Il nuovo trimestre inizia e a complicare gli orari già improponibili di loro si aggiunge il corso di materializzazione. Compierò diciassette anni a breve, quindi devo mettermi sotto e imparare il più presto possibile. Fred e George ci sono riusciti al primo colpo, invece Charlie ha dovuto provare una seconda volta per passarlo... Non è semplice, ma devo impegnarmi.
-Ciao Em, sei venuta alla fine!- dice Ginny, fradicia di sudore per il suo allenamento di Quidditch. Mi aveva chiesto di parlare un po' e ho accettato di incontrarla qui, al campo.
-Vado a lavarmi e ci sono- dice, al che annuisco.
Tira un vento fortissimo e fa un freddo che ghiaccia il sangue, quindi mi stringo nel giubbotto che una volta era di Charlie, infatti è due volte la mia taglia ma mi tiene di più al caldo.
-Ci vogliono far perdere tempo apposta!- esclama Urquat, il capitano di Serpeverde, alle mie spalle. Mi volto e scorgo la squadra della mia Casa, e quindi anche Blaise. Malfoy è da un po' di tempo che non partecipa agli allenamenti, la McGonagall infatti non glielo permette per il suo poco impegno nello studio.
-Hanno finito- rispondo.
Urquat si avvicina con un andamento poco elegante. -Sarà meglio per loro, dolcezza, altrimenti mi ritrovo costretto ad avvisare Piton della situazione-
-Non ce n'è bisogno- sbotto.
Lui mi guarda dalla testa ai piedi. -Weasley, sei libera? Ti va di uscire qualche volta?-
-Neanche morta, Urquat-
Lui scuote il capo disgustato, poi mi prende il mento. -Che bellezza sprecata per essere una Weasley, concordate ragazzi?- domanda alla squadra. Lo fulmino con lo sguardo, poi interrompo il contatto.
-Invece di fare gli sbruffoni, vedete di impegnarvi, i Grifondoro vi stanno letteralmente umiliando quest'anno-
Urquat diventa rosso dalla rabbia. -Ma come ti...-
-Urquat, lasciala perdere- sbotta Blaise, avvicinandosi. -Cominciamo a fare riscaldamento-
Il capitano annuisce e invita la squadra a seguirlo.
-Non impari mai- mormora Blaise.
-Vaffanculo-
-Non puoi sbottare così a tutti-
-Non serve che tu mi faccia la predica, sai? Piuttosto usa le tue energie con la tua nuova ragazza- sputo.
Lui inarca le sopracciglia. -S...Sei gelosa?-
Arrossisco. -No!-
Lui si passa una mano sulle labbra. -Io e Astoria non stiamo insieme-
-Oh...- boccheggio. -E perché state sempre insieme?-
-Ti da fastidio-
-Mi da fastidio che tu mi abbia lasciata sola e che mi abbia rimpiazzata!- esclamo.
-Zitta- dice prendendomi per un braccio. Mi fissa intensamente negli occhi e il mio stomaco va in subbuglio, mi fionderei tra le sue braccia in questo esatto momento.
-Mi manchi- sussurro.
-Zitta- dice allontanandosi da me.
-Blaise...-
-Zabini, lasciala stare- dice Ginny, correndo nella mia direzione. -Va ad allenarti... Non che serva a qualcosa-
Lui mi guarda per l'ultima volta prima di raggiungere la squadra e il mio petto pare svuotarsi di tutti gli organi.
-Em, tutto okay?-
Annuisco.
-Te l'avevo sempre detto che non ci si poteva fidare di lui- dice.
-Prima non era così- sussurro.
-Meglio perderle alcune persone-
-Già... Cosa volevi dirmi?- chiedo, mentre ci dirigiamo al castello perché fa davvero troppo freddo.
-A mamma e papà sei mancata tanto... Perfino la francese ha chiesto di te- dice disgustata.
-Non ti piace la nuova ragazza di Bill?-
-Ovvio che no... È tutta perfettina e stupida... Anche mamma non la regge-
-Non siete forse gelose?- chiedo.
Lei si incupisce, perché sa che ho ragione: Ginny ha sempre adorato Bill da quando era piccina e vederlo con una ragazza avrà sicuramente mosso qualcosa in lei.
-È venuto anche Percy, sai? Con il ministro-
-Si Remus mi ha spiegato... Con tutto ciò che gli hanno fatto passare lo scorso anno, ora al Ministero hanno bisogno dell'aiuto di Harry... Che imbecilli!- sbotto.
Ginny annuisce. -Percy sembra arrivato al punto di non ritorno... è letteralmente distante da noi, pare quasi rinnegarci... Mamma non ha fatto altro che piangere... Le manchi tanto, Em... Beh, manchi a tutti noi-
-Anche a me mancate, Ginny, è solo che ho bisogno di capire chi voglio essere e necessito di sapere la verità sulla morte dei miei genitori-
Ginny pare offendersi un po' al sentire le parole i miei genitori, però poi fa un cenno affermativo con la testa. -Ti aspettiamo- dice.
-Tu come stai? Da quanto ho capito stai con Dean Thomas!-
Lei annuisce. -Si, almeno lui non può lasciarmi dopo una sconfitta a Quidditch- dice, alludendo al suo ex Michael Connor, che la lasciò dopo aver perso contro i Grifondoro.
-E ti rende felice?-
-Beh, si-
-Non ti vedo sicura-
-Oh, no sul serio, sto benissimo con lui... Stavo pensando a Ron in realtà-
Mostro una faccia nauseata. -Ah si, l'ho visto spesso pomiciare con quella ragazza... Lavanda Brown, giusto?-
-Si, e pare abbia litigato con Hermione-
Scuoto la testa. -Quei due-
-Lo pensi anche tu?- mi chiede.
-Ovvio che si, è palese, solo loro due devono accorgersene-
-Tu invece... Hai trovato qualcuno?-
Arrossisco involontariamente. Mi sento rossa come un pomodoro.
Perché ho questa reazione? Per Merlino che mi succede!
-No! Sono immersa nello studio e sono iniziate le lezioni di materializzazione, non ho tempo per queste cose-
-Mh...-
-Cosa?-
-Sei mia sorella Em, te lo leggo negli occhi-
-Che cosa leggeresti esattamente?-
-Secondo me ti piace qualcuno-
-Ginevra Weasley, smettila- dico, non guardandola un faccia.
Siamo arrivate nell'atrio del castello e comincio a sentire un leggero tepore, affrettiamo dunque il passo per non diventare due ghiaccioli.
-Apri gli occhi, Emma- dice. -Ora vado, Dean mi sta aspettando... Grazie per avermi dato un po' del tuo tempo, ti voglio bene, ricordalo- mormora, mi abbraccia e poi scappa via.
Aprire gli occhi. Piacermi qualcuno. Ma cosa vuole dire?
Perché ho avuto questa reazione incontrollata?
Inizio ad incamminarmi verso il bagno di Mirtilla Malcontenta dove spero di incontrare Malfoy, per raccontargli quando accaduto con Blaise, e nel frattempo le frasi dette da Ginny mi frullano nel cervello.
-Ohh Emma, oggi non è giornata!- esclama Mirtilla Malcontenta appena entro.
Scorgo difatti Malfoy camminare nervosamente avanti e indietro.
-Va in un altro bagno Mirtilla, ci penso io-
Lei annuisce frettolosamente e timorosa fa come le ho suggerito.
-Malfoy?-
-Che vuoi, Weasley?- sbotta arrabbiato.
Mi avvicino a lui, al che lui mi punta la bacchetta contro.
Inarco un sopracciglio. -Sei serio?-
-Vattene-
Prendo lentamente la mia bacchetta.
-Ti vedo- mormora, tremante dalla testa ai piedi. Gli è successo qualcosa.
Prendo la bacchetta e mi abbasso, poi gliela faccio rotolare vicino. -Non ho paura di te- dico.
-Dovresti-
-No, perché... Perché stiamo diventando amici-
-Amici? Io e te, Weasley?-
Un fuoco inizia a divamparmi dentro. Abbiamo letteralmente trascorso tutte le vacanze di Natale insieme, ci siamo parlati, ci siamo aperti pian piano... Ma come si permette?!
-Oh vaffanculo tu e le tue credenze del cazzo! Weasley, Malfoy, ma a noi cosa interessa della nostra famiglia. Ci siamo trovati bene in queste settimane, eravamo Emma e Draco, non Weasley e Malfoy-
Lui pare essere scosso da un brivido e abbassa la bacchetta.
-Certo, quindi pensi che possiamo urlarlo ai quattro venti che ci vediamo, che parliamo, che ci confidiamo- sbotta.
-La colpa di questo non è mia ma di gente come te che discrimina gli altri per la purezza del sangue-
Lui si avvicina a me pericolosamente. -E allora hai la risposta-
-P...Pensavo...- sussurro, guardandolo negli occhi. -Pensavo stessi cambiando, Draco-
Lui spalanca gli occhi. -Mi hai chiamato Draco-
Sussulto. Non me n'ero accorta minimamente, ma tutto questo tempo passato con lui mi ha fatto pensare che il nostro rapporto si stesse evolvendo in qualcosa di positivo.
-Mi correggo allora, volevo dire Malfoy- rispondo, un po' incerta.
-No- dice, poggiando la bacchetta sui lavandini. -Ridillo-
-Cosa?-
-Il mio nome-
Lo guardo titubante. -Draco-
Lui chiude i suoi occhi, poi si tocca il petto. -Meglio se te ne vai-
-Non... Non sto capendo, che ti prende?- domando, ma il mio respiro comincia a farsi pesante. L'aria sta cambiando in questo bagno. Decisamente.
-Non lo so neanche io- mormora, guardandomi. No, non mi sta solo guardando: si concentra prima sugli occhi, poi sulle labbra, poi di nuovo sui miei occhi.
Sento qualcosa muoversi dentro di me. Okay fa caldo. Molto caldo.
-Draco?- domando in un sussurro.
-Oh, smettila- mormora.
Rimaniamo fermi a fissarci attentamente, per capire le intenzioni dell'altro.
-Scusami- dice infine, e si fionda sulle mie labbra.
Spalanco gli occhi e lo spingo via da me.
-Per Merlino, cosa ti è saltato in mente?- domando, respirando a mala pena.
Sono stati pochi secondi, ma il mio corpo è andato a fuoco, sono stata assalita da un miscuglio di emozioni a me indescrivibili. Ho baciato due persone nella mia vita, ma mai mi ero sentita così.
Lui mi guarda riluttante. -Io...- dice.
Non so cosa stia succedendo, ma a differenza delle altre volte, so che ne voglio ancora. Mi avvicino lentamente al suo viso, e le mie labbra vengono catturate dolcemente dalle sue. La sensazione di qualche secondo fa si va di nuovo viva, con il cuore che impazzisce mentre i polmoni sembrano perdere tutta l'aria catturata precedentemente. Poggio le mani dietro la sua nuca, mentre lui le sue sui miei fianchi. Il bacio si trasforma da dolce a violento, con lui che cerca disperatamente l'accesso alla mia lingua, che gli concedo. Non sappiamo cosa stiamo facendo, ma al momento ne necessitiamo.
Mi stacco da lui. -Draco...- sussurro, quasi senza respiro.
-Cosa?- chiede lui, respirando con difficoltà, mentre mi avvinghia di più al suo corpo.
Mi esce un sospiro un po' troppo forte che lo sorprende. Non capisce che all'altezza del mio bacino sento una protuberanza molto dura che sta facendo tremare ogni singola cellula del mio corpo.
Mi spinge verso i lavandini e si rifionda sulle mie labbra e, questa volta, gli do subito l'accesso alla lingua, stringendomi anche a lui. Dopo un po' mi solleva e mi fa sedere su uno dei lavandini freddi, difatti sussulto leggermente ma lui continua a baciarmi con passione, aprendomi le gambe per avvicinarsi a me e farmi sentire il suo membro duro sulla mia intimità, che è molto umida. Gli prendo una mano dal mio fianco e la sposto sul mio gluteo, che lui inizia a palpare con piacere. Le mie mani sono invece impegnate a toccargli le braccia e il petto leggermente muscolosi.
-Mi fai impazzire tu- sussurra al mio orecchio, poi comincia a lasciarmi umidi baci sul collo che mi fanno sospirare rumorosamente, e lui sembra apprezzare. -Sono diventato pazzo- continua, facendo scivolare una mano dapprima sul mio seno, poi sulla pancia e infine sulla mia intimità bagnata, che comincia a massaggiare da sopra le calze. Mi mordo le labbra per evitare che qualcuno possa sentirci, ma a lui non sembra fregare affatto, dato che continua a toccarmi e a baciarmi il collo, insomma, una combo micidiale. Mi levo le scarpe velocemente. -Toglimi le calze-. Lui procede senza farselo ripetere una seconda volta per poi riprendere a toccarmi, questa volta spostando leggermente le mutandine zuppe. Affondo le mie dita sulla sua spalla, ansimando dal piacere. Non ho mai provato una cosa del genere e farlo con lui mi manda ancora di più in estasi, poiché inaspettatamente piacevole.
-Weasley...- sussurra, guardandomi negli occhi mentre continuo a sospirare. -Ti voglio- dice, togliendo le dita dalla mia vagina, e sembra quasi che io abbia perso un battito.
-Sono vergine- mormoro.
-Anche io-
Lo guardo turbata.
-Non mi credi?- chiede. -Lo sono davvero-
-E vuoi farlo la prima volta con me?-
-Tu vuoi farlo per la prima volta con me?-
Lo guardo titubante, il mio cervello dice di no, il mio cuore dice di rallentare le cose ma il mio corpo proprio non riesce a resistergli.
-Si- sussurro, sbottonandogli i pantaloni. Lui si cala i boxer mostrandomi il suo membro, che sembra pronto a scoppiare.
-Fai l'incantesimo anti-concezionale?- domanda, inumidendosi il membro.
Annuisco.
