tutti sbagliano

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*Clara pov's*

ero tornata diciamo più o meno lucida quando Theø mi prese il braccio e uscimmo da casa di Noemi, mi portò in un bar per poi farmi sedere

T:"noi due dobbiamo parlare Clara"

Clara:"lo so..."

sapevo benissimo che dovevamo parlare, c'erano troppe cose da chiarire troppi punti interrogativi e malintesi, l'unica cosa che si capiva del nostro rapporto è che non riusciamo a stare l'uno lontano dal altro, perché quando siamo lontani ci distruggiamo con le nostre stesse mani, era come se il destino ci avesse legati per sempre con un filo, come se l'uno senza l'altro non aveva la sua metà e nessuna ragione per sorridere, il destino ci aveva legato dal primo momento, da quando ci siamo visti per la prima volta in quello studio di tatuaggi e ho deciso di affrontarlo, da lì il destino ci aveva scelto, aveva deciso che io e il ragazzo dai capelli verdi eravamo destinati a stare insieme qualsiasi cosa fosse successa, ci siamo fatti male a vicenda fino a distruggerci l'un l'altro e pure il destino non ci dava modo di dividerci neanche quando provavamo a mettere delle barriere, non ho mai creduto al destino... finché non ho incontrato lui, per un momento ho pensato più volte nella nostra relazione che tutto fosse finito e che non ci sarebbe mai stato un continuo ma il destino mi sbatteva in faccia la realtà smentendomi sempre, eravamo destinati a stare insieme e io né lui potevamo farci niente, i suoi occhi erano il riflesso dei miei, il suo sorriso equivaleva anche al mio e ogni suo respiro era un mio battito, solo guardarlo negli occhi mi faceva venire le farfalle nello stomaco come se fosse la prima volta, anche quando mi feriva i miei occhi brillavano a qualsiasi suo contatto o sorriso, e quando lui prese la coltellata per me e rischio di morire sentivo che insieme a lui sarebbe morta anche una parte di me, forse è per questo che non me ne sono mai andata dal ospedale, perché in quel momento il filo della sua vita si era ristretto facendoci unire ancora di più, lo guardai negli occhi e lui fissò i miei, lui si avvicinò e mi prese le mani per avvicinarmi a lui, poi lascio la presa e posò le sue mani sulle mie guance e mi baciò,

chi volevamo prendere in giro?, non serviva parlare

ci capivamo con uno sguardo, uno sguardo che ci leggeva nel anima...

mi odi così tanto?//TheøDove le storie prendono vita. Scoprilo ora