Le settimane trascorrono lentamente e ricche di impegni, tra studio e lezioni di materializzazione.
Io e Ginny stiamo passando più tempo insieme e so che, anche se dice di essere innamorata persa di Dean Thomas, ha ancora una forte cotta per Harry.
-Che ne dici, sai... di scrivere una lettera a mamma e papà?-
-Ci stavo pensando proprio in questi giorni- mormoro, mentre siamo in Biblioteca con Hermione a studiare.
-Ho parlato tanto con Fred e George ultimamente e credo che mi abbiano convinta-
I miei gemelli preferiti non hanno reagito bene quando hanno scoperto che sono stata adottata, difatti non ci siamo parlati per mesi. Remus mi spiegò che a Natale non c'era la stessa atmosfera nell'aria proprio perché i gemelli non erano come prima, li ha trovati spenti. Inutile dire quanta sofferenza io abbia provato per la loro assenza e distanza, ma all'inizio ero così distrutta dal dolore che volevo rimanere sola. Ora sto man mano fronteggiando quanto mi è successo e non voglio che mi abbatta, anzi, voglio essere forte. I Weasley non ne hanno colpe, mi hanno amata come fossi loro figlia e mi hanno dato la possibilità di avere sette fratelli, e gliene sarò per sempre grata.
-Davvero?- domanda Ginny sorpresa ed elettrizzata.
Annuisco.
-Finalmente, Emma! Non vedevo l'ora che tutto tornasse come prima-
-Non tornerà mai tutto come prima- rispondo, schioccandomi le dita per reprimere l'angoscia.
-Ah no?-
-Ginny, quanto successo non è semplice- sussurra Hermione.
-Non tornerà tutto come prima ma si può arrivare ad un compromesso, giusto?- chiede guardandomi. Ginny mi guarda speranzosa: infondo sono sempre la sua sorella maggiore.
-Si Hermione, hai ragione, bisogna trovare un compromesso...- dico. -Anche perché non è saggio svelare chi io sia veramente, anche Silente ha concordato-
-Tu rimani sempre una Weasley- mormora Ginny, prendendomi una mano.
Sorrido e gliela stringo. -Quell'imbecille di Ron? Dov'è?- chiedo ad Hermione.
-Probabilmente avvinghiato a Lavanda Brown-
Io e Ginny ci scambiamo uno sguardo di intesa.
-Mi è stato riferito che non approvi la loro relazione-
-Relazione... Stanno avvinghiati tutto il tempo, mi chiedo che tipo di conversazione lei possa offrirgli!- sbuffa.
Io sorrido. Ho sempre sperato che Ron trovasse una persona che capisse le sue capacità e potenzialità, poiché so che ha tanto da dare nonostante il carattere un po' difficile, e penso che Hermione possa essere quella persona, solo che devono capirlo entrambi. Purtroppo il mio gemello ha l'abilità di comprensione equivalente a quella di una lumaca.
-Non sei contenta che si sia fidanzato quindi-
-Esatto... Cioè, no, sarei stata contenta se non fosse stata Lavanda Brown- dice, confusa.
-Mh- mormoro. -Se lo dici tu-
-Meglio che vada- sussurra.
-Ho detto qualcosa di sbagliato?- domando.
Lei scuote la testa e se ne va.
-È un po'... strana da quando Ron si è fidanzato- sussurra Ginny.
-Hanno proprio i prosciutti sugli occhi- mormoro.
-Ciao ragazze!- esclama Dean Thomas.
-Ciao- rispondo.
Ginny gli sorride. -Cosa ci fai qui?-
-Ti ho vista e ho pensato che possiamo fare un giretto, sempre se puoi- dice guardandomi.
-Oh, nessun problema! Anzi devo proprio scappare- dico.
-Divertitevi!- esclamo prima di andarmene e Ginny mi guarda riconoscente.
A proposito di ragazzo, mi chiedo cosa starà facendo quel biondo. È sempre soprappensiero ultimamente e ovviamente non ha voluto darmi spiegazioni.
Ed eccolo lì, affacciato alla finestra del corridoio, con lo sguardo perso nel vuoto.
