Capitolo 11

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Dietro di lei un’ombra si mosse avvicinandosi- mossa stupida considerato che Adele non aveva mai gradito presenze indesiderate dietro di lei.
Infatti il ragazzo, che si scoprì essere Ash, l’amico di Yiòane, si trovò con il sedere per terra.

Adele si scostò subito da sopra il suo corpo, lasciandolo libero e offrendogli una mano in segno di scuse; lui l’accettò con un sorrisetto divertito e così lei lo issò in piedi.
“Me lo sono meritato.” Ridacchiò lui
“Avevi bisogno di qualcosa?”
“No, ma ho pensato che tu ne avessi.” Rispose lui indicandole un piatto fumante della zuppa del giorno che fortunatamente non aveva in mano quando lei lo travolse.
Lei lo guardò stranita, cercando di capire se il piatto fosse avvelenato
“Su, vieni.” La incitò lui girandosi di spalle e allontanandosi
Lei lo seguì per vedere dove voleva arrivare quel ragazzo con cui aveva scambiato qualche parola.

Camminarono in silenzio finchè non arrivarono ai piedi del fiume della collina- era un fiume antico che aveva scavato nel terreno nei secoli- infatti, prima di arrivare il fiume dovevi tuffarti da venti metri di altezza.
“Vuoi buttarmi nel fiume?” chiese lei con un sorrisetto
“Sai meglio di me che ci sono metodi meno banali.”
“Allora illuminami sul motivo per il quale siamo qui.” Si infastidì lei sospirando
Lui la guardò come se fosse scema- e forse non aveva tutti i torti
“Siamo qui perché la mensa è chiusa e mangiare in stanza da soli è deprimente.”
“Potevi entrare nella mia stanza e farmi compagnia lì mentre mangiavo” propose Adele alzando le spalle
Ash le dedicò uno sguardo tra l’allibito e l’arrabbiato e disse: “Non lo dici sul serio.”
“Come scusa?” si offese lei
“Non sta bene!” puntualizzò lui
Adele si immobilizzò, e l’unico movimento che fece nei dieci minuti successivi fu lo sbattere degli occhi.
Poi scoppiò in una fragorosa risata, che fece sentire piccolo persino il povero Ash.
Adele aveva visto l’apocalisse, il post-apocalisse, aveva combattuto la guerra più grande e sanguinosa di quel mondo e di certo non era più una creatura di dolce innocenza; eppure, questo ragazzo che a malapena le aveva rivolto la parola adesso si stava preoccupando per la sua salute, il suo onore di damigella ed era così… carino mentre la osservava con gli occhi sgranati e determinatamente fieri e la faccia rossa per l’imbarazzo.
“Passami la zuppa allora, signor buone maniere.”
Le si sedette accanto mentre lei divorava il suo pasto, e lui la osservava con una mano sotto il mento.
“Non ti piace stare al centro dell’attenzione?” chiese all’improvviso lui
Ci vollero parecchi minuti ad Adele per comprendere che le era stata fatta una domanda- così appena riuscì a staccarsi dalla sua zuppa rispose: “No.”
“Però non ti è dispiaciuto mettere al tappeto Daeve.”

Come poteva dire che lei sapeva che Daeve era una prostituta senza paga lì dentro? Senza essere scurrile e una pazza?
La ragazza optò di mentire per omissione
“Non mi piacciono nemmeno le persone che desiderano stare al centro dell’Universo.”

Molto ipocrita detto da te che adesso ci vivi al centro dell’universo. Disse una voce nella sua testa
Lei andò vicinissimo a lanciare un urlo capace di svegliare tutto il continente, ma per fortuna sua e del povero Ash, riuscì a trattenersi. Rischiò soltanto di morire affogata.
Se fosse successo ci saremmo risparmiati tanti grattacapi. Vabbeh, c'est la vie.
UN CAZZO DI AVVERTIMENTO MAI EH. Urlò lei attraverso quel legame
Sentì solo risate come risposta

“Senti freddo?” chiese Ash avendo notato il suo cambiamento d’umore
“No, sto bene”
Dopo attimi di altro silenzio imbarazzante, Ash decise di cambiare argomento: “Yiòane pensa che tu ce l’abbia con lui.”
“Cosa?” chiese stupita lei
Ash annuì “Sì, perché tutto quello che è successo oggi è avvenuto perché non è riuscito a tenere la bocca chiusa.”
Adele si concentrò sul suo piatto una seconda volta, prendendo tempo per la risposta, vedendo dove lui sarebbe andato con il suo discorso
“Inoltre il poveretto stava per cadere in ginocchio con quell’occhiataccia che gli hai lanciato mentre atterravi Daeve. Poi, come lo hai trattato ed evitato dopo le lezioni non ha aiutato i suoi sensi di colpa. Poi non ti sei fatta vedere a mensa e il poveretto si è davvero sentito in colpa.”
Adele si girò e gli lanciò uno sguardo cinico
“Non è che si sta facendo troppe… idee questo Yiòane su di me? Perchè si preoccupa tanto?” chiese Adele preoccupata
Perché un ragazzo conosciuto solo da ieri dovrebbe avere tutte queste preoccupazioni e dovrebbe essere così paranoico? E poi, conoscendo suo padre Adele sapeva che non avrebbe mai avuto quel tipo di ansia sociale.
“Probabile” rise Ash

THE UNDEADDove le storie prendono vita. Scoprilo ora