-Sembra di andare a morire- mormora Neville.
Non pare affatto di ritornare ad Hogwarts. L'aria è cupa e il treno è semivuoto, molte famiglie infatti non hanno voluto che i loro figli frequentassero la scuola in questo brutto periodo.
-È pericoloso ovunque ormai- dice Ginny, guardando dal finestrino.
Arriviamo ad Hogwarts, che sembra percepire che tutto non è come prima: è così tetra.
Ci sediamo in Sala Grande e Piton fa il suo discorso che non ascolto minimamente. Draco non c'è... Avrà deciso di non frequentare Hogwarts? Gli altri invece ci sono tutti: Blaise, Daphne, Nott, Parkinson, Buldstrode, Crabbe e Goyle.
Nel tragitto verso la Sala Comune cerco di avvicinarmi a Blaise, che scopro aver avvinghiato al braccio Astoria.
-Blaise?- mormoro.
Lui ed Astoria si girano di scatto. La piccola Greengrass si aggrappa ancora di più al braccio di Blaise.
-Ehi- risponde lui, scrollandosi Astoria. -Ti raggiungo dopo- le dice. -Comincia ad andare-
Ci mettiamo così in disparte nel corridoio, ed io mi guadagno diverse occhiatacce fulminee dalla ragazza, che riluttante si dirige in Sala Comune.
-Come va?- gli chiedo.
Si poggia con la schiena alla parete. -È stata un'estate... bruttissima. Quello che ho visto, che ho sentito...-
Annuisco. -Mi dispiace tantissimo- dico. Poi mi gratto un po' la nuca, insicura sulla gravità della domanda che voglio porgli.
-Cosa vuoi chiedermi?- mi chiede, in tono dolce.
-Sei un mangiamorte?- gli domando in un sussurro.
Lui alza la manica sinistra. -No- risponde mostrandomi la pelle. Faccio un sospiro di sollievo.
-Tu, invece? Come stai?-
Alzo le spalle. -È tutto così complicato-
-Già- risponde.
Ci guardiamo un po'.
-Non possiamo fare questo, lo sai?- mi chiede, indicando la situazione.
-Lo so, è pericoloso per me- gli rispondo, scuotendo la testa. -Non puoi passare la tua vita a cercare di proteggermi-
-Non posso fare altrimenti- mormora. -Tu ancora devi capire che sei l'unica persona che ha dato senso alla mia vita-
Deglutisco, dato che mi si è seccata immediatamente la bocca. -Blaise...-
-Non riesco- dice toccandosi il petto. -Non riesco a contenerlo. Da quando ti ho vista Em, qualcosa dentro me si è mosso. Mi hai sempre detto che sono la tua persona, non è così?-
Annuisco. -È così, ma...-
-Ma cosa? Cos'ha fatto Draco in più rispetto a me?-
Boccheggio. Come glielo spiego che neanche io sono riuscita a controllare i miei sentimenti nei confronti di Draco. "Al cuore non si comanda".
-Blaise... I...Io non lo so. Non ti nego di aver pensato talvolta a te... Come se fossi qualcosa di più-
-E cos'è cambiato?- mi domanda, stringendo le dita attorno al suo petto.
-Non lo so Blaise, non lo so. Non scelgo io chi amare, succede e basta. Forse se lo scorso anno tu ci fossi stato per me, perché te lo giuro, avevo bisogno di te più di chiunque altro al mondo, forse... Non lo so! Per Merlino, non lo so-
-Cosa può esserti successo lo scorso anno di così tanto brutto?- mi domanda, avvicinandosi.
-Io... Io non so... Non so se posso dirtelo- sussurro, accarezzandomi un braccio e guardando a terra.
-Però hai detto che avevi bisogno di me... Che se ci fossi stato, forse ora saremmo qualcosa in più-
-Non lo so Blaise, lo scorso anno è stato... È che sono successe tante cose- dico, incamminandomi verso i Sotterranei.
Lui mi segue. -Perché non puoi dirmi nulla?-
-È pericoloso-
-Sei in pericolo?-
-Se questa cosa arriva alle orecchie sbagliate... Si-
-Mi spaventi così-
Vorrei tanto dirglielo.
-Non posso dirtelo, Blaise-
-Lo scorso anno lo avresti fatto. Cos'è cambiato?-
-Tutto. È cambiato tutto-
Arriviamo in Sala Comune dopo un lungo silenzio.
-Buonanotte- mi dice, e si reca da Astoria, che si fionda subito a fargli un milione di domande.
Salgo in dormitorio, dove spero di trovare Daphne. È di fatto qui in camera a sistemare le sue cose.
-Hai cambiato di nuovo camera?- le chiedo, chiudendo la porta.
Lei è di spalle e non sembra neanche un po' spaventata dalla mia presenza improvvisa in camera. È come se stesse con la testa da un'altra parte.
-Daphne?-
Lei si gira di scatto. -Cosa?-
Ha il viso scavato e gli occhi non sono più blu come una volta.
-Cosa ti stanno facendo...- dico avvicinandomi a lei.
-Quello che spetta alla figlia di un mangiamorte- risponde lei, distaccata. -Daphne cara, non vorrai deludere il tuo padrone- mormora. Mi si gela il sangue.
-Tutto questo finirà-
-Si, finirà. Il punto è: chi vincerà? Se vincerà il Signore Oscuro, dovrò continuare a vivere così, con la paura che da un giorno all'altro lo deluda in qualche assurdo modo e uccida me o la mia famiglia. Se vincerà Potter, come credi che la gente si comporterà con me? Non posso mica girare per le strade sfoggiando questo con tutta la serenità di questo mondo- dice, scoprendo il marchio nero.
D'istinto l'abbraccio. -Harry vincerà... Andrà tutto bene, te lo prometto-
Lei mi stringe forte. -Se non mantieni la promessa...-
-La mantengo. Fidati solo di me-
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Emma Weasley
FantasyEd eccomi qui, io, Emma Weasley, sullo sgabello nella Sala Grande con tutti gli occhi puntati addosso dopo l'esclamazione del Cappello Parlante -Serpeverde!-. Era proprio quello che non volevo causare, avere attenzioni su di me, ma in cuor mio so di...