavi uno striscione di benvenuto per caso?>> Esclama Victor sollevando l'asciugamano in aria.

<<Dovete ospitarmi alla confraternita, vado via sabato>> dice guardando me e Victor.

<<Quattro giorni? Ti manco davvero tanto...>>
Tanto lo so che non è qui per me.

<<Mmh...>> Mormora lui.

<<Se speri di passare del tempo con lei, buona fortuna. Non riusciamo mai a vederla, sembra si sia iscritta ad ogni corso di questo campus...>> Victor è piuttosto preoccupato per Sofia.

<<Me ne sono accorto...>> Risponde sedendosi accanto a me.

<<David, ti chiedo solo una cosa...>>
<<... non mandarla in confusione, è già messa male di suo>> Victor gli mette una mano sulla spalla.

<<Dove lavora Michael?>> Ci domanda all'improvviso.

<<David, non fare casini, ti scongiuro.>> Victor prova a farlo ragionare, inutilmente.
Io neanche ci provo.

<<Non fatemi perdere tempo >> ribatte spazientito alzandosi in piedi.

<<Ma poi come cazzo ci arrivi?>> Gli domando io.

<<Con la mia macchina.>> Mi risponde mostrandomi le chiavi, io e Victor lo guardiamo spalancando la bocca.

<<Vuoi dirmi che tu non sei venuto in aereo, ma hai guidato per quasi sette ore?>> Gli domanda Victor sconvolto.

<<Che sono diventate cinque per me...>> Fa l'occhiolino guardando entrambi.

<<Io ancora mi chiedo perché tu non stia con lei...>>

<Victor, il nome.>> Gli ripete, spazientito.

<<Le petit>> risponde Victor tra i denti, guardandomi di sottecchi.

<<Perché cazzo lavora in un ristorante francese?>>
Ce lo chiediamo anche noi in realtà.

<<Ma che cazzo ne so, cose da chef...>> Non riesco neanche a terminare la frase, che David è già all'uscita.

<<Comportati beneee> Gli urliamo da lontano io e Victor, lui solleva il pollice in aria e sparisce.

<<Dovremmo seguirlo?>> Mi domanda Victor alzandosi in piedi.

<<Diamogli fiducia...>>
Mi guarda sollevando un sopracciglio.

<<Ho detto una cazzata, lo so>> Sospiro con una mano in faccia.

◇Blue Summer Dreams Parte  II◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora