Capitolo 18

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POV Arleen

La testa mi girava, tutto girava: le persone, la stanza, le cose. Non riuscivo a tenermi in piedi e senza rendermene conto dondolavo di qua e di là.

-BEVI, BEVI, BEVI!- tutti i ragazzi davanti a me mi gridavano. Avevo fatto una scommessa con Harry. Lui mi aveva detto che secondo lui una ragazza non è in grado di bere 10 shot di seguito e io volevo fargli vedere che aveva torto. Ero stata provocata e come sempre, senza pensarci, avevo accolto la provocazione.

Ne avevo già bevuti nove, questo sarebbe stato l'ultimo. Presi il bicchierino lo guardai un secondo e poi bevvi.

-Siiiii!- tutti gridarono saltando e battendo le mani. Iniziai a ridere. Mi dovetti reggere al tavolo per stare in piedi. Non capivo più niente.

-Arleen, ma che hai fatto?- sentì una voce preoccupata che mi parlava. Doveva essere Louis, ma appena mi girai per guardarlo persi l'equilibrio e gli caddi addosso.


POV Louis

Appena mi cadde addosso l'afferrai per le spalle. Era completamente ubriaca.

-è stata colpa mia.- disse Harry avvicinandosi mentre si grattava la nuca. Gesto che faceva inconsapevolmente ogni volta che era imbarazzato o sapeva di aver sbagliato. Lo fulminai con lo sguardo.

-No, dimmi che non hai fatto una delle tue scommesse con lei- dissi incazzato. lui rimase zitto e fissò il pavimento. -Harry!- lo sgridai. Come gli era venuto in mente? Ero uscito dieci minuti a spostare la macchina  e cacciare la gente che faceva casino perché i vicini si erano lamentati e ora Arleen era in quello stato, tutto per colpa sua.

-IO..- iniziò Harry.

-Tu è meglio che stai zitto e ti levi dalle palle.- continuai io. Ero davvero arrabbiato.

-Lo sai che visto da qui sembri uno scoiattolo- mi disse Arleen guardandomi e poi scoppiò a ridere. La presi in braccio stile principessa per portarla di sopra. -Wow sei davvero forte!.- commentò e mi baciò. Mi staccai subito da una parte perché puzzava in maniera impressionante di alcol e dall'altra perché se si fosse mossa avrei perso l'equilibrio e saremmo caduti entrambi. Per fortuna molti se ne erano andati e quindi non fu difficile arrivare fino alle scale.

Arrivati di sopra aprì con fatica la porta della camera di Harry ed entrai.

-Oh mio Dio!- gridai e Arleen rise. C'erano due ragazzi che si  stavano baciando sul suo letto. Appoggiai Arleen per terra e li cacciai via. Poi chiusi la porta.

Mi girai e me la trovai davanti. Mi mise le braccia in torno al collo e mi iniziò a baciare. Poi iniziò a sbottonarmi la camicia. cercai di toglierli la mano ma non ci riuscivo.

-Arleen.- dissi staccandomi da lei per respirare. -Lasciami.- dissi cercando di spingerla ma senza farle male. Era completamente ubriaca e non volevo che facesse qualcosa di cui poi se ne sarebbe poteuta pentire.

-Dai lo so che tu lo vuoi.- sussurrò al mio orecchio  e mi fissò con uno sguardo provocatorio. Certo che la volevo, era da quando l'avevo vista la prima volta che la volevo; ma questo non era il momento. Prima era stata più una sfida, ma poi, ora, mi ero innamorato, e volevo farlo quando anche lei l'avrebbe davvero voluto e fosse stata cosciente delle sue azioni.

-no, non ora.- dissi serio. riabbottonandomi la camicia.l

-Perché non mi ami?- mi chiese spettinandomi i capelli.

-Certo, che ti amo stupidina.- dissi prendendola in braccio e sdraiandola sul letto. -Ma sei ubriaca.- le feci notare.

-Non è vero.- protestò e cercò di alzarsi. Cadde dal letto e scoppiò a ridere.

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