"Non vali niente!"
Quante volte aveva sentito quelle parole, da quando era al mondo?
Sara non lo ricordava neanche più...sapeva solo che quelle tre piccole parole, insignificanti se prese singolarmente, le avevano condizionato l'intera esistenza e continuavano a scavare nel profondo, giorno dopo giorno, anche adesso che finalmente, era una donna adulta.
Una ragazza di 28 anni, piccola e minuta, mora con capelli mossi oltre le spalle, occhi castani, una piccola clessidra poco accennata, testarda e con una determinazione non indifferente... da fuori nessuno avrebbe potuto sospettare ciò che covava dentro.
"Non vali niente! Non meriti nulla, vai nella tua camera e non osare uscirne, finché non sarò io a dirtelo"
Quelle parole rimbombavano nella mia testa, la nonna non faceva altro che ripeterle tutti i giorni, da quando i miei si erano separati e poi, mi avevano abbandonato per andarsene entrambi con i nuovi compagni, in giro per il mondo...
"Ti hanno lasciato qui, un altro problema, l'ennesimo...e sai perché non ti hanno portato con loro? Perché tu sei un peso, sei niente"
L'ascoltavo in un angolo singhiozzando, non importava che avessi solo otto anni, non importava che non avessi fatto nulla per meritare tutta quella cattiveria che mi si vomitava addosso...avevo solo otto anni e passavo le giornate a credere di essere io, il problema.
E negli anni a forza di sentirmelo ripetere, me ne ero convinta, era come se quelle parole nel tempo, avessero scavato dei solchi così profondi dentro di me, da togliermi quasi il respiro. Così tanto che a volte mi ritrovavo a trattenerlo, solo pensandoci.
La mia salvezza era stata, l'estremo bisogno della nonna di apparire, nella società, che probabilmente non aveva neanche idea di chi fosse davvero quella donna.
Una donna fredda, calcolatrice, per lei contavano solo apparenza e benessere economico, il resto non valeva nulla. Aveva fatto credere a tutti che amasse quella nipote sfortunata, che si facesse in quattro per lei, in apparenza avevo tutto:
una nonna benevola che, poverina "mi aveva cresciuto dopo l'abbandono dei miei", una villa borghese con un immenso giardino ben curato, Artù, un dolce gattino a farmi compagnia, la servitù ai miei servigi, le scuole private migliori e ovviamente l'Università migliore.
FU QUELLA LA MIA VIA DI FUGA!
Potei scegliere veterinaria nonostante non fosse la sua prima opzione, ovvero medicina, perché in realtà non le importava, l'unica cosa importante era che, agli occhi della società, lei mi desse tutto ciò che bisognava avere o possedere.
Nessuno poteva immaginare come avevo trascorso gli ultimi dieci anni, nessuno sapeva cosa davvero si celava da sempre, dietro quelle mura.
"Sara, tutto bene? "
Laura mi distolse improvvisamente da quell' onda di pensieri che mi aveva avvolto completamente, c'era un volo diretto per il Canada da prendere!!
Gli anni all' Università erano stati meravigliosi, ovviamente avevo studiato nella facoltà ritenuta la migliore d'Italia a Pisa e avevo potuto togliermi dal controllo totale della nonna, grazie al fatto che era lontana da Roma. Lei, non si era posta nessun problema di spese, anzi ne andava fiera vantandosene con tutti i propri conoscenti.
Ero finalmente libera e, nonostante ciò, i primi mesi furono difficili, più che altro per la parte umana, che sembravo aver perso.
Avevo imparato a sopravvivere in quegli anni e non riuscivo a fidarmi di nessuno, erano tutti potenzialmente simili a lei e sentivo di dovermi proteggere.
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"Tornando da me"
RomanceSara e' una ragazza di 28 anni, con un passato particolare e complicato alle spalle, a causa della nonna, una donna arcigna e ipocrita che l'ha cresciuta si, ma non certo come dovrebbe fare una nonna....quella donna le ha provocato profonde ferite...