Ed eccomi qui, io, Emma Weasley, sullo sgabello nella Sala Grande con tutti gli occhi puntati addosso dopo l'esclamazione del Cappello Parlante -Serpeverde!-.
Era proprio quello che non volevo causare, avere attenzioni su di me, ma in cuor mio so di...
Mi sto dirigendo alla Stanza delle necessità per la lezione con l'Esercito di Silente e dato che devo arrivare al sesto piano e parto dai Sotterranei, mi sono incamminata molto prima. È da circa cinque minuti che ho il sospetto che qualcuno mi stia seguendo: da quando abbiamo iniziato a frequentare queste lezioni ho sviluppato un udito e una vista impeccabile, anche perché, nel caso in cui dovessimo essere scoperti, la rana ci espellerebbe dalla scuola. Sono quasi arrivata e spero vivamente che non ci sia nessuno, altrimenti i sospetti del mio inseguitore potrebbero aumentare. Merlino però non pare essere dalla mia parte, perché appena svolto nel corridoio vedo Lee intento a fissare il muro, concentrandosi affinché la porta compaia. -Emma!- mi saluta. Porto un dito sulle mie labbra per fargli capire che deve zittirsi, poi mi avvicino a lui. -Qualcuno mi ha seguita- sussurro. Lui sgrana gli occhi. -Cosa facciamo?- domanda. Mi guardo leggermente indietro scorgendo un'ombra. Insomma, devo inventarmi qualcosa, venire qui potrebbe sembrare sospettoso. -Baciami- -Cosa?- sussurra Lee, sorpreso. -Per Salazar!- esclamo, fiondandomi sulle sue labbra e spingendolo verso il muro. Fortunatamente Lee ricambia subito, altrimenti si vedrebbe da chilometri che è stato tutto improvvisato al momento: anzi, sembra anche apprezzare, dato che poggia le mani sui miei fianchi avvicinandomi a lui. Oh, quando Fred e George lo verranno a sapere lo uccideranno! -Weasley, non pensavo che dopo Petrova potessi trovare di peggio, ma a quanto pare mi sbagliavo- dice Malfoy. Era lui ad avermi seguita. Io e Lee ci stacchiamo. -Sei geloso, Malfoy?- domanda Lee. Malfoy lo ignora. -Venti punti in meno a Grifondoro, anzi trenta, non è consentito limonarsi nei corridoi- -Perché mi seguivi?- chiedo, incrociando le braccia al petto. -Perché scompari troppe volte, Weasley- Allora è vero, Malfoy mi fissa e anche spesso. Devo stare più attenta. -E ora hai scoperto perché- rispondo, ammiccando a Lee. -Cadi sempre più in basso, Weasley- sbotta, poi dopo averci guardato sprezzante, si volta e se ne va. Io e Lee aspettiamo di sentire i passi allontanarsi per tirare un sospiro di sollievo. -Ci è mancato poco- mormora Lee. -Già- rispondo, facendo comparire la porta per la Stanza delle necessità. Prima di aprire la porta, Lee mi dice -Se vuoi rifarlo...- -Sognatelo- dico, poi entriamo per seguire la lezione di Harry.