Draco è davvero bello, non ci avevo mai fatto caso fin a poco tempo fa, quando ho iniziato a vederlo diversamente: la pelle candida, gli occhi talmente chiari che potresti specchiarti e quei capelli soffici che starei ad accarezzare per ore.
C'è un po' di gente nel corridoio, ma non resisto, devo avvicinarmi a lui. Faccio finta così di non averlo visto e gli sbatto contro.
-Malfoy, è mai possibile che mi sei sempre d'intralcio!-
Lui mi guarda stranito per un po', però poi risponde beffardo. -Forse dovresti stare più attenta, Weasley-
Sbuffo. -Ed io che ti rivolgo ancora la parola-
La gente che ci passa vicino ci guarda rassegnata, ormai sono abituati tutti alle nostre continue litigate. Solo che questa non è come le altre. Io e lui non siamo come gli anni precedenti.
Il corridoio pare svuotarsi. -Seguimi- sussurra.
Si dirige così verso un'aula vuota e si chiude dentro. Aspetto qualche minuto poi faccio lo stesso. La stanza è completamente spoglia se non per qualche cianfrusaglia sparsa e qualche sedia.
-Che succede?- domando.
-Sempre il solito... Mia madre mi ha scritto che mio padre si rifiuta di mangiare-
Non può fregarmene di meno se quell'essere muore di fame, insomma, mi ha tenuto puntata la bacchetta al collo qualche mese fa, ma forse questo lui non lo sa, e poi è suo padre, quindi faccio un grosso respiro e cerco di cacciare tutta l'empatia che mi rimane.
-Vedrai che starà bene...- mormoro, forzata. Beh, forse non sono stata molto brava.
Lui sorride debolmente. -Sai... Ho sempre rispettato mio padre, ma da quando è stato incarcerato provo disgusto e rabbia nei suoi confronti... Al posto suo, non avrei mai permesso che la mia famiglia cadesse in rovina-
-Lo stai vedendo con occhi diversi-
Annuisce. -Ma rimane pur sempre mio padre- sospira poi. -Ed io farei di tutto per la mia famiglia-
-Ma se la tua famiglia ti fa stare così, ne vale la pena?- domando. Lui mi guarda titubante, poi porta una mano sulla mia guancia. -Tranquilla-
-Già- sospiro, mettendo la mano sopra la sua, premendola sul mio viso.
Mi sorride debolmente lasciandomi poi un candido bacio sulle labbra.
-Almeno ho te- mormora, ad un centimetro dal mio viso, e ciò mi provoca una confusione nello stomaco inspiegabile. Ho sempre nutrito forte odio nei suoi confronti e ora non solo mi ritrovo a compatirlo, ma addirittura a provare qualcosa.
Almeno ho te. Quante cose sono cambiate: qualche mese fa non mi sarei mai immaginata di trovarmi così vicino a Draco Malfoy senza tentare neanche minimamente di allontanarmi, non avrei mai pensato che lui avesse mai avuto bisogno di me... Ma soprattutto, mai nei miei pensieri si era formata l'idea di provare qualcosa per lui, così come lui per me.
-Ed io ho te- rispondo, premendo le mie labbra sulle sue dolcemente.
-Tutto apposto a te oggi?- mi domanda, al che annuisco.
-Ho studiato con Ginny ed Hermione-
-Era da tempo che non stavi con loro- dice.
-Si, avevo avuti dei... fraintendimenti, ma adesso tutto è passato- rispondo, sperando di essere convincente.
-Mh...- mormora, poi guarda l'orologio al polso. -Devo andare-
-Oh... di già?-
-Vorrei stare anche io con te, ma devo parlare con Piton... Sai, per il calo dei miei voti-
-Oh okay-
-Vai prima tu- dice, poi mi lascia un altro bacio.
Mi dirigo così verso la porta, che apro lentamente per visionare la situazione nel corridoio: da sinistra non arriva nessuno, così esco rapidamente, sperando che la situazione sia tranquilla anche a destra, poiché potrebbe sembrare sospetto uscire da un'aula vuota. Dalla mia destra sta però arrivando qualcuno, che appena mi nota chiudere la porta alle mie spalle, si immobilizza.
È Blaise, che mi mostra dapprima una faccia confusa, poi però cambia espressione, come se avesse realizzato qualcosa, così inizia ad avanzare pesantemente verso di me.
