L'arrivo di Yiska portò una sferzata di energia e allegria contagiosa, era davvero una ragazza meravigliosa.
Aveva diciannove anni e non si stancava mai, a volte sembrava una molla in perenne movimento.
Sorrisi pensandolo.
Nonostante la sua giovane età era molto matura ed equilibrata, molto più di quanto non lo fossi io di nove anni maggiore.
Era cresciuta con la propria famiglia, mamma Nativa dei Mohawk (e qui ebbi la conferma che quello era il nome anche della tribù di Ahote) e padre Irlandese. Mi raccontò che gli occhi grigi come i suoi erano estremamente rari, meno dell' 1% della popolazione li aveva e tutto era attribuibile a lontane quanto antiche, origini Celtiche.
"Sono un mix un po' particolare" disse sorridendo.
Mi piaceva ascoltarla. Aveva così tanto da raccontare e sarei stata ore a sentirla parlare.
Quella mattina mentre lavoravamo insieme alla messa in sicurezza di una nuova recinzione, mi chiese a bruciapelo:
"Ci sarai vero stasera, alla liberazione dei lupi?"
Sussultai.
"Ah....no, veramente... non credo che potrò esser"
"DEVI esserci Sara!!" esclamò Yiska afferrandomi entrambe le mani "Lo dovete fare insieme, ve ne siete occupati entrambi, vuoi davvero mancare in un momento simile?"
" Ma io...non posso Yiska..." la guardai con un' espressione negli occhi supplicante.
"Ti prego, lasciami stare, non dire altro"
"Non vuoi andare per colpa di Aho?" E invece pensa che dovresti andare anche per lui";
sbattei gli occhi confusa, non capendo cosa cercasse di dirmi.
Mi strinse le mani e avvicinando il suo viso al mio "Per quanto volete continuare cosi? Senza parlarvi e facendo finta di nulla?"
"Ma Yiska, non sai tutto quello che è successo..." mi sorpresi a dire con un filo di voce "Io non posso avvicinarmi a lui...la mia migliore amica ne è innamorata...e io..."
"Io cosa?! Cosa stavo farneticando??"
"E poi lui ha Nina...io non c'entro nulla con lui e il suo mondo...è meglio così ".
Yiska mi osservava in silenzio.
Poi incalzò : "E pensi basti questo a tenervi lontano? Il fatto che qualcuno a cui tieni sia innamorato di lui, ti esclude a priori dal poterci essere nella sua vita?
E tu Sara, in che scala di priorità sei quindi?"
"In che scala di priorità ero?!? Non ero MAI stata una priorità, ne per i miei da piccola, ne per la nonna, ne per nessun uomo incontrato nella mia giovane vita...ma soprattutto non ero MAI stata una priorità neanche per me! E questa era probabilmente la cosa più grave di tutte...non ero mai stata il mio centro, il mio punto di riferimento, la prima nella lista, la mia lista"
Non riuscivo a pronunciare neanche una sillaba, la guardavo e continuavo a pensare che aveva ragione.
Gli occhi iniziarono a pizzicare e mi si appannò leggermente la vista.
Yiska mi strinse ancora più forte le mani, poggiandole sul suo addome, dato che eravamo sedute sul prato, ricoperto da una fitta coltre di neve.
"Dovresti essere tu la tua priorità, non il resto del mondo. Ne hai parlato con Laura di come ti senti?"
Scossi la testa velocemente
"Non volevo perdere anche lei, cosa avrebbe pensato di me?"
"Mhm capisco...Immagino che non ti sia confidata neanche con David, anche perché lui è evidentemente cotto di te."
Sobbalzai.
Ma cosa stava dicendo? David cosa?!? L'espressione che assunsi diceva tutto e lei sospirando' continuò: " Non te ne sei accorta vero? È evidente che il tuo cuore sia da tutt'altra parte" e mi accarezzò leggermente dandomi un paio di piccole pacche sul cappello bianco di soffice lana che avevo in testa.
Annuii guardando a terra.
"Senti, vorresti parlarne con me? Se te la senti, credo potrei fugare qualche dubbio o incomprensione che si è venuta a creare".
"E comunque Nina non è niente per Aho". Concluse.
Tirai nuovamente su lo sguardo, le lacrime iniziarono a scendere senza che potessi in nessun modo controllarle o fermarle, e con un filo di voce : " Ma io li ho visti....lei era in braccio a lui...e lo baciava...e lui era li, immobile...senza fare nulla, senza contraddirla in alcun modo, come se fosse del tutto assen..."
Mentre dalla mia bocca uscivano quelle parole , sbarrai gli occhi.
"Come se fosse del tutto assente"
guardai Yiska e lei capendo accennò un sorriso delicato e dolce al contempo, da togliermi il respiro.
Posò la sua mano destra sulla mia guancia e asciugandomi delicatamente le lacrime,
"Se vuoi ti parlerò meglio di Ahote nei prossimi giorni, hai bisogno di almeno qualche cenno per riuscire a capirlo...altrimenti è impossibile. Il resto sarà lui a dirtelo se lo riterrà necessario" sospirò un secondo ;
"Davvero non hai ancora capito, chi è stato a parlarmi tanto di te?"
Sentii il cuore battere più forte.
"Aho, quell'Aho, le aveva parlato di me?!?"
Il mio cuore iniziò a galoppare, come se volesse uscire fuori dalla gola e iniziai a sentire la testa girare.
"Sappi solamente per ora, che Nina è la sua ex più piccola di lui di sei anni e non ha mai smesso di volerlo per se;
E che lui questa sera, ti vuole li. Ne sono sicura".
Le sorrisi grata, non avevo minimamente idea della vita che avesse avuto Aho, non sapevo nulla di lui, ma lei lo conosceva bene. Era evidente.
Mi diedi una "sistemata" poco prima dell'arrivo improvviso di David, il quale però si accorse ugualmente che qualcosa non andava e avvicinandosi fece per sfiorarmi le guance arrossate. Istintivamente mi ritrassi leggermente, volevo bene a David, il bene che si può volere ad un fratello maggiore, ma aver saputo un attimo prima che era innamorato di me, mi aveva fortemente destabilizzato.
Vidi un accenno di delusione e tristezza nei suoi di occhi e mi sentii in colpa.
"Non è nulla David", cercai di sdrammatizzare accennando un piccolo sorriso
Lui mi guardò perplesso e poi a voce bassa: "Se è colpa di Aho, io..."
E li compresi che Yiska aveva ragione.
Intervenne lei prendendolo per il braccio e trascinandolo via :"Daiii David, mi porti a prendere quella cioccolata calda che mi avevi promesso? Sto morendo di fame oggi", facendomi l'occhiolino mentre si allontanavano. Sillabai un "Grazie" poco prima di vederli sparire all' orizzonte.
Feci un respiro profondo e pensai che potevo farcela. Quella sera alle 17:00 sarei stata li anche io per aiutare nella liberazione dei lupi, il mio primo rilascio.
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"Tornando da me"
RomanceSara e' una ragazza di 28 anni, con un passato particolare e complicato alle spalle, a causa della nonna, una donna arcigna e ipocrita che l'ha cresciuta si, ma non certo come dovrebbe fare una nonna....quella donna le ha provocato profonde ferite...