•
-Dove vai?- Salto sul posto, il mio migliore amico mi si è parato all'improvviso davanti in Sala Comune. -Blaise... mi hai fatto prendere un colpo- rispondo, portando una mano al petto. -Eri soprappensiero... Dove stai andando?- Non posso dirti dove sto andando, rompiscatole che non sei altro. -Da Fred e George, devono parlarmi di una cosa- -Per caso di Lee Jordan?- domanda. -Come fai a...- -Draco- Oh, adesso Malfoy spettegola anche. Sempre lo sistemo un giorno. -Beh, non è nulla, anzi, è già finita- rispondo veloce. -Mh- annuisce. -Vieni con me in dormitorio, ti cambio un secondo la fasciatura alla mano- -Ma in realtà è apposto- dico. Sono in ritardassimo. -Ci metto due minuti- Per non farlo insospettire, lo seguo in dormitorio. -Gli altri dove sono?- chiedo. -Perché dovrei saperlo?- -Non sono diventati tuoi amichetti nella Squadra di Inquisizione?- domando, sedendomi sul suo letto. -No- risponde cupo. -Mi presti la tua bacchetta? Non ricordo dove ho messo la mia- Annuisco e gliela porgo, poi lui inizia a cambiarmi la fasciatura e ad applicarmi l'essenza di Pervinculo. Ormai non mi fa più male, ci sono abituata. Lo osservo attentamente, mentre lui con calma e cauzione mi cura la mano. Poi noto che ha la bacchetta infilata nel pantalone, nella tasca posteriore. -Blaise, la tua bacchetta- dico, indicandola con lo sguardo. -Oh, che sbadato- mormora, alzandosi. -Non hai finito di fasciarmi la mano- dico, confusa, al che lo noto indietreggiare verso la porta. Capisco subito. -Blaise non osare!- Ma lui è più veloce di me, corre fuori il dormitorio chiudendomi a chiave dentro. Sbatto i pugni alla porta. -BLAISE ZABINI! APRI LA PORTA- -Rimani qui- risponde lui. -Scusami Em, ma non avrei mai potuto incastrarti- Hanno scoperto dell'Esercito...come hanno fatto? Mi accascio a terra. È finito tutto, ora li espelleranno e io non posso fare nulla per impedirlo. -Vaffanculo- gli dico, poi lo sento andarsene. Al diavolo, non posso nemmeno scrivere un messaggio sulla moneta che ci ha dato Hermione per avvisare gli altri membri dell'Esercito, non ho una bacchetta con cui farlo... Sono impotente. Lacrime derivate dal nervoso iniziano a scorrere sulle mie guance. Blaise come ha potuto? Lo sa che ci metto sempre la faccia in tutto ciò che faccio, e no, non me ne frega se l'ha fatto per proteggermi, non doveva permettersi. Inizio a bussare alla porta con violenza con la speranza che qualcuno passi e mi venga ad aprire, ma sembra non esserci nessuno. Mi sento impotente, davvero tanto, quasi come qualche mese fa, quando mio padre ha ricevuto un attacco in Ministero ed era in bilico tra la vita e la morte.
Passano ore e finalmente qualcuno apre la porta. -Weasley?- dice Malfoy, quasi inciampando su di me, dato che sono rimasta tutto il tempo seduta con la schiena poggiata alla porta. Mi alzo velocemente. -Cos'è successo?- domando, disperata. -Nulla- sbotta. -Silente vi ha coperti- dice deluso. Faccio un sospiro di sollievo, però poi un pensiero negativo inizia ad insinuarsi in me. -E ora... Chi è il preside?- -Il ministro ha nominato la Umbridge- dice, entrando in camera. -C'era anche tuo fratello- aggiunge. -L'unico con la testa a posto fra voi Weasley- Allude sicuramente a Percy. -Dove sono gli altri?- chiedo velocemente. -A scontare la loro punizione- risponde. -Dove?- -Vuoi davvero presentarti lì?- -Si, facevo parte anche io dell'esercito- -Quindi... Quella volta con Lee Jordan, lo sapevi che ti stavo seguendo?- -Si- sbotto. -Non sottovalutarmi mai, Malfoy- -Mh- sospira divertito, incrociando le braccia al petto. -Intanto ti sei fatta fregare da Blaise, ti ha chiuso qui dentro- Mi incupisco. -Non doveva permettersi- commento. -Ci tiene a te- mormora. -Non ha mai tenuto così tanto a qualcuno- -Lo so- Parli del diavolo... -Em- mormora Blaise alle mie spalle. -Vaffanculo Blaise- dico superandolo, ma lui mi trattiene per un braccio. -Dovresti ringraziarmi- sbotta. -Vuole andare a scontare la punizione- dice Malfoy, avvicinandosi a noi. -Stanne fuori- dice Blaise. Mi libero dalla sua presa. -Non puoi prendere le decisioni per conto mio- gli dico, delusa. -Blaise, mi sento tradita- Lui mi guarda mortificato al massimo, sembra quasi gli stia venendo qualcosa. Si porta una mano al petto -Non... Non volevo... L'ho fatto per proteggerti- -Non dovevi- rispondo, con un nodo in gola. Malfoy è accanto a noi e non posso piangere avanti a lui, non di nuovo. Così guardo il mio migliore amico negli occhi per l'ultima volta e decido di andarmene, con l'intenzione di cercare i miei fratelli e i loro amici e di assumermi le mie responsabilità con loro: non so dove io stia trovando tutto questo coraggio, sarà forse l'influenza dei miei fratelli Grifondoro.
__________________________ Cosa ne pensate del capitolo? E del gesto di Blaise?
Fanart di Lee Jordan (🙃)
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.