SPAZIO AUTRICE : Ecco un nuovo capitolo! questa volta però c'è una novità.... infatti non è raccontato dal punto di vista di Arleen come sempre, ma dal punto di vista di Louis. Spero vi piaccia!
POV LOUIS
Il suo banco era un'altra volta vuoto. Sapevo che non dovevo impicciarmi della sua vita, me lo aveva ripetuto miliardi di volte, ma la tentazione era troppa. Cosa c'era sotto ai suoi sguardi? Che nascondeva dietro i pochi sorrisi? Quale era la vera storia che si nascondeva dietro il suo corpo? Lo volevo scoprire. E l'avrei fatto. A fine lezione sarei andato in segreteria e avrei chiesto a Vilma il suo indirizzo.
-Louis, cosa ne pensi dell'atto di Enrico VIII?- mi chiese il professore. Improvvisamente tornai a contatto con la realtà. Merda. Durante le sue lezioni non riuscivo mai a seguire, anche se ci mettevo tutta la mia buona volontà. Parlava a bassa voce con tono piatto e senza mai alzare lo sguardo dal suo libro che non smetteva mai di sfogliare. Le sue lezioni erano così noiose che non solo i miei quaderni erano praticamente privi di appunti, ma che se non mi addormentavo, mi perdevo nel mio mondo e lui mi beccava ogni volta.
-Ehmmm...- dissi per perdere tempo, mentre mi guardavo attorno in cerca di un aiuto, ma nessuno staccava gli occhi dal proprio libro: chi per cercare di capirci qualcosa, chi per far finta di seguire e non venire richiamato e chi perché si era incantato come me. Geniale, e ora? –Lo definirei un poco estremo?- dissi più come domanda che come affermazione.
-Almeno sai di cosa stiamo parlando?- chiese il professore togliendosi gli occhiali per guardarmi meglio. Deglutì.
-Si- affermai poco convinto. La verità e che non ne avevo la più pallida idea. Il professore sospirò rassegnato.
-Possiamo farla finita con questo teatrino? Ammetti che non stavi seguendo e basta.-
-Ok, mi scusi mi ero un attimo perso.- ammisi infine. Altrimenti avremo continuato all'infinito.
-Bene, dato che le mie lezioni, come hai potuto far vedere più volte non ti interessano, esci dalla mia classe.- disse infine.
-Come?-
-Penso che tu mi abbia sentito e anche bene.- che stronzo.
-No, prof, davvero mi scusi, io..-
-Esci.- mi interruppe –Esci prima che mi arrabbi davvero.- disse indicando la porta. Aveva le guance rosse e gli occhi spalancati. Sbuffai, presi le mie cose e sussurrando uno "scusi" più per dovere che per altro me ne uscì. Ma alla fine pensandoci era stata una fortuna, così ne potevo approfittare per passare in segreteria. Forse era un segno del destino.
-Avanti.- disse una voce femminile dall'altra parte della stanza. Entrai con un sorriso enorme dentro la stanza. Vilma come sempre nel suo completo scuro, era seduta dietro la scrivania e lavorava al computer. Da quando ero entrato in quella scuola avevo avuto modo di passare parecchio tempo in sua compagnia e dovevo ammettere che era perfino simpatica.
-Louis, da quanto tempo, iniziavo a sentire la tua mancanza.- disse sarcasticamente. Risi. Effettivamente era dall'anno scorso che non mettevo piede in quella stanza. Stavo davvero migliorando.
-Senti Vilma, io e te siamo amici ormai no?- chiesi facendole gli occhi dolci mentre mi siedevo nella sedia davanti a lei. Mi fissò con uno sguardo inespressivo per alcuni secondi.
-Di che si tratta?- chiese riportando lo sguardo sul computer.
-Hai presente la nuova studentessa? Arleen Scott?- chiesi mentre incrociavo le dita sulla scrivania. Lei annuì. –Bene, ecco, io e lei stiamo facendo un lavoro insieme per la scuola, una ricerca e be' oggi non c'è e la ricerca va consegnata entro venerdì e io non so come contattarla.- dissi mentendo su alcune cose. Dopo tutto il fine giustifica i mezzi no?
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Avremo mai un finale felice?
ChickLitQuando si fanno errori troppo gravi per essere perdonati. Quando non puoi fare altro che guardare oltre senza voltarti dietro. Quando credi che ormai sei da solo e continuerai ad esserlo. Quando tutti i tuoi piani sono stati stravolti, cambiati, sab...