Mi scosta così la mutandina ed entra lentamente dentro di me, al che boccheggio. Lui mi guarda e pare quasi imbambolato, poi si fionda sulle mie labbra e dopo un po', inizia a spingere dentro di me. Inizialmente i suoi movimenti mi danno un po' fastidio, però poi comincio a sciogliermi e a provare un piacere mai spiegato, finché lui non si indirizza verso il mio clitoride e qui inizio a non capirci più nulla. Gemiamo sulle nostre labbra per non farci sentire.
-Draco... Sto per venire- sussurro, gemendo incontrollata.
-Oh, Emma- sussurra lui guardandomi negli occhi, e basta questo a farmi venire subito, e lui mi segue dopo un po', uscendo da me.
Respiro a fatica, ho le gambe indolenzite e noto un po' di sangue dovuto alla rottura del mio imene. Lui mi guarda, ancora incantato. -È stato...- sussurra.
-Stranamente eccitante- concludo. Lui si avvicina a me e riprende a baciarmi.
-Non so cosa mi sia preso, so solo che non riesco a non pensare a te- mormora. -Sono ossessionato da te, Em-
-Che strano sentire uscire il mio nome dalla tua bocca- sussurro.
Riprende a baciarmi con dolcezza. -È da quando ti ho vista in quel vestito nero due anni fa che ho realizzato che forse non ti odiavo davvero-
-Davvero?-
-Si, ma ammetterlo a me stesso è stato difficile... E in questi mesi... In questi mesi qualcosa in me è cambiato-
-Oh...- sussurro. Mi sta dicendo che gli piaccio? Malfoy?
Per Merlino Emma, apri gli occhi. Non è che forse piace anche a te?
Secondo me ti piace qualcuno. Le parole di Ginny mi rimbombano in testa, e la sensazione che ho provato prima comincia a riaffiorare in me.
-Lo so, è strano- dice.
-Vedi che la nostra famiglia e il nostro sangue non determinano chi siamo?-
-Mh- mormora.
-Draco...-
-Il mio nome detto da te è così bello...- sussurra. -Ripetilo-
-Draco, Draco, Draco- gli mormoro all'orecchio.
Lui sorride. -Vestiamoci-
Mi passa le calze e raccoglie la mia bacchetta, che era ancora a terra.
-Perché eri turbato, prima?-
-Perché la McGonagall non mi ha permesso di allenarmi oggi- risponde distratto, mentre si da una sistemata.
-Ho visto Blaise- dico, infilandomi le scarpe. -È strano-
-Che ti ha detto?-
-Che non sta con Astoria-
-Gliel'avevi chiesto tu?-
-Si-
-E perché?-
Inarco un sopra. -Ti da fastidio?-
Non risponde.
-Beh, non c'è motivo di esserlo dato ciò che è appena successo, non credi?-
Lui annuisce. -Astoria è pazza di Blaise, lo è sempre stata-
-Lo so- mormoro.
-So che tieni a Blaise più di ogni altra cosa, ma devi lasciarlo perdere-
-Non posso-
-Fidati-
-Tu sicuro che non sai niente?-
Lui annuisce. -Sicurissimo-
-Va bene... Meglio che vada ora, il mio stomaco sta iniziando a brontolare-
-Okay- risponde.
-Draco- lo chiamo, mentre mi incammino.
-Mh?- risponde distratto, mentre si alliscia il maglione.
-Davvero questa è stata la tua prima volta?-
-Non mi credi?- mi chiede annullando di nuovo la distanza tra di noi.
-È solo che... Mi fa strano. Sei sempre stato adulato da molte ragazze... Pensavo avessi avuto qualche... precedente-
-Risponditi da sola. Com'ero gli anni scorsi?-
-Uno stronzo con manie di superiorità-
-Eccoti servita la risposta- conclude.
-Ora non sei male però- ironizzo, scompigliandogli i capelli.
Ridacchia. -Ci siamo arresi entrambi a quella barriera di odio che ci ponevamo a vicenda immagino-
-Suppongo di si- rispondo, poi esco incerta.
È successo così in fretta che ho bisogno di metabolizzare, eppure ciò che ho provato non lo avevo mai provato prima... Oh Emma, proprio Malfoy?!Questo capitolo bomba coincide con i miei ringraziamenti per aver raggiunto le mille visualizzazioni ♡
Mi raccomando, fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate di quanto appena letto ;)
Se mi lasciate una stellina, a Draco ed Emma non dispiace!Ah quasi mi dimenticavo, ho cambiato la copertina, vi piace?
![](https://img.wattpad.com/cover/348091571-288-k788054.jpg)
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Emma Weasley
FantasyEd eccomi qui, io, Emma Weasley, sullo sgabello nella Sala Grande con tutti gli occhi puntati addosso dopo l'esclamazione del Cappello Parlante -Serpeverde!-. Era proprio quello che non volevo causare, avere attenzioni su di me, ma in cuor mio so di...