-Allora cosa vuoi sapere?- chiesi a Louis mentre ero sdraiata a testa in giù sul suo divano. Lui era sul pavimento davanti a me, con le gambe incrociate e la schiena appoggiata alla parte.
-Tutto.- disse serio.
-Tutto tutto?- chiesi un po' per perdere tempo, mentre mi rigiravo e mi mettevo a pancia in giù per guardarlo dritto negli occhi.
-Si, e non voglio più scuse, abbiamo tutto il tempo del mondo e finchè non mi racconti tutto non ti lascio andare.- affermò sicuro di se. Io risi. Era così adorabile, non sapeva neanche lontanamente come fare paura.
-Suona come una minaccia.- lo sfidai sorridendo.
-No, è una promessa cara.- disse allungandosi lasciandomi un bacio fuggente sulle labbra. Mi faceva impazzire.
-I tuoi non tornano?- domandai mettendomi a sedere sul pavimento davanti a lui. Lui scosse la testa.
-Sono fuori città tornano tra due giorni.- Geniale, non avevo via di scampo. -E se i tuoi genitori hanno qualcosa da reclamare ci parlo io.-
-Non saranno un problema credimi.- affermai sospirando -Be' possiamo iniziare da loro se vuoi...- commentai.
-Cioè?- chiese non capendo.
-Mio papà è in carcere ed è da un anno e mezzo che non lo vedo.- sembrava sorpreso. -E mia madre, be' lei, lei è morta.- Era ancora così difficile ammetterlo. Mi mancava così tanto. Avrei voluto essere almeno un quarto di com'era lei. Non meritava tutto ciò che le era capitato.
-Oddio, mi dispiace così tanto.- disse Louis abbracciandomi. Gli occhi mi bruciavano. Non dovevo crollare.
-Non è colpa tua Louis.-
-Come mai tuo padre è in carcere?-
-Traffico di armi.- risposi fredda. Non avevo mai avuto un buon rapporto con mio padre. In realtà non era stato quasi mai presente nella mia vita e le poche volte che c'era non si comportava granchè con noi.
-E tua madre, cioè lei..- disse Louis un po' in imbarazzo.
-Come è morta?- chiesi, lui annuì. -Cancro.- dissi guardando fuori dalla finestra. Le migliori persone sono sempre le prime ad andarsene e molto spesso nei modi peggiori. Che ironia ha il destino.
-Capisco.- Era in imbarazzo e non sapeva che dire si vedeva. Ma lo capivo, probabilmente anche io sarei stata così al suo posto. E così difficile cercare di consolare una persona, perché tanto sai che non potrai mai alleviarle il dolore, solo farglielo passare temporaneamente. è uno strazio.
-Be' sinceramente non c'è molto da dire sulla mia vita, non è così interessante sai?-
-Per me però è importante.- affermò lui.
-Be' vivo con i miei fratelli Douglas, che è il più grande, Blake, che be' l'hai conosciuto e Darren il più piccolo.-
-Douglas è quello del bar?- chiese pensandoci su. Io annuì. Se lo ricordava.
-Lui, be', è nella merda, insomma ho fatto di tutto per aiutarlo ma lui non vuole...-
-Di che si tratta?-
-Droga. Lui si droga Louis, ha iniziato quando avevo 12 anni con la marihuana e poi be' adesso è passato all'eroina e alla cocaina. è un caso che sia ancora vivo. forse è destino.-
-Credi nel destino?- mi chiese Louis sorpreso.
-Be' non lo so, prima no, ma adesso inizio a cambiare idea, cioè non credo che uno abbia un destino, però se lo costruisce in base alle scelte che fa, capisci?- lui annuì.
STAI LEGGENDO
Avremo mai un finale felice?
ChickLitQuando si fanno errori troppo gravi per essere perdonati. Quando non puoi fare altro che guardare oltre senza voltarti dietro. Quando credi che ormai sei da solo e continuerai ad esserlo. Quando tutti i tuoi piani sono stati stravolti, cambiati, sab...