-Che diavolo ti prende!- esclamo, poggiando la schiena alla porta. Non deve, non può entrare.
-Spostati- dice Blaise, fermo.
Io scuoto la testa.
Ha gli occhi da furibondo, non l'ho mai visto in queste condizioni, mi spaventa.
Bussa violentemente alla porta. -Esci- dice duro.
-Non c'è nessuno- dico.
-E cosa ci facevi da sola qui dentro, eh?-
Sento la maniglia abbassarsi, quindi riluttante mi sposto affinché Draco possa aprire la porta. È un secondo, e Blaise si fionda dentro. Lo seguo velocemente e richiudo la porta.
-Posso spiegare- dico.
-Ho capito tutto- sbotta sprezzante guardando Draco, poi gli punta un dito contro.
-Tu sai cosa sto passando. Che cazzo fai?-
-Non ho fatto nulla- risponde Draco.
-E tu- dice voltandosi verso di me. -Che cazzo ti è saltato in mente? Con lui? Ti sei scordata tutto ciò che ti ha fatto? Che merda è sempre stato con te? Ti sei dimenticata di chi ci è sempre stato? Ti sei dimenticata ciò che ho fatto io per te? Quello che faccio per te?-
Trema dalla testa ai piedi, sembra prossimo ad esplodere.
-Blaise, cosa...-
-Io ti amo, cazzo- dice. Mi immobilizzo, letteralmente il sangue si ghiaccia. -E invece tu ti sei innamorata di lui-
Si secca la saliva in gola, non riesco a pensare ad una risposta, non riesco ad immaginare una reazione adatta alla situazione.
-Ecco perché l'hai allontanata- mormora Draco.
Blaise lo guarda sprezzante. -Io ho preferito che lei mi detestasse, ho preferito soffrire in silenzio, ma con la consapevolezza che lei fosse al sicuro-
Non sto capendo nulla, mi sento il cervello smettere di funzionare.
-La ami?- chiede poi Blaise a Draco.
-Io...- sussurra guardandomi. Mi sento il cuore battere a mille e le gambe pian piano cedere.
Blaise scoppia in una risata isterica. -Guarda un po'... Questo è quello che ricevo per esserti sempre stato accanto e fedele... Quanto mi sei scesa in basso, Emma- mi dice.
Comincio così a piangere, fa male sentirsi dire queste parole così sprezzanti dalla persona a cui più tengo in questo mondo.
-Blaise, non dire così- sussurro.
Lui scuote le testa poggiando le mani sui fianchi. -Mi fai pena-
-Blaise...-
-Non parlarle così- sbotta Draco, avanzando scontroso verso di lui. -Non ti ha fatto nulla. Prenditela con me piuttosto-
-No... No! Perché tu non la ami, la stai solo illudendo. Se la amassi davvero le staresti lontano...- sbotta. -Pensi che lei ti starebbe dietro se tu gli dicessi la verità?- sussurra poi, così piano che devo sforzarmi per sentirlo. -Di' che la ami-
-Io...-
-Non riesci neanche a dirlo... Cosa ne sai tu dell'amore, Draco? Cosa può mai averti insegnato quell'essere che hai come padre? Io ci ho provato a credere che tu fossi diverso, ma ora so che tu sei destinato a rimanere solo e senza amore- sputa Blaise.
Non l'ho mai visto così carico di rabbia e rancore, quasi non lo riconosco.
-Spero tu riesca a capire che grande stronzata hai fatto, Emma- conclude, andandosene.
-Blaise...- sussurro, ma lui mi sbatte la porta in faccia.
Mi volto verso Draco e rimaniamo fermi a guardarci per un po'.
-Scusami, io...- sussurra.
Decido di uscire prima che riesca a finire la frase.
È troppo.
Davvero.E ora cominciano a spiegarsi molte cose!
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Emma Weasley
FantasyEd eccomi qui, io, Emma Weasley, sullo sgabello nella Sala Grande con tutti gli occhi puntati addosso dopo l'esclamazione del Cappello Parlante -Serpeverde!-. Era proprio quello che non volevo causare, avere attenzioni su di me, ma in cuor mio so di...