Finito di cenare lasciai il compito di sparecchiare ai tre ghiri e mi andai a preparare. Ero così eccitata che sentivo le farfalle nello stomaco, sensazione che non provavo da anni.
Era passata mezz'ora e in quell'arco di tempo mi ero riuscita a fare la doccia e asciugare i capelli. Però adesso non avevo idea di cosa indossare, mi sembrava che niente fosse adatto all'occasione. Alla fine dopo dieci minuti trovai in fondo all'armadio un vestito che non mi ricordavo neanche di avere. Arrivava a metà coscia, senza maniche, un po' aderente color bordò. Mi truccai leggermente: giusto l'eyeliner, il mascara e rossetto in tinta col vestito. I miei capelli per fortuna erano venuti proprio come volevo, con i boccoli, quindi li lasciai sciolti. Infine indossai i miei amatissimi decolté nere tacco 12. Mi misi una collanina con un brillantino che mi aveva regalato mia madre per i 16 anni e gli orecchini abbinati. Presi la mia solita borsa elegante e piccola nera e ci misi l'indispensabile: fazzolettini, telefono, soldi e chiavi e uscì dalla stanza. Dovevo dire la verità mi sentivo benissimo, mi sembrava di essere una diva di Hollywood.
-Wow.- dissero tutti e tre i miei fratelli quando mi misi davanti alla tv.
-Sei un sacco figa.- commentò Darren. Risi. Blake gli fece un collino.
-Si dice bella!- lo rimproverò.
-è vero!.- lo appoggiai.
-Non si può mai fare un complimento!- esclamò Darren sbuffando e tutti e quattro scoppiammo a ridere. In quel momento il campanello suonò. Doveva essere Louis. Guardai il telefono ed erano le nove: era in perfetto orario. Salutai tutti, dissi di non aspettarmi svegli e con un energia pazzesca uscì.
-Oh mio dio!- esclamò Louis rimanendo a bocca aperta appena mi vide. Arrossì. –Sei davvero bellissima.- Disse squadrandomi. –Stasera non posso assolutamente bere.- commentò accarezzandosi la mascella.
-Perché?- chiesi senza aver capito.
-Perché dovrò tenere lontano tutti i maschi della festa.- disse ovvio. Arrossì di nuovo.
-Che stupido!- commentai avvicinandomi alla macchina.
-No, sono realista.- disse ridendo. Mi aprì la portiera ed entrai.
Vidi Louis che guardava verso l'alto e annuiva, guardai. Era Blake che si era affacciato alla finestra e gli diceva qualcosa.
-Che ti ha detto?- chiesi curiosa appena era entrato. Lui scosse la testa e rise.
-Che devo tenerti sotto controllo.- io sbuffai. Accese la macchina e subito partì.
Il viaggio era durato una ventina di minuti dato che in città c'era un po' di traffico, ma io e Louis avevamo mille argomenti su cui discutere e quindi non c'erano stati silenzi imbarazzanti. Momenti che io odio profondamente e dove io inizio a dire cavolate su cavolate rendendomi ridicola agli occhi dei miei interlocutori.
-Eccoci qua!- Disse Louis parcheggiando su un lato della strada. Mi girai dove guardava e vidi una casa che era invasa da ragazzi.
Scendemmo dalla macchina e tutti ci salutarono, be' soprattutto Louis.
-Bella festa come sempre!- commentò uno battendo il pugno a Louis. Lo guardai come chiedendo spiegazioni.
-Le nostre feste, mie e di Harry, sono sempre le migliori, non chiedermi il perché.- disse ridendo. Arrivammo alla porta, l'aprì e mi fece entrare. Fuori c'erano ragazzi che fumavano e chiacchieravano tranquillamente, mentre dentro governava il caos.
-Tranquilla, abbiamo tolto tutti gli oggetti di valore.- mi disse Louis all'orecchio per sovrastare la musica. La gente aveva invaso il salotto e la cucina. In salotto erano state messe due mega casse che mandavano tutte musiche più famose. La gente ballava senza stancarsi. In cucina invece era stato allestito un tavolo con tantissime bevande.
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Avremo mai un finale felice?
ChickLitQuando si fanno errori troppo gravi per essere perdonati. Quando non puoi fare altro che guardare oltre senza voltarti dietro. Quando credi che ormai sei da solo e continuerai ad esserlo. Quando tutti i tuoi piani sono stati stravolti, cambiati, sab...