Capitolo 5

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Piccola..- disse una voce rauca lasciandomi piccoli baci sul collo.

-Mmm..- protestai.

-Si fa tardi...- al suono di quelle parole, aprì gli occhi e vidi Jack. –Per la mia bella.- disse porgendomi un vassoio con un croissant e del cappuccino. Mi stava facendo venire il mal di testa con i suoi comportamenti, sembrava un'altra persona, non quella che c'era prima che mi addormentassi la sera precedente.

-Grazie.- mormorai poco convinta. La sera prima mi picchiava e adesso mi portava la colazione a letto? Mangiai sotto il suo sguardo attento.

-Buono?- io annui. –Adesso cambiati che è tardi.- annuì di nuovo. Odiavo quando faceva così era dolce, ma dava ordini, non capiva che lui non era il mio capo, che lui non era niente?

Mi alzai e andai in bagno. Raccolsi i capelli in una coda disordinata e indossai la divisa. Quando uscì Jack era già all'entrata con dei jeans e una camicia celeste.

-Wow stai benissimo.- disse abbracciandomi, mi accarezzò la schiena e baciò. –Andiamo.- prese la macchina e in pochi minuti giungemmo davanti alla scuola.

-Quindi è qui che vai?- io annuì. –Be' se vuoi qualche volta ti ci posso accompagnare.- disse accarezzandomi il braccio.

-Non è necessario.- esclamai immediatamente, non volevo neppure che ci pensasse. Questa era la prima e l'ultima volta che si faceva vivo lì. Stavo aprendo la portiera, quando la sua mano la richiude.

-Ehi te ne vai senza salutarmi?- disse con la voce dolce. Io sospirai, mi girai e lo baciai.

-Adesso devo andare.- dissi, la sua mano lasciò la mia guancia che stava accarezzando fino a qualche momento prima e scesi. All'entrata Louis e i suoi amici mi videro, e lui mi salutò con la mano. Subito guardai altrove, chiusi la portiera e mi avviai verso l'entrata. Vidi Louis che si avvicinava e in quel momento volli morire, perché sapevo che Jack si sarebbe arrabbiato. Il suo problema era proprio quello era aggressivo e non sapeva controllare la rabbia.

-Ciao Mary.- disse sorridendomi Louis. –Come stai?-

-Bene.-. balbettai abbassando la testa e continuando a camminare. Sentivo i passi di Louis dietro di me. Lo maledissi mentalmente.

-Hey piccola, hey!- si sentì gridare. Chiusi gli occhi e cercai d'immaginare qualcosa di bello, cercando di non pensare a quello che sarebbe potuto accadere da lì a pochi minuti.

-si?- dissi infine girandomi e sforzandomi a sorridere. Jack avanzava a grandi passi e mi raggiunse.

-Piccola, ti sei dimenticata questo.- disse porgendomi un agendina nera.

-Ma io..- dissi alzando lo sguardo e capì che dovevo solamente seguire la parte che lui stava improvvisando, o non sarebbe finita bene. –Grazie.- lui sorrise. Mi prese per le spalle e mi baciò, cercai di staccarmi ma non ci riuscì. Sentì Louis tossire, probabilmente era in imbarazzo e non lo invidiavo affatto.

-jack, grazie, ma adesso devo andare...- dissi spingendolo leggermente, lui fu più veloce e mi afferrò il polso. -a che ora esci?-

-Ma ti ho detto..- replicai.

-Ti ho chiesto a che ora esci?- ridomandò interrompendomi con tono minaccioso.

-Alle 13:30.- dissi deglutendo. Poi mollò la presa e io mi allontanai di qualche passo.

-Allora a dopo.- disse facendomi l'occhiolino, fulminò con lo sguardo Louis e si avviò verso la macchina.

Mi avviai di corsa verso l'entrata e Louis, da bravo cagnolino, mi seguì, ma credo che non lo facesse con quell'intenzione, piuttosto credo volesse dei chiarimenti su quello che fosse appena accaduto.

Avremo mai un finale felice?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora