Come ogni domenica ero andata a messa e come ogni domenica ero andata a fare colazione con Beth. Il cemerire che era sempre il solito e ormai ci riconosceva ci aveva portato l'ordinazione senza neanche chidere che volessimo. Ed eravamo sedute al solito tavolo. Era bello sapere che c'era un posto dove anche se attorno a me stava cambiando tutto, rimaneva sempre uguale. Mi faceva sentire sicura e protetta, era un momento di calma in mezzo al caos un modo per sfuggire anche per un'ora dalla realtà, dalla quotidianità che mi stava uccidendo.
-Allora com'è?- mi chiese Beth come sempre.
-Mmmm- mormorai mentre addentavo la mia metà di cornetto.
-No, no, no cara! Ora devi parlare!- esclamò –Ho sentito che tu e Jack vi siete lasciati.- disse prima di iniziare a bere il suo cappuccino.
-Come?-
-Lo sanno tutti ormai, sai le voci corrono.- disse interrompendomi. Già. Le voci corrono sempre nel bene e nel male. E lei non sapevo come, ma fin da quando l'avevo conosciuta, sapeva sempre tutto prima dime, degli altri, forse persino prima che il fatto accadesse; era come la sua dote segreta essere sempre informata su tutto e a volte mi faceva venire i brividi.
-Già, l'ho lasciato..- affermai, ritornando a pensare a quel giorno. Ero felice per questo, ma non avevo pensato ancora a come andare avanti.
-L'hai lasciato tu?- chiese sorpresa rimarcando sul tu. Dal suo sguardo si capiva che era preoccupata. E chi poteva biasimarla? Insomma anche lei conosceva l'indole di Jack e forse era l'unica a conoscere tutta la nostra storia travagliata, quindi aveva il diritto di essere preoccupata per me. Lo ero anche io.
-Si.- confermai osservandola da dietro la tazza. Lei degluti e per un momento distolse lo sguardo.
-Arleen...- mormorò –Ma che hai fatto?-
-Io, io non ce la facevo più, lo sai, era diventato troppo e poi..-
-Poi?-
-Poi c'è Louis.- conclusi. –Penso di amarlo davvero.- le confidai. Lei mi sorrise e mi prese le mani tra le sue.
-Sono molto molto molto contenta per questo.- disse guardandomi dritta negli occhi –Te lo meriti Arleen, ti meriti il meglio, e non lo dico perché sono di parte davvero, sei speciale, lo sei sempre stata. Ti ho sempre ammirata tanto per tutto quello che hai fatto e sacrificato per la tua famiglia, io non so se al tuo posto avrei fatto lo stesso.-
La ascoltavo sorpresa. Non era da lei fare discorsi del genere. Era dolce si, ma non mi aveva mai fatto un discorso così- Ero davvero felice che lei approvasse la mia decisione. Avevo davvero bisogno di sapere che ci fosse qualcuno che mi apoggiasse o almeno condividesse le mie idee.
-Grazie.- dissi abbracciandola. –Sei un tesoro!-
-Ma come farai con il lavoro?-
-Non lo so.- tutta la felicità di prima era sparita in un batter d'occhio. Pensare al futuro mi faceva paura, non ci vedevo niente di buono, lo vedevo buio e oscuro e non sapevo come uscirne.
-Ti offrirei di venire a lavorare al negozio, ma i soldi sono sempre meno..- ammise dispiaciuta.
-Lo so, tranquilla, troverò un modo.- la rassicurai sorridendo. –Dopo tutto ancora abbiamo lo stipendio di Blake. Non è tanto ma per ora basta.- lei sembrò tranquillizzarsi.
-E Louis?- chiese curiosa sorridendomi maliziosamente. Subito arrossì.
-Be' ora stiamo insieme.- sussurrai.
-Cosa?- quasi gridò e le persone vicino a noi si girarono a guardarci. Lei si scusò. –E cosa aspettavi a dirmelo!?- mi rimproverò. Risi. Era così comica, sempre esagerata nelle emozioni e le sue manifestazioni, ma era una sua caratteristica che mi piaceva: la teatralità.
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Avremo mai un finale felice?
ChickLitQuando si fanno errori troppo gravi per essere perdonati. Quando non puoi fare altro che guardare oltre senza voltarti dietro. Quando credi che ormai sei da solo e continuerai ad esserlo. Quando tutti i tuoi piani sono stati stravolti, cambiati, sab...