XV

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-Carino passare il sabato da sola in Sala Comune invece di essere ad Hogsmeade- mormoro al mio gatto, Felix, che ho acquistato con i soldi che mi hanno lasciati i miei genitori biologici, oltre a tutti i libri di scuola. Cerco di spenderli con parsimonia, dato che, beh, un giorno spero di poter riacquistare la libreria di mia madre e continuare ciò che a lei piaceva fare... Per ora è solo un piccolo sogno però.
Felix in tutta risposta si stiracchia.
-Vai su in dormitorio, su- dico, cacciandolo dal divanetto. Devo spedire una lettera a Remus, quindi mi dirigo in Guferia, dove utilizzo uno dei gufi della scuola. Leopoldo, il gufo di Ron, pare riconoscermi, ma io lo ignoro e me ne vado dopo aver affidato la mia lettera ad uno dei volatili. Decido poi di andare a salutare Mirtilla Malcontenta, che non vedo da un po' perché sono stata sopraffatta dallo studio: ormai le ore di buca che ho le utilizzo solo per studiare.
-Pensavo ti fossi dimenticata di me!- squittisce Mirtilla Malcontenta.
-Tranquilla, non penso di potermi dimenticare della tua voce-
Lei storce il naso. -Oggi Peeves non ha fatto altro che tormentarmi!- si lamenta. -Che giornataccia!-
-Già- sospiro.
-Stanno tornando tutti da Hogsmeade- mormora, guardando dalla finestra. -Come mi piaceva andarci!- sospira.
Già, anche a me.
Ginny aveva cercato di convincermi di andare con lei, ma ho rifiutato. Mi manca tantissimo, ma ho bisogno di tempo per processare il fatto che non siamo davvero una famiglia.
-Per Salazar, che diamine ho fatto- sento dire da qualcuno che si sta avvicinando al bagno.
Mi dirigo verso la sua direzione, ma lui entra prima che io possa fare più di qualche passo.
-Malfoy? Che succede?- domando.
Ha le mani tra i capelli e respira a fatica. Mi avvicino a lui e riesco a reggerlo quando per poco non crolla a terra. Trema dalla testa ai piedi.
-Malfoy!- esclamo spaventata, al che Mirtilla si avvicina curiosa. Non riesco a reggerlo, è troppo pesante.
Ci inginocchiamo entrambi a terra, nel pavimento bagnato.
-Sono un mostro...- sussurra, mentre si passa le mani sul viso.
Mi provoca un nodo alla gola vederlo così distrutto. Pensavo fosse per l'incarcerazione del padre, ma forse c'è qualcosa di più sotto... È davvero sconvolto, sembra abbia fatto qualcosa di brutto.
-No... Non dirlo-
Inizia a singhiozzare forte, così faccio ciò che l'istinto mi dice di fare: abbracciarlo. Ci siamo visti qualche altra volta nelle scorse settimane, e, anche se non ci parlavamo, il nostro silenzio ci teneva compagnia. Vederlo distrutto così tanto fa scemare il mio odio maturato in questi anni nei suoi confronti. Se viene qui significa che non ha nessuno, proprio come me. E se viene qui, vuol dire che vuole il mio supporto... Ed in un certo senso, io il suo. Non ci chiediamo il motivo che ci reca così tanto dolore, ci teniamo semplicemente compagnia, e forse è questo quello che entrambi ricerchiamo: nessuna domanda, nessuna spiegazione, solo un po' di conforto.
Lui inizia a calmarsi, sento il suo battito rallentare.
-Tutto okay?- domando.
Lo sento annuire, così mi distacco per guardarlo in viso. -Non sei un mostro-
-Detto da te, Weasley, non so se crederci- mormora ironico, poi si alza e mi cede la mano per fare lo stesso. La prendo e mi tira su.
-Tutto okay?- domanda Mirtilla Malcontenta. Malfoy annuisce, dirigendosi al suo davanzale, perché si, è come se ci fossimo divisi il bagno per avere i nostri spazi.
-Vuoi parlarmi?-
-No-
-Va bene- dico, dirigendomi vicino ai lavandini. Mirtilla svolazza per il bagno, canticchiando una canzone.
Lo osservo mentre si maltratta le mani e cammina avanti e indietro.
-Hai fatto qualcosa?- chiedo.
-No-
-Va beeene-
Lui sospira. -Ci siamo promessi di non parlare, ricordi?-
-Giusto-
-Ecco-
Sospiro, poi mi siedo sui lavandini e inizio a far dondolare le gambe.
-Blaise è andato ad Hogsmeade?-
-Ero a scontare una punizione con la McGonagall, non saprei, ma l'ho visto uscire dal castello con Astoria-
Quasi mi strozzo con la mia stessa saliva. Astoria? Da quando passa del tempo con lei? Non l'aveva mai trovata interessante... Perché mi sto innervosendo? Beh, l'avevo sempre saputo che se Blaise avesse trovato una ragazza, io ci sarei rimasta malissimo perché odiavo il pensiero di condividerlo, ma in realtà adesso non è neanche più mio... Insomma, Emma, ma cosa ti prende!
Mi porto le mani sulle tempie per cacciare questi pensieri intrusivi, ma questi rimangono e si fanno sempre più intensi. Comincia a mancarmi l'aria e tutto ciò che è successo in questi mesi ricomincia a tormentarmi. Inspiro ed espiro lentamente, cercando di raccogliere più ossigeno possibile. C'è Malfoy, devo darmi una regolata.
-Weasley tutto okay?- chiede avvicinandosi.
Gli faccio di si con il pollice all'insù, ma lui si para avanti a me, mettendomi le mani sulle spalle.
-Respira con me- sussurra, guardandomi negli occhi. I suoi occhi oceano mi catturano completamente e mi lascio guidare e pian piano la mia respirazione ritorna regolare.
-Stavi avendo un attacco di panico- mormora, togliendo le mani dalle spalle. -Ti era già capitato?-
-Qualche volta-
-Hai una luce diversa, Weasley, cosa ti è successo?-
-Ci siamo promessi di non parlare, ricordi?- rispondo, imitando la sua voce.
-L'astio non finirà mai tra di noi a quanto vedo-
Faccio spallucce. -Non siamo amici, giusto? Solo gli amici si raccontano i segreti-
-Non saremo mai amici io e te-
Se solo sapesse che il mio cognome non è Weasley, cambierebbe idea? Sono tentata dal dirglielo, ma no, è troppo pericoloso.
-Spostati, devo scendere-
-Non te la sarai mica presa?- domanda, spostandosi.
Scuoto la testa. -Perché dovrei? Per quanto il nostro sia un rapporto civile, rimani sempre Malfoy-
-E anche l'unica persona con cui parli, a quanto vedo-
-Stessa cosa vale per te-
-Devo essere disperato-
-Sei un deficiente-
-Vattene ora-
-Vattene tu-
-Oh voi due, sempre la stessa storia!- esclama Mirtilla Malcontenta, uscendo dal suo gabinetto. -Voglio dormire, andatevene entrambi!-
Io e Malfoy ci guardiamo malissimo, poi usciamo.
-Vado prima io, potrebbe essere sospetto arrivare in Sala Grande insieme-
-Neanche morto mi farei vedere con te da qualcuno, Weasley-
Roteo gli occhi e mi dirigo in Sala Grande. Solo Malfoy ha la capacità di farmi passare da avere compassione per lui a detestarlo nel giro di pochi minuti.
Scorgo Ron, Harry ed Hermione da lontano e sono al quanto sconvolti.
-Cosa succede?- domando una volta vicina a loro.
-Katie Bell ha toccato una collana maledetta- mormora Ron.
Noto Harry irrequieto. -Cosa?- mi domanda.
-Cosa ti frulla in quella testa?- chiedo.
Hermione sospira. -Harry pensa ci sia Malfoy sotto-
Inarcò un sopracciglio. Malfoy? -Ma se oggi non era ad Hogsmeade- dico.
-Anche la McGonagall l'ha detto, anzi ha specificato che Malfoy fosse in punizione con lei- risponde Hermione.
-Non può essere stato lui, insomma, perché dovrebbe farlo?- chiedo.
Hermione posa una mano sulla spalla di Harry. -Non c'è un motivo infatti-
Harry si scrolla la mano dell'amica ed entra anche lui in Sala Grande ed Hermione lo segue.
-Ginny mi ha detto che non sei voluta andare ad Hogsmeade con lei- mormora Ron, dondolando sul posto.
Annuisco. -Avevo tanto da studiare-
-Come stai Em?-
-Meglio-
-Mi manchi tanto, lo sai questo?-
-Ron...-
-Scusa- mormora, poi mi lascia un dolce bacio sulla fronte. -Ci vediamo in giro- dice entrando successivamente in Sala Grande. Faccio lo stesso, dirigendomi al mio tavolo, dove noto Blaise seduto accanto ad Astoria. Allora è vero. Mi si forma un macigno sul petto insostenibile che non mi permette di respirare.
-Weasley, vieni a sederti con noi!- squittisce la Parkinson.
Sono immobile e non mi escono neanche le parole. Vedere Blaise dare attenzioni a qualcuno che non sia io è doloroso.
-È arrivato anche Draco!- esclama, al che mi giro. Lui osserva la situazione e dopo mi guarda negli occhi, trasmettendomi un po' di calma, poi mi indica con lo sguardo di sedermi accanto alla Buldstrode, mentre lui prende posto avanti a me.
-Blaise ti ha sostituita facilmente a quanto vedo- dice l'oca.
-Pansy...- sussurra Daphne.
-I suoi gusti si sono evoluti- conclude la Parkinson.
Astoria getta le braccia attorno al collo di Blaise, stringendosi a lui, distolgo così lo sguardo sulla vastità di cibo che c'è a tavola, ma man mano la vista si offusca per colpa dei miei occhi lucidi.
Poi sento una scarpa toccarmi il piede, quindi abbasso lo sguardo per notare che è Malfoy. Lo guardo negli occhi, al che lui mi fa un cenno rassicurante con la testa. Mi sta dicendo che lui c'è, nonostante l'ambiguità del nostro rapporto, nonostante il nostro odio reciproco, lui c'è.
Sento poi uno sguardo caldo su di me, così mi giro alla mia destra, ma forse sarà stata una mia impressione, forse sono semplicemente un po' stanca.

Il freddo gelido di dicembre ad Hogwarts è una cosa inspiegabile, arriva fin dentro le ossa. Le vacanze natalizie arrivano velocemente e questo sarà il secondo anno che non passerò alla Tana, bensì ad Hogwarts, nonostante le numerose suppliche di Remus e della famiglia Weasley. Remus è in missione per Silente per reclutare quanti più lupi mannari possibili e trascorrerà anche lui qualche giorno alla Tana, quindi non mi sembrava il caso ritornare a stare da lui, anche perché conoscendolo mi avrebbe assillato ogni secondo convincendomi ad andare con lui nella mia vecchia casa. L'unica cosa che mi rattrista è che ci sarà anche Bill con la sua nuova ragazza, Fleur Delacour, e avrei voluto conoscerla meglio per vedere se fosse adatta a lui, però poi mi ricordo che io e Bill non siamo fratelli e che lui non ha bisogno della mia approvazione.
Decido così di focalizzarmi in questi giorni nello studio, dato che le lezioni sono state sospese. Sono migliorata tanto, tan'è che Lumacorno voleva invitarmi alla festicciola che aveva organizzato per gli studenti più bravi del corso perché stupito dalla mia bravura in tutte le materie, e ci è rimasto molto male quando ho rifiutato.
-Se avessi saputo che la signorina Ginevra Weasley fosse sua sorella l'avrei invitata a inizio anno, ma non avendo visto nessuna somiglianza non ci avevo proprio pensato che foste imparentate!- esclamò Lumacorno.
Avrei voluto dirgli che esiste una sola famiglia Weasley in Inghilterra, ma il professore sembra sempre stare con la testa fra le nuvole quindi non ho voluto replicare; inoltre le sue parole mi avevano generato un colpo al cuore perché mi hanno ricordato che Ginny ed io non siamo sorelle e che non abbiamo nulla in comune.
Scende Malfoy dai dormitori maschili, si guarda intorno. -Siamo soli?-
Annuisco. -Sono tornati tutti a casa per le vacanze-
Si siede accanto a me. -E tu perché sei rimasta qui?-
-Potrei farti la stessa domanda-
Sbuffa, poi prende la pergamena su cui stavo scrivendo. -Sei diventata una secchiona, Weasley-
-Già- dico, mentre lo osservo leggere la mia ricerca. -Puoi prendere spunto sei vuoi-
Lui scuote la testa. -È fatta molto bene, non potrei mai prendermi i crediti- dice riconsegnandomela.
-Sei strano-
-Strano? Perché?-
-Perché noi ci siamo sempre odiati, eppure guardaci ultimamente-
-E sarei solo io strano?-
-Il nostro rapporto è strano- dico sbuffando. Lui ridacchia... La sua risata stona tantissimo col viso stanco che ha.
-È vero, Weasley- dice poi. -E devo dire, mi hai sempre mandato in confusione-
Lo guardo scettica.
-Insomma, al secondo anno quando eri al bagno di Mirtilla Malcontenta avrei avuto la possibilità di prenderti in giro fino alla fine dei tuoi giorni, eppure non l'ho fatto; al terzo anno ti sei parata avanti a quella bestia, salvandomi, ed ero convinto che il nostro debito si fosse saldato...- dice. Si ferma per qualche secondo, successivamente riprende. -Al quarto anno hai evitato che Petrova mi riempisse di botte, e lo scorso anno io ti ho aiutato con la ferita- dice, indicandola sulla mia mano. -C'è sempre stato odio tra di noi, ma alternato a favori reciproci... inspiegabili, capisci?-
Annuisco. Non ci avevo mai pensato, ma evidentemente lui si.
-Abbiamo sempre dato più peso ai nostri cognomi che a noi stessi- concludo, guardando il fuoco davanti a me. All'improvviso Felix mi salta sulle gambe, richiedendomi carezze che io gli concedo.
-Mi è stato insegnato così- mormora lui, torturandosi le mani.
-Qual è il tuo colore preferito?- domando.
-Che domanda è?-
Mi mordo il labbro inferiore. -Lascia perdere, è una domanda stupida-
Il colore preferito di Blaise è il nero, che è assenza di colore. Ho sempre trovato buffa questa cosa, ma è in corda con la sua persona, misteriosa e riservata. Con tutti, tranne che con me... Fino a qualche mese fa.
-Verde- risponde. -Più un verde bosco però-
Sorrido. -Il mio è viola-
-Ti piacciono le costellazioni, vero? Alle lezioni di Astronomia sei sempre molto presa-
-Si- dico. -La mia preferita è quella di Orione, che sarebbe la cos...-
-Costellazione invernale, si-
-Piacciono anche a te?- domando, sorpresa.
Annuisce. -È tradizione nella famiglia di mia madre avere il nome collegato ad una astro-
Narcissa Black... La cugina di Sirius. In effetti, Sirius deriva dalla stella Sirio, una delle più luminose nel cielo notturno.
-Draco deriva dalla costellazione del Dragone quindi- concludo.
-Si- dice.
-Simbolo di conoscenza- lo beffeggio.
-E di eternità- ammicca lui.
Ridacchio. Mi sento più leggera e spensierata quando parlo con lui, è l'unica persona al momento che riesce a farmi illudere che la vita non sia complicata come lo è in realtà.
Ed è così che trascorrono questi giorni, tra studio e la compagnia del biondo, che comincio a empatizzare man mano sempre di più.

Emma non riesce e non vuole separarsi da Blaise, ma qui qualcun altro è ben deciso a prendere il suo posto... Dobbiamo solo capire come reagirà la nostra Blackwood/Weasley!

Emma WeasleyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora