Capitolo 23

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POV ARLEEN

Passai la notte a rigirarmi nel letto. Non riuscivo a prendere sonno. Pensavo costantemente a come avrei fatto a dire a Louis che ci dovevamo lasciare, quando la nostra storia era appena cominciata e andava così bene. Un altro pensiero che mi tormentava era come dirlo ai miei fratelli, soprattutto Blake. Insomma eravamo riusciti ad arrivare ad un equilibrio, ad una specie di normalità. Sapevo che Jack avrebbe rovinato tutto di nuovo, come sempre. Aveva la capacità di distruggere tutto ciò che toccava.

Alla fine riuscì ad addormentarmi, ma la sveglia suonò ancora prima che me ne rendessi conto. Mi alzai. Anche se avevo dormito pochissimo ero abbastanza sveglia. L'adrenalina mi scorreva nelle vene. Mi cambiai e preparai la colazione per tutti. Accesi il telefono giusto in tempo per vedere una chiamata persa da Jack. Mi maledissi mentalmente. Iniziavo già male. Lo chiamai subito mentre finivo di preparare lo zaino.

-Arleen.- si sentì dall'altra parte del telefono.

-Jack..- dissi un po' incerta e confusa.

-Mi apri?- chiese. Io rimasi un attimo immobile. Non capivo. –Dico mi apri? Sono sotto casa tua.- chiarì, rendendosi conto che non avevo capito.

-Ah.- dissi. –ehm.. io.. sto scendendo!- esclamai e chiusi il telefono. Non volevo che Blake scoprisse niente prima che gliene parlassi personalmente e ora non avevo tempo. Stavo per uscire dalla porta quando vidi Darren fare colazione.

-ciao!- gli dissi dandoli un bacio.

-Non mi aspetti?- chiese un po' deluso.

-Ehm oggi ho una prova importante quindi devo arrivare puntuale.- m'inventai al momento, obbligandomi a sorridere.

-Ok..-allora a dopo..-

-Già. Ciao!- dissi aprendo la porta.

-Vuoi un passaggio?- chiese Blake uscendo dal bagno.

-Ehm no no, cioè c'è Louis.- dissi cercando di sembrare sicura. Lui mi osservò per alcuni secondi poi sembrò crederci.

-Allora salutamelo tanto.- disse abbracciandomi. Scesi le scale correndo.

-Eccoti finalmente, pensavo ti fossi persa tra un piano e l'altro.- disse ironico Jack. Io risi agitata. Non sapevo come salutarlo e non sapevo neanche che dirgli a dire la verità. Ma Jack fece finta di niente, salì in macchina e suonò il clacson affinchè mi sbrigassi.

Mi scossi e salì.

-Allora che mi racconti?- mi chiese appena svoltammo l'angolo.

-Niente.- risposi guardando fuori dal finestrino. Pensando a quanto era più comodo andare a scuola in macchina invece che con l'auto.

-Sai mi hai sorpreso.- continuò rendendosi conto che non avrei aggiunto altro.

-In che senso?- chiesi curiosa. Sapeva come attirare la mia attenzione. Be', a dire la verità sapeva come attirare l'attenzione di chiunque. Era un'altra delle sue qualità persuadere le persone fino a convincerle delle sue idee.

-Nel senso che pensavo ti saresti arresa subito.- rise. Io rimasi impassibile. Si vede che non sapeva niente di me.-Davvero, non pensavo fossi così testarda.- continuò.

-Evidentemente non mi conosci..- commentai.

-Non credo proprio.- disse sorridendomi maliziosamente mentre mi accarezzava la coscia. Mi scansai e gli tolsi la mano.

-Sapevo l'avresti fatto.- mi sussurrò all'orecchio.

-Sisi ok, sei un genio, ma ti prego guarda la strada mentre guidi!- esclamai, notando che mi stava fissando. Lui rise.

Avremo mai un finale felice?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora