Zoe mi ascoltò con attenzione, finalmente lei era diventata seria. Mi abbracciò e mi chiese:«lui lo sa delle tue preoccupazioni?». Io balbettai:«non voglio mettergli ansia addosso.» Zoe disse:«è normale, i problemi si affrontano insieme.» Volevo rispondere, ma mi resi conto che tutte le mie paure erano nate da me. Odiavo ammetterlo, ma Zoe in relazioni era più brava di me. Chiesi:«come dovrei iniziare la conversazione?», lei rispose:«come te la senti tu. Fai capire cosa provi, non tralasciare niente. Proprio come hai fatto con me.» Io dissi:«ho paura che vada male», Zoe replicò:«se veramente vuole stare con te, farà passare ogni preoccupazione». Sussurrai:«grazie.»
Dopo qualche ora, chiamai Jannik per videochiamata. Stava nella sua camera da letto al buio. Ci raccontammo la propria giornata e, quando lui finì di parlare, dissi:«dobbiamo chiarire una cosa.» Jannik, subito preoccupato, chiese:«piccola, che c'è?Ho fatto qualcosa di sbagliato?» Io risposi:«riguarda a quello che provo. Lo so che sembrerò noiosa, stupida e appiccicosa...» Jannik mi interruppe dicendo:«se c'è qualcosa che ti preoccupa lo risolveremo. Io ti ascolterò, ok?». Io replicai:«ho un'estrema paura che non ti basti, di non essere abbastanza e ho paura che sia tutto uno scherzo. Non sono abituata ad avere una relazione a distanza, non so come funziona e questa cosa mi mette timore. Vorrei sapere cosa devo fare e come affrontarla, ma non c'è un manuale.» Feci un respiro profondo per riprendere fiato. Jannik disse:«piccola, anch'io ho queste paure e penso che se va avanti così non durerà molto.» Io chiesi:«quindi cosa vuoi fare?» e lui replicò:«forse quando saremmo pronti ad avere una relazione a distanza potremo continuare la nostra storia». Mi stava lasciando?

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poetica
ChickLit"Cara Sophie, grazie di avermi lasciato dormire accanto a te. Spero di non averti fatto sentire a disagio, perché per me non è stato così. Me ne sono andato prima per non destare sospetti non veri e ho gli allenamenti la mattina. Se non ci vediamo...