C'era un solo letto occupato in infermeria ed era proprio in fondo alla stanza. Harry notò subito il biondo Serpeverde seduto con le spalle appoggiate alla testiera di metallo e le ginocchia piegate contro il petto. Teneva lo sguardo basso e le braccia intorno alle gambe, come se cercasse conforto o fosse insicuro. Il professore si avvicinò, fermandosi accanto al letto e schiarendosi la voce. Draco non sollevò la testa, ma sospirò e mormorò: "Sono nei guai, vero?". Harry corrugò la fronte, incerto su cosa rispondere e il biondo alzò lo sguardo, fissandolo con aria colpevole, aggiungendo in un sussurro: "Non dovevo farlo, lo so. Mi farà espellere, adesso?". Il più grande sentì un vuoto allo stomaco, scuotendo la testa e sedendosi sul bordo del letto, prima di rispondere in tono gentile: "No, Draco, non sei nei guai e non ti farò espellere", prese un respiro profondo prima di continuare più deciso: "Però devi promettermi che non si ripeterà, non è un comportamento accettabile, io sono il tuo insegnante e potremmo finire entrambi nei guai". Il più giovane annuì, giocherellando con il lenzuolo nervosamente, chiedendo poi in tono mesto: "Se non fossi un tuo studente, pensi che potrei piacerti?". Harry spalancò gli occhi a quella domanda, riflettendo prima di rispondere. Non voleva mentire al biondo ma, allo stesso tempo, non voleva illuderlo. Ma incrociò lo sguardo pieno di speranza e imbarazzo dell'altro e si trovò a rispondere con un filo di voce: "Tu mi piaci già, è questo il problema". Draco si gelò sul posto, irrigidendosi incredulo e sollevando una mano per toccarlo ma Harry si alzò in piedi di scatto, aggiungendo in tono duro: "Non avrei dovuto dirlo, dimenticalo. Sei ancora minorenne ed io sono il tuo professore, rispetteremo le distanze e, da adesso in poi, ci vedremo solo a lezione", si passò una mano tra i capelli, prima di chiedere serio: "Hai capito?". Draco si passò la lingua sulle labbra e rispose con un sorrisetto: "Anche tu mi piaci e, a giugno, compirò diciotto anni". "Alla fine della scuola" osservò Harry, non aspettandosi di vedere l'altro impallidire a quelle parole. "Cosa farò, alla fine della scuola?" si chiese Draco sottovoce, voltandosi improvvisamente dall'altro lato, il tono cupo e spaventato. "Non ho niente, non ho nessuno, cosa farò?" si domandò, portandosi una mano al petto come se non riuscisse a respirare. "Draco" lo chiamò Harry, poggiandogli una mano sulla spalla, preoccupato. Ma il biondo si ritrasse, tenendo il viso girato. "Stai bene? Vuoi che chiami l'infermiera?" domandò Harry, sorpreso dall'improvviso cambio di umore. "No" replicò alzando la voce Draco: "Sto bene, professore. Puoi anche andartene, ora". Il più grande rimase fermo per qualche istante, incerto, ma il più giovane rimase voltato di spalle, di fatto ignorandolo. Così, alla fine, lasciò la stanza sentendosi completamente confuso e molto triste.
STAI LEGGENDO
Ritorno all'innocenza - Drarry Fanfiction
FanfictionWarnings/Avvertenze: Magia, age-gap, storia con differenza di età tra i personaggi romanticamente coinvolti, scene di sesso esplicite, linguaggio forte. Trama Dopo la sconfitta di Voldemort, la vita di Harry avrebbe dovuto essere semplice. La carrie...