Capitolo 14

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“È una cosa stupida.” Disse Azèpt dalla sala comune
“Sarà divertente” ribattè Blake
Adele si stava dirigendo verso il punto comune di ritrovo con i Ninveadis per vedersi con Xander per le lezioni e udì il frastuono di un battibecco

“Oh ma non fare quella faccia- ti divertiresti tu, si divertirebbero loro e si divertirebbero tutti!”
“Non credo.”
“Smettila di sputare sentenze.” Lo accusò Blake
“Io?” sgranò gli occhi esterrefatto Azèpt “Sei tu quello che ipotizza su cosa potrebbe o non potrebbe piacere agli allievi! Tu sei lo sputa sentenze!”
Il Maestro che solitamente era calmo… stava perdendo le staffe ed Adele era incuriosita e divertita da tutto ciò.

“Parlate di me?” si rese nota Adele
La squadra Ninveadis era al completo e stavano facendo colazione insieme.
“Più o meno, stavamo decidendo l’attività di gruppo da fare quando anche le altre torneranno.” Spiegò Azèpt
“Dimmi un po’ ragazzina” si avvicinò Blake mettendole un braccio attorno alle spalle entusiasta
Erano delle braccia pesanti… non so se provare invidia…
Comunque!
“Che ne diresti di un po’ di pugni?” chiese Blake
“Eh?” esclamò sbalordita la povera ragazza che la mano di Blake era troppo vicino la mano, a quel punto.

Vona roteò gli occhi- “C’è una… specie di torneo fra qualche giorno. Blake ha proposto di portarvi. Però non è esattamente il tipo di combattimento a cui vorremmo introdurvi adesso che siete all’inizio dell'addestramento.”
Adele inarcò un sopracciglio
“Non sanno.” La informò Xander da dietro la sua tazza
“Cosa?” chiese Vona
“Ho visto peggio.” Scrollò le spalle lei scrollandosi anche il Maestro di sopra, oltre alle grinfie dei suoi fantasmi passati
“Bene!” ululò Blake “Un’altra che si unisce alla mia causa.”

I Maestri rotearono gli occhi in unisono
Che quadretto comico.

“Hey Xander!! Lei è mia, la prossima con cui mi allenerò sarà lei.” Disse Blake colpendolo alle spalle e scuotendolo facendogli quasi sputare la bevanda che stava sorseggiando
“Blake.” Ringhiò Xander
“Sì sì sì.” Lamentò lui per poi girarsi con fare teatrale verso Adele e sussurrarle “Non parlargli la mattina presto, non è mai di buon umore. Di notte è un leone e di mattina è un coglione” ridacchiò

Xander sbuffò, poi si alzò e trascinò via Adele borbottando qualcosa sull’allenarsi nel pomeriggio su qualche pratica di soffocamento su Blake.
Xander la portò nella sua stanza, il che portò Adele ad alzare un sopracciglio e a dire: “Non è un po’ troppo presto? Non dovresti portarmi fuori a cena prima?”
“In realtà l’ho già fatto.” Xander replicò atono

Lui era davvero scorbutico la mattina…

Adele ridacchiò e si sedette per terra davanti la porta- il che portò stavolta il Maestro ad alzare il sopracciglio con confusione.
Xander scrollò le spalle e si sedette davanti a lei incrociando le gambe, assecondando il tacito desiderio della sua allieva di non stare nella sua stanza insieme a lui.
Chiamasi compromesso.

“So che forse non è l’intrusione che immaginavi quando hai varcato la porta della mia stanza, però adesso dovrò entrare nella tua mente.” Disse serio
Adele scoppiò a ridere, rilassò le spalle e diede il suo consenso.
"Devi buttarmi fuori adesso."
"Come scusa?" Rispose lei sgranando gli occhi
"Buttami fuori" Allieva".
"Come diamine faccio se non so costruire una barriera ancora?"
Xander sbuffò e rispose stavolta normalmente: “Non è così complicato come forse credi tu. Una barriera è come una forza energetica costante che tiene chiunque fuori dalla tua testa. È uno sforzo costante verso l’esterno a cui farai l’abitudine e che a un certo punto verrà naturale. Impara a buttare fuori una persona e forse riuscirai ad avere una barriera effettiva.”
“Ok. Anche se potevi spiegarlo prima o addirittura ieri, che dici?” ripiccò lei
L’unica risposta del Maestro fu quella di roteare gli occhi

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