Capitolo 4

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Avevo dormito tutto il pomeriggio, mi ero già fatta la doccia e avevo appena finito di asciugarmi i capelli. Contenta di aver raggiunto tutti i miei obbiettivi, indossai un vestito nero aderente al petto ma molle dalla vita in giù e arrivava un pelo sopra le ginocchia, misi i tacchi e poi mi misi il rossetto rosso e un filo di eyeliner. Poi misi un ciondolo con la mia iniziale con i brillantini che mi aveva regalato Jack e vari bracciali per nascondere i tagli. Presi lo zaino con i libri e ci misi dentro la divisa di scuola e poi mi diressi in cucina dove Douglas, Blake e dei loro amici stavano giocando a carte.

-Wow- fece uno vedendomi e un altro fischiò. Io arrossì e abbassai la testa.

-Wow sei uno schianto Al.- disse Blake avvicinandosi a me per abbracciarmi. Fin da piccoli eravamo stati molto uniti e gelosi l'uno dell'altro, con il tempo il nostro legame si era indebolito, ma lui restava sempre il fratello maggiore di qualche minuto e protettivo, anche se a volte sembrava fregarsene altamente di me. Al era il soprannome che mi aveva dato quando aveva cinque anni perché non riusciva a dire il mio nome, pensandoci era da tempo che non mi chiamava così, forse si voleva far perdonare per la scenata di ieri sera.

-Già- concordò Douglas squadrandomi e bevendo un sorso di birra. –Dopo tutto come ho sempre detto a tutti, se non fossi stato tuo fratello, ti avrei scopato di certo.- tutti risero, e io rimasi un po' disgustata da quel commento, anche se aveva cercato di farmi un complimento. Come sempre a modo suo. – Jack non è poi così stupido mi sa..- commentò sussurrando, mentre guardava le sue carte.

-Dove vai di bello?- indagò subito Blake.

-Fuori con Jack.- vidi un filo di rabbia mista a gelosia nei suoi occhi contrasse la mascella, ma rimase zitto. –Darren sta dormendo...mi raccomando non deludermi un'altra volta, conto su di te.- dissi lasciandoli un bacio sulla guancia. Stavo per andare ma lui mi afferrò per il polso. Anche se avevo il giaccone e i bracciali sentì il bruciore quando fece pressione sul taglio, ma soffrì in silenzio.

-Perché lo zaino?- disse indicando con un cenno della testa lo zainetto che avevo in mano. –Dormi da Jack?- domandò distogliendo lo sguardo.

-Ieri mi ha detto che mi avrebbe portato lui ha scuola..-

-Ti ci posso accompagnare io, se è questo il motivo.- si propose subito. Lui faceva parte del gruppo di Jack un po' per obbligo, perché se non fai parte di un gruppo nel mio quartiere sei una preda facile, un po' per volere, ma lo aveva sempre odiato e lo continuava a fare.

-Non voglio altri problemi, quindi non importa.- dissi tirando il polso e liberandomi dalla sua presa.

-Al, ragiona per favore, non voglio che ti succeda niente di male, ti ricordo l'ultima volta cosa è successo?- nella mia mente tornò l'immagine vivida di quella sera, scossi la testa per dimenticare.

-Non è più così è cambiato..- non sapevo nemmeno io il perché, ma per un motivo o per un altro, mi ritrovavo sempre a difendere Jack. Forse perché nonostante tutto quello che mi facesse io ancora nel profondo lo amavo. O forse perché temevo che Blake facesse qualche cavolata sapendo la verità. O forse perché dopo tutto il male che mi aveva fatto e faceva agli altri, sapevo che in fondo c'era del bene anche in lui e credevo che avesse bisogno di aiuto. –Ora è molto più gentile e tranquillo, è molto più raro che si arrabbi, davvero... e io mi comporto bene ed evito di provocarlo, abbiamo trovato un equilibrio.- affermai convinta, in fondo, più o meno, era così.

-Certo.- disse per niente convinto. Alla fine si arrese e tornò al tavolo a giocare. –Solo sappi che qualsiasi cosa succeda, basta uno squillo è sarò lì e se è per picchiarlo a sangue, lo farò con molto piacere.- annuì e gli sorrisi come ringraziamento. Lo sapevo che mi avrebbe sempre protetto.

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