capitolo XXVIII

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dadda 's pov:

era dicembre,eravamo vicini a natale.

quella mattina,ci trovavamo in aeroporto.
erano le 4:10 del mattino ed avevamo appena finito i controlli.
stavamo per partire verso la Sardegna,volevo portare simo a vedere i miei luoghi preferiti.

ero felice,di portarlo in Sardegna,ma il vero motivo del viaggio non era quello.

mancava poco all' imbarcazione.
salutammo popcorn,prima che lo portassero in stiva.

guardai simo negli occhi e cercai la sua mano,la strinsi forte e dopo aver recuperato le valigie ci dirigemmo verso l'aereo.
una volta trovati i nostri posti,sollevai i bagagli e li sistemai.

simo non era molto tranquillo,lo sapevo, perciò cercai di tranquillizzarlo.

i motori si accesero e sentii farsi sempre più rapido il respiro di simo.
l'aereo prese velocità e si sollevò dalla pista.
mi schiacciai contro il sedile e gli strinsi forte la mano pensando al nostro piccolo popcorn.

<<povero pop...>> sussurrò piano,come se mi avesse letto nella mente.

annuii pensieroso.

l'aereo si raddrizzò,e sentii i nervi di mio marito distendersi sotto le mie mani.
mio marito..
mi faceva sempre uno strano effetto chiamarlo così.

lo guardai negli occhi e sorrisi.

<<che c'è? ti prego no,siamo in aereo>> diventò rosso come un pomodoro e abbassò la testa.

<<Simone! no! non stavo pensando a nulla>> gli tirai una gomitata ridendo.

gli lasciai un leggero bacio sulle labbra e gli accarezzai la gamba,che spingeva contro la mia.

trattenni una risata nel vederlo tutto rannicchiato,era troppo alto per entrare nei sedili di un aereo.

<<mi metto a dormire>>sbadigliai appoggiandomi sulla sua spalla.

<<ma dai?>> mi accarezzò i capelli e cercò di aggiustarsi alla bellemeglio sul sedile.

sognai,cosa che non facevo da tempo.
sognai io,lui e pop correre e tuffarci in acqua, nell' acqua cristallina della Sardegna.

<<Dadda>> mi sentii sussurrare all' orecchio.
mi svegliai,e con gli occhi socchiusi vidi Simone.

<<Dadda siamo arrivati>> grugnii e dopo essermi alzato tirai giù le valigie.

<<forza,dammi la mia valigia>>  mi fece cenno con la mano di passargli il borsone.
osservai la sua mano e fui contento di ritrovarci sopra la sua fede oro bianco,con l'incisione "e tutti zitti"

accennai con la testa un "no" e proseguii per la mia strada.
controllai di avere ancora la mia fede al dito,ci tenevo talmente tanto da aver paura di perderla di continuo.

una volta recuperato pop (che riconoscendoci iniziò ad abbaiare in modo teatrale) uscimmo dall' aeroporto.

avevamo preso in affitto un' auto,e la concessionaria si trovava a dieci minuti dall' aeroporto, così ci incamminammo.

popcorn camminava al fianco di Simone scodinzolando contento.
pop mi amava tantissimo,ma c'era da ammetterlo: aveva scelto sin dal primo momento Simone.

recuperammo l'auto e una volta dentro,partii e impostai il navigatore verso la casa che avevamo preso in affitto per quella settimana.

una volta dentro,videochiamammo Richi.

<<ehi!! simo hai già fatto amicizia con le capre?>> disse a mo' di saluto Richi.

<<vai a cagare>> risposi io ridendo accompagnato da simo.

<<ila? come sta?>> chiesi.

<<eccola>> Richi girò l'inquadratura del telefono e inquadrò ila,che dormiva tranquilla di fianco a mirtillo.

ciao ragazzi! sono tornata❤️  vi è piaciuto questo capitolo? lasciate stelline e commenti.
spero di riuscire a scrivere anche domani❤️

by: sofy
❤️




e tutti zitti -daddawedDove le storie prendono vita. Scoprilo ora