Capitolo 8

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Il giorno successivo rimasi a casa e anche quello dopo. Passai le giornate a fare quello che non avevo mai avuto il tempo di fare: pulire bene tutta casa, fare la spesa, lavare e stirare e anche riposarmi. Entrambe le sere andai a lavorare: arrivavo puntuale e appena finivo il turno sparivo il più veloce possibile per evitare Ed. Il terzo giorno, mi decisi a ritornare a scuola, non la potevo evitare per sempre. mi feci falsificare la firma da Blake per giustificare le assenze, cosa che lui faceva dalla prima media ed arrivai in ritardo, non volevo trovare Louis e dargli delle spiegazioni. Anzi non volevo proprio vederlo. Ero così confusa che probabilmente avrei finito per fare una grossa cazzata. Ma a ricreazione non ci fu scampo, prima di avere il tempo di uscire dalla classe e andarmi a confondere con la massa di persone che camminavano per il corridoio, mi bloccò alla porta.

-Dobbiamo parlare e non accetto un no come risposta.- alzai lo sguardo che fino a quel momento avevo tenuto fisso sul pavimento. Il suo sguardo inteso mi scrutò cercando di capire cosa stessi pensando, rimasi immobile ad osservarlo meglio. Vedevo sofferenza, insicurezza e anche preoccupazione. Tutto ciò per colpa mia. Alla fine mi arresi e lo seguì. Mi portò in un angolo del cortile dove di sicuro non ci avrebbero disturbato e rimase a fissarmi per alcuni secondi.

-Mi dispiace.- dissi interrompendo quel silenzio insopportabile che mi metteva tremendamente a disagio. –Ma, davvero è meglio così...-

-così come?- mi domandò e dalla sua voce sentì una nota di rabbia mista a dolore. –Sei sparita per tre giorni, non ti sei degnata di rispondere né a una mia chiamata né a un mio messaggio.- disse mentre sbatteva ripetutamente le palpebre e si guardava attorno.

-Lo so, e mi dispiace..-

-Ti dispiace?- mi domandò guardandomi dritta negli occhi ed incrociando le braccia al petto. –per un momento ho quasi pensato che ti avessero uccisa o che fossi stata rapita dagli alieni.- disse con tono duro. non riuscì a non pensare che forse la prima possibilità non era del tutto da escludere. Apprezzavo il fatto che riuscisse a essere ironico anche in momenti come quello. Poi pensai che oggi sarebbe tornato Jack e non avevo affatto un buon presentimento. –E sai cosa? Non sapevo nemmeno come fare per rintracciarti!-

-Non dovevi. Devi dimenticarti di me.- dissi con il tono più dolce possibile.

-Non posso.- disse semplicemente facendo cadere le braccia lungo i fianchi, come abbattuto. –Pensi che non ci abbia provato? Prima uscivo con Sally la ragazza più popolare della scuola, poi però ti ho conosciuta e qualcosa è successo, non so cosa sia, ma ogni volta che ti vedo la mia giornata cambia. E non lo dico tanto per dire, davvero, quando sto con te sono felice, sento dei sentimenti mai provati prima. Tu mi piaci Arleen e molto.- disse avvicinandosi e accarezzandomi delicatamente la guancia. Gli afferrai la sua mano tra le mie e una lacrima solitaria scese lungo la mia guancia. Come poteva essere la vita così difficile?

Anche a me Louis piaceva, era divertente, spensierato, testardo, intelligente, dolce e aveva due occhi meravigliosi. Ma no, non potevo cedere ai sentimenti. Avevo una famiglia da portare avanti, tre persone che contano solo su di me. E non potevo rovinare tutto, non potevo essere così egoista.

-Louis..- dissi guardandolo –non posso, sono fidanzata...--

-Ti assicuro che se mi dai una possibilità posso essere meglio di lui.- esclamò con un sorriso.

-Meglio di chi?- chiesi confusa.

-Meglio di Jack ne sono sicuro.-

-Si non lo metto in dubbio, ma non posso. Non posso tradirlo così.-

-Lascialo, l'ho hai detto anche tu che non ti piace, francamente non capisco perchè ci stai ancora insieme.-

-è complicato, la mia vita è complicata, e non voglio che tu ti ci immischi, che soffra e che si incasini ancora di più.-

Avremo mai un finale felice